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Barzagli, da comprimario ad imprescindibile


© foto di Giuseppe Celeste/Image SportCome è chiaro, alla ripresa degli allenamenti, Antonio Conte dovrà lavorare (diktat che ama ripetere) sul pacchetto difensivo. Da Catania, oltre il punticino, si porta via l'insoddisfazione per una prova difensiva non convincente da parte dei bianconeri. Un misto tra errori tattici ed individuali che emergono con forza anche nell'azione del gol etneo. Fabio Grosso che lascia crossare con troppa facilità "El Papu" Gomez, Chiellini che non copre il vertice del primo palo e Bergessio che così infila Buffon. Il numero uno bianconero, ad esempio, mette una pezza grande così quando il Chiello perde palla in area regalandola a Suazo che non riesce poi a metterla dentro. Altresì, è da sottolineare la frequenza con il quale proprio Gomez mette in difficoltà i due esterni bassi nel primo e nel secondo tempo. Tuttavia, mister Conte, torna a Torino con una certezza positiva: il buon momento di forma di Andrea Barzagli. Arrivato alla Juventus via Wolfsburg e partito nelle gerarchie dietro la coppia Bonucci-Chiellini, il centrale di Fiesole ha saputo meritarsi a suon di buone prestazione la maglia da titolare.
Grazie alla sua precisione negli interventi, alla bravura tattica e ad una soglia della concentrazione elevata è sicuramente, per costanza, il migliore difensore di queste prime quattro giornate rispetto agli altri compagni che lo hanno affiancato nel reparto. Ulteriore prova di forza sotto il vulcano, dove ha fornito una buona prestazione collezionando, così, numerosi buoni voti nelle varie pagelle stilate dai giornali. E fa emergere la voglia di non arrendersi mai, la circostanza che abbia finito la partita zoppicando e sia poi uscito in stampelle dopo il triplice fischio. Una contusione che, fortunatamente, non dovrebbe mettere a rischio la sua presenza per Juventus-Milan, big-match fissato per il 2 ottobre.Un difensore poco al centro dei riflettori, che al "cincischiare" col pallone il più delle volte preferisce gettarlo in tribuna. Se si vuole trovare un difetto all'ex di Palermo e Chievo, bisogna dire che è un giocatore lento, caratteristica comune ai 3 centrali della Vecchia Signora.Chissà se Prandelli, a maggior ragione viste le panchine di Bonucci ed il momento negativo di Ranocchia, non stia già pensando se sia veramente il caso di far rivestire l'azzurro della Nazionale ad un ex campione del mondo come Barzagli.