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CONTE "Juve-Milan non è sfida scudetto. . Dobbiamo fare la partita. Ibra? Non temiamo nessuno.


 Chiellini una garanzia. Firmare per il 3° posto? Le firme vanno messe nella storia. De Ceglie outwww.tuttojuve.com
© foto di Giuseppe Celeste/Image SportAlla vigilia del big match casalingo contro il Milan, Antonio Conte si è presentato al Media Center di Vinovo per rispondere alle domande dei giornalisti. TuttoJuve.com sta trascrivendo integralmente ed in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero:"Buongiorno a tutti. Dovevamo fare allenamento di mattina, ma per non farvi alzare presto l'ho spostato al pomeriggio. Va bene?".Grazie (rispondono in coro i giornalisti, ndr). Volevo sapere, visto che è la prima vera grande partita di questa stagione, se cambia ed eventualmente come cambia l'atteggiamento della squadra. Non parlo di moduli, ovviamente. Oppure se l'atteggiamento deve essere sempre quello, anche se di fronte c'è una squadra che proverà anche a fare la partita, non soltanto ad aspettarvi..."Sì, ti correggo dicendo che è la prima partita contro una grande, che è il Milan, perchè penso che tutte siano grandi partite in quanto devono essere tutte affrontate nella giusta maniera e i punti valgono sempre contro tutti. E' sicuramente la prima partita contro una grande squadra come il Milan e c'è grande rispetto nei loro confronti, questo è fuori dubbio, perchè non dimentichiamo che il Milan è sicuramente - se non la favorita - tra le favorite per questo campionato. Viene da un campionato precedente dove ha vinto in maniera importante, è arrivato in finale di Coppa Italia, si sta confermando quest'anno in Champions, e quindi sicuramente merita grande rispetto da parte nostra". Ranieri ieri ha detto che Inter-Napoli è una sfida scudetto. Ti chiedo se si può mettere la stessa etichetta a Juve-Milan..."Mah...difficile parlare dopo cinque giornate. Sicuramente Inter-Napoli è una partita dove si parla di due squadre...l'Inter che due anni fa ha vinto tutto, e quindi c'è una base da scudetto importante. Il Napoli l'anno scorso ha lottato fino all'ultimo per vincere il campionato, è entrato in Champions, sta facendo benissimo, ha sicuramente due anni di lavoro in più rispetto a noi, quindi è da considerarsi da scudetto. Quella nostra è una sfida tra una grande squadra ed una squadra che sta studiando per diventare grandi, una squadra che non deve dimenticare mai da dove arriva, quello che è successo alla Juventus. Basta pensare questo, basta pensare da dove arriviamo e quello che è successo alla Juventus per non creare illusioni e trovare grande rabbia in noi, grande voglia per cercare di tornare ad essere competitivi ai massimi livelli quanto prima. Quando ci riusciremo, quando saremo lì, parleremo allora di sfida scudetto".Volevo un giudizio sui complimenti di Prandelli in settimana: ha parlato di una squadra con un grandissimo carattere e con un gioco che sta cercando e trovando. E poi, visto che hai sperimentato due sistemi di gioco, se hai idea di come sfidare il Milan: con un centrocampista in più o con una punta in più..."Innanzitutto ringrazio il mister Prandelli per i complimenti che ha fatto alla mia squadra, ma sono complimenti che sicuramente devono essere fatti ai calciatori perchè sono loro che interpretano nel migliore dei modi un'idea di gioco: la interpretano sia sul campo che da un  punto di vista caratteriale, quindi il grossissimo merito va ai miei calciatori che sicuramente stanno lavorando e stanno facendo delle cose importanti, e a me piace molto sottolineare questo aspetto.
Per quello che riguarda i due modi di giocare, come ho sempre detto, ho la fortuna di avere nel reparto di centrocampo una scelta importante che mi dà la possibilita, appunto, di scegliere, se giocare con due centrocampisti centrali oppure con tre centrocampisti centrali, quindi a seconda delle circostante possiamo utilizzare sia una situazione che l'altra. E questo per noi deve essere un vantaggio perchè avere un'alternativa ad un modulo base riesce a farti essere anche più imprevedibile nei confronti degli avversari quando devono preparare la partita contro di noi". Ad oggi firmerebbe per il terzo posto? "(ride, ndr). Questa è una domanda...è un'imboscatina. Ad oggi c'è da lavorare tanto e noi dobbiamo fare questo e se riusciremo a lavorare tanto e a diventare ancora più squadra, poi qualche firma sicuramente la metteremo. Io penso che le firme più importanti siano quelle che un calciatore ed un allenatore lasciano nella storia della Juve, al di là delle firme temporanee che ci possono essere durante il campionato. Io ho avuto il piacere in passato di lasciare qualche firma importante; c'è anche qualche calciatore che l'ha fatto. L'augurio che posso fare ai miei calciatori è quello, tramite il lavoro, di provare a lasciare delle firme importanti. Di essere ricordati nella storia della Juve, questa è la cosa più importante".Che cosa può dire Juve-Milan per voi? Quali risposte possono arrivare?"E' una partita che ci può far capire dove stiamo, quanto percorso abbiamo effettuato nel nostro cammino e sicuramente deve rappresentare un grande stimolo da parte nostra, perchè affrontiamo i campioni ed è una partita che ci deve far capire dove stiamo, che strada stiamo percorrendo, se la strada è giusta, se il cammino è bello spedito o se bisogna fare ancora di più, se bisogna lavorare di più se bisogna cercare di migliorarsi in altre cose".Al di là della rabbia, dell'entusiasmo  e degli stimoli, c'è un altro motivo tecnico-tattico per cui secondo te il Milan deve temere la tua Juve?"Ma sicuramente non spetta a me dire se il Milan debba temere la Juventus o meno; è una domanda che secondo me bisogna rivolgere ad Allegri, al mister. Noi sappiamo che stiamo lavorando e ci stiamo preparando bene per cercare di crescere giorno dopo giorno. E' inevitabile che la sfida contro il Milan arriva in un momento in cui possiamo fare delle valutazioni anche contro una grande squadra".Ripropongo la domanda che ti aveva fatto lui perchè poi non hai risposto. L'atteggiamento cambia tra giocare contro una squadra provinciale o contro i campioni d'Italia? Tu hai parlato di rispetto: ma alla tua squadra dirai le stesse cose che hai detto prima di Siena, di Catania o di Parma?"Il nostro atteggiamento, da un punto di vista mentale, di approccio alla partita, di intensità, non deve cambiare, assolutamente, nel senso che noi dobbiamo fare la partita così come abbiamo fatto vedere nelle precedenti partite. E' inevitabile che di fronte troveremo sicuramente un avversario a livello qualitativo superiore rispetto alle altre sfide, però deve rappresentare sicuramente uno stimolo ancora maggiore. Noi dobbiamo comunque portare avanti il nostro discorso a livello lavorativo, al di là di chi affrontiamo. E' inevitabile che studiamo sempre pregi e difetti degli avversari, sappiamo che il Milan è molto bravo in fase di palleggio, questo è fuori dubbio, che cercherà tramite il palleggio, tramite il possesso palla di arrivare alla vittoria, quindi è una squadra molto tecnica. Magari ci saranno dei momenti in cui si potrebbe soffrire in alcune situazioni, però stiamo giocando contro il Milan, stiamo giocando contro una grande squadra, consci dei nostri mezzi, consci dei pregi e dei difetti; difetti che stiamo cercando di eliminare quanto prima possibile. Però siamo curiosi di vedere in una partita di spessore che risposte abbiamo tutti quanti".La presenza di un giocatore come Ibrahimovic può indurre una squadra come la tua Juve ad accorgimenti particolari, oppure, come ha detto anche qualche tuo giocatore (Chiellini, ndr), Ibra lo si marca tutti insieme?"Sì, sicuramente nel calcio moderno non ci sono più particolari marcature fisse a uomo. Ibrahimovic certamente per loro è un valore aggiunto importante, un giocatore che è un po' l'ago della bilancia. Da un momento all'altro può tirare dal cilindro giocate importanti, sia a livello di finalizzazione che a livello di assist, però come hanno detto i miei calciatori la partita si prepara sull'undici del Milan, anzi, sui 14, perchè poi ci saranno sostituzioni.
E' inevitabile che noi cercheremo, in base alle caratteristiche dell'avversario, di usare degli accorgimenti, perchè ogni partita anche a livello difensivo viene varata in base alle caratteristiche dell'avversario".Volevo chiederti se hai parlato con Pirlo e se gli puoi dare un consiglio..."Io con Andrea e con i miei calciatori parlo tanto, quindi l'ho fatto nelle precedenti settimane e l'ho fatto anche questa settimana. Mi è capitato di parlare con Andrea, però non perchè giochiamo contro la sua ex squadra, assolutamente. A me piace parlare sempre tanto con i miei calciatori perchè voglio comunque sentire e tastarli proprio per avvertire anche sensazioni, per avvertire anche percezioni che loro hanno; penso che questa sia una cosa importante perchè da ex calciatore parlare con i calciatori è una cosa molto molto importante". Lui che sensazioni ti ha dato?"No, lui come ragazzo è un freddo, nel senso che difficilmente lascia trasparire delle emozioni. Lo considero sicuramente un ragazzo intelligente e quando parla sto molto attento a cosa dice perchè difficilmente dice delle fesserie, delle sciocchezze. Ma anche gli altri per fortuna, nel senso che ho una squadra....da questo punto di vista è un piacere ascoltarli".Temi più Ibra o il momento di Chiellini? Su Chiellini puoi dirci se giocherà sicuramente al centro? O stai pensando ad altre cose?"Chiariamo sempre un discorso, che noi non temiano nessuno. Che sia chiara questa cosa. Noi abbiamo grande rispetto. Abbiamo grande rispetto di Ibrahimovic, come abbiamo grande rispetto di Abbiati, come abbiamo rispetto di tutto il Milan in assoluto. Però il rispetto è una cosa, il temere è un'altra, perchè se dovessimo temere non si scenderebbe neanche in campo. Quindi c'è grande rispetto ma non temiamo nessuno, questo che sia chiaro. Giorgio per me è un giocatore - non affidabile - super affidabile, affidabilissimo, è un elemento portante a livello difensivo. Ho visto che non è stato trattato benissimo a livello di stampa dopo la prestazione di Catania, però io vado sempre in maniera molto approfondita anche sui gol. Abbiamo analizzato la situazione e quando si prende un gol difficilmente la colpa è di un solo calciatore. Quindi noi ci prendiamo i meriti e ci prendiamo le colpe, dividendole tra di noi. Ma ripeto, Chiellini è un giocatore che per me è una garanzia in assoluto, come calciatore e soprattutto come uomo che per me è la cosa più importante".La sfida di agosto al Trofeo Berlusconi ha un valore? Può rappresentazione una pietra di paragone rispetto a quello che succederà domani?"Questo non lo so. Sicuramente qualcosina, qualche indicazione l'abbiamo presa anche dal Trofeo Berlusconi, ma non potrebbe essere altrimenti. Penso che il Milan abbia fatto la stessa cosa. Ci ritroviamo dopo un mese, un mese e qualche giorno, quindi ci auguriamo che sia diverso per il risultato, questo sicuramente".Ci sono dei giocatori in forse dal punto di vista fisico per la partita di domani? Devi testare qualcuno nella giornata di oggi?"Sì, abbiamo De Ceglie che preferiamo non rischiarlo. Anche nell'allenamento di ieri avvertiva ancora fastidio, quindi non è disponibile per la partita con il Milan. Preferiamo non rischiare. Gli altri stanno tutti bene. Poi tante volte mi chiedete, però leggo il giorno dopo che sapete anche più di me".Cose non giuste..."Difficilmente cose non giuste (ride, ndr), dico la verità. Difficilmente. Lo devo capire. Sto chiedendo alla società... gli alberi....gli alberi non si possono abbattere, però, devo mettere sotto qualcuno col forcone. I cecchini....no, scheravo".(redazione TuttoJuve.com).