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Crudeli: "La Juve ha dato una lezione di gioco al Milan. I bianconeri non sono Pirlo-dipendenti"


Fonte: di Tiziano Crudeli per Milanews.it
© foto di Tiziano CrudeliChe bambola! La Juventus impartisce un'autentica lezione di gioco al Milan e lo ridimensiona mettendo a nudo i limiti di sempre  dei rossoneri. Il calcio moderno si basa sulla corsa, velocità,  intensità,aggressività e qualità. La Juventus di Conte ha dimostrato di avere tutti questi requisiti.  La differenza con il Milan di Allegri sta proprio nel fatto che i bianconeri giocano e corrono per tutta l'arco della partita.  La Juventus non è Pirlo-dipendente ma anche  Marchisio, Vidal, Vucinic contribuiscono fattivamente.   Anche il Milan cerca di giocare ma l'esecuzione della manovra è troppo lenta. Se l'avversario, qualsiasi avversario, corre a cento all'ora il Milan è destinato a subire diventando una comparsa di poco conto. Dopo questa ennesima lezione (le precedenti sono state a Barcellona e  a Napoli, guarda caso contro  due grandi del calcio) è opportuno che in casa rossonera si facciano delle attente riflessioni.  Ci sono giocatori inguardabili che non offrono garanzie,   big che  amano cadenze troppo compassate e altri, che se non adeguatamente assisti e riforniti, spariscono dalla circolazione.  A completare il quadro poco edificante mettiamoci pure i grossolani errori individuali che hanno dato il là ai due gol subiti.  Adesso come adesso c'è poco o nulla da salvare. <> Non l'ha detto un tifoso deluso bensì l'allenatore del Milan Massimiliano Allegri nelle interviste del dopo partita.   E' un'ammissione di colpa. Già perchè alla base ci sono anche  scelte sbagliate. I pessimi voti rifilati ai centrocampisti rossoneri e ai loro sostituti testimoniano l'inefficacia di coloro che erano preposti alla costruzione del gioco. Il Milan è stato messo in forte soggezione proprio  nella  zona nevralgica dove Marchisio, Pirlo, Vidal , Pepe,  Vucinic (che ha colpito una clamorosa traversa!!) e persino Lichtsteiner e Chiellini   hanno dominato  avversari arrendevoli e mai in partita.  Tanto per avere un'idea  l'unico tiro in porta del Milan in 90 minuti  è arrivato al 51°. A vedere Pirlo, per altro non al meglio della condizione fisica, giostrare con la maestria di sempre  si sono accentuati i rimpianti. Andrea ha stravinto tutti i confronti diretti.   Probabilmente qualcuno lo ha lasciato andare via  con eccessiva fretta. Al Milan uno così manca. L'uscita di Nesta ha poi mandato in crisi una difesa  troppo ballerina. Forse con lui in campo si poteva rimediare un punticino sicuramente poco meritato.  Ma non ci sono controprove.  I cinque minuti finali sono stati addirittura  allucinanti con  due madornali  “cappelle” dei difensori, che hanno originato l'entità del punteggio, e  un'espulsione scaturita da una seconda ammonizione  per una sciocca manata al pallone. Dopo i danni anche le beffe. Il magro bilancio del Milan è di 5 punti in  5 turni, fino ad ora disputati, con 5 gol segnati e 8 subiti. Il distacco dalla vetta  è di 6 punti. Il futuro? E' in grembo a Giove..... e nelle mani  di Allegri.  Ancora tanta acqua deve passare sotto i ponti. C'è tutto il tempo per risalire la china. Almeno speriamo.