juveland

Smuovere l'interesse (di parte) alla lettura ...


«Ai molti incivili che cercano asilo su questo blog, vorrei ricordare che cos’è lo spirito del Guerin Sportivo, un giornale in cui tutte le opinioni vengono rispettate, anche le più lontane dalle nostre. Succede da 100 anni e non ci fermerà la vostra maleducazione.Criticare, dissentire, ribattere sono cose legittime, persino gradite nel contesto di un ragionamento. Offendere, minacciare, insultare no. Andatevene da altra parte se questo è lo spirito che vi anima.Olivari è stata una mia scelta. Anzi la prima che ho fatto per il web. A differenza di molti giornalisti, ha il coraggio delle opinioni, di smuovere l’interesse della lettura. A volte la penso come lui, altre no, ma lo leggo sempre con piacere. Questo deve essere e fare un giornalista. Le sue responsabilità, caro *****, se le assume, visto che firma i pezzi con il suo nome.Adesso basta. Ho sempre sostenuto l’opportunità di lasciare aperto il dibattito, perché democrazia e libertà sono valori irrinunciabili. Ecco, spero di non essermi sbagliato e di dover chiudere le porte d’ingresso per pochi villani. » Questo è quanto scritto da Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo.Vediamo in che modo, il Guerin, attraverso Olivari, cerca di garantire democrazia e libertà, senza dimenticarci che quel blog non dovrebbe essere di parte e apertamente schierato. Non dimentichiamoci nemmeno il potere della comunicazione fatta ad arte per alimentare il “sentimento popolare” e, soprattutto, a quali conseguenze può portare.Non possiamo certamente dimenticarlo noi, dopo che ne abbiamo compreso appieno le potenzialità vivendo gli effetti scellerati portati dalla campagna mediatica pro-calciopoli.Ho fatto una semplice ricerca, limitandomi a pochi esempi, che vi propongo attraverso un piccolo estratto di alcuni articoli di Stefano Olivari.01.09.2003.La piccolissima Juventus che fa la guerra a Davids . “Edgar Davids non vuole rinnovare un contratto che scade nel prossimo giugno, e nemmeno vuole essere ceduto ad una squadra di gradimento solo di Moggi: insomma, normale dialettica di mercato, con ognuna delle parti in causa che fa i propri interessi. Che Davids sia stato sbattuto in tribuna alla prima di campionato, per improbabili motivi di forma, non è indicativo del fatto che la Juventus sia una grande società che si fa rispettare, come servilmente i mille addetti stampa mascherati da giornalisti hanno detto e scritto, ma solo che Davids sta subendo una sorta di mobbing, pratica che chi lavora in ufficio o in fabbrica come dipendente conosce molto bene. Insomma, la Juventus con l'olandese sta dimostrando di essere piccola, piccolissima. 05.12.2010.Con Chiellini passo indietro di 40 anni: il ritorno del calciatore-oggetto. “Il contratto firmato da Giorgio Chiellini, dal laureato e intelligente Chiellini che ha tante possibilità di scelta (non è il trentenne di Lega Pro al quale si dice 'O è così o è così lo stesso'), con la Juventus, di fatto stabilisce che il calciatore può mettere in vendita non solo la sua immagine ma anche le sue opinioni. Nel contratto, che in questo periodo di vuoto normativo Chiellini e la Juve hanno firmato legittimamente, si stabilisce fra le altre cose che il giocatore accetta la possibilità di allenarsi separatamente dal gruppo e si impegna a vestire in un certo modo (!), a non fare dichiarazioni contrarie allo spirito della società (!!) e a riconoscere ai suoi dirigenti la possibilità di sospendergli ferie e permessi (!!!).Una caserma, con soldati però super pagati”.06.01.2011. Lo scudetto dimenticato della Juventus . “Gli albi d’oro esistono, ma non tutte le vittorie hanno la stessa importanza. Invece degli scudetti moggiani la Juventus dovrebbe chiedere l’assegnazione almeno di quello del 1908”. 07.02.2011. La fine dell'era borghese . ”La Juventus però non ci sta e fa pressione sulla FIF perché le reti delle partite vinte a tavolino non contino. Ne nasce una battaglia legale che conquista sui giornali più spazio del calcio vero (vi ricorda qualcosa?) e che viene vinta dai torinesi”. 21.07.2011. Il mistero degli abbonati ai Channel . ”Tutto si può dire della Juventus, tranne che interessi a poche persone. E non ci sarebbe nemmeno bisogno di Calciopoli, nell’estate media per lei e le principali avversarie sono sempre stati sufficienti il calciomercato pompato e i soliti gol a nessuno” .13.05.2011. Juventus, Bronzetti al posto dell’oro . ”L’effetto è comunque raggiunto: gli spagnoli si sbarazzeranno di qualche indesiderato, quel che rimane degli Agnelli mostrerà al popolo bianconero che si è ancora dello stesso rango del Real Madrid e che si è attivissimi sul mercato. Anche se Lass Diarra non è sulla carta meglio di Felipe Melo, anzi, Bronzetti ha comunque vinto”. 15.07.2011. Come Agnelli fa sognare i tifosi . “Per questo l’unico modo che Abete ha di andare avanti è quello di far infuriare Moratti, mettendolo sullo stesso piano di Moggi a parole ma non facendogli niente nei fatti. Alla fine è solo una questione di immagine, la minaccia di ricorrere alla giustizia ordinaria per far riscrivere una sentenza sportiva porrebbe automaticamente la Juventus fuori dal calcio italiano” .08.05.2011. L'anima di Del Piero . “La dirigenza della Juventus è proprio ridotta male se si riduce a festeggiare il 5 maggio, come se fosse un sito para-moggiano qualsiasi (genere GuidoRossi-Casoria-Penta-Cozzolino-Cartonato-Mi hanno rubato l'anima), giorno della morte di Napoleone ma anche della fine dell’era ‘simpatica’ dell’Inter morattiana. L’ha festeggiato allungando di un anno il contratto ad Alex Del Piero, dopo mesi di freddezza dovuti anche al fatto che Andrea Agnelli si era sentito messo con le spalle al muro dagli appelli web del capitano bianconero”.29.04.2011.Da vomitare.“C’è la Juventus virtuale e smile di Lapo Elkann, con la famiglia Agnelli che bene o male, risalendo nella catena di comando, possiede ancora la maggioranza della baracca. Nel medio periodo, vista l'immagine vincente, più funzionale ai veri affari del gruppo. Che evidentemente non saranno più l’auto, ma finanza, partecipazioni, editoria, moda: insomma, nulla (non si è sempre detto che la Fiat rappresenta l’Italia?). C’è la Juventus montezemoliana, che marcia divisa da quella degli Agnelli, ma colpisce unita, e soprattutto sa come usare certi meccanismi dell’informazione, visto che la psicologia dei giornalisti è semplicissima. C’è quella manageriale di Giraudo, con il sogno impossibile (politicamente, non tecnicamente) della scalata. C’è poi quella da ‘gente di calcio’ di Moggi, la più visibile, anche se non la più potente. Uno e Due giudicano finita l’era di Tre e Quattro, ma Due saprebbe come usare la professionalità di Quattro tenendolo al suo posto, mentre Uno avrebbe altre idee. Uno non mette soldi nella società da 11 anni, e non ha intenzione di metterne a breve termine, Due i suoi soldi se li tiene, Tre non arretra di un millimetro e Quattro si sta costruendo le condizioni di mercato sia per un’impresa titanica, far vincere Moratti, che per una pensione con qualche sfizio da togliersi, visto che Roma è stupenda… Non abbiamo ancora parlato di Cinque, figlio di un noto dittatore, una delle cui società è decisiva per il conto economico della Juventus. Nostra previsione, con l’avvertenza che non le sbaglia solo chi non ne fa: vittoria finale, forse già prima del 2006 (data di scadenza del contratto Giraudo-Moggi), di Uno e Due, con rapporto di potere sbilanciato a favore di Due, e iniezione finanziaria di Cinque.07.04.11.Olivari a Fcinter1908: "Revoca scudetto? Agnelli doveva distrarre i tifosi. Io dico che..." . ”Questa è una richiesta di tipo politica. Andrea Agnelli, essendo in difficoltà e avendo fallito le ultime due stagioni, doveva dare qualcosa in pasto al tifo per distrarlo dal presente. Su questo punto verrà presa una decisione a campionato fermo, per non scaldare ulteriormente gli animi. Ovviamente quello scudetto non potrà essere riassegnato alla Juventus, essendo venuta meno ai principi di lealtà sportiva. Facendo un po’ di fantapolitica, nel caso venisse appurato un comportamento non limpido dei nerazzurri, lo si dovrebbe assegnare alla Roma e continuando nel ragionamento, se anche i giallorossi avessero peccato in qualche modo, al Milan. E qui sarebbe davvero tutto un po’ grottesco. Secondo me quello scudetto deve comunque essere assegnato, fosse anche al 41° classificato onesto. Non sta in piedi non assegnarlo. Altrimenti vale la legge che chi falsa la competizione invalida la stessa ai danni di chi è corretto. Abete potrebbe essere tentato per il quieto vivere di lasciarlo all’Inter…Che cosa ne pensi della ricusazione della Casoria (giudice del processo di Napoli)?La trovo singolare. Pare che fra i pm e il magistrato ci fosse già una situazione pregressa, risalente a prima del processo. ”.13.07.2011.Il santino di Facchetti. “Quando invece è proprio dall’entrare nel merito che sarebbe emersa la differenza di colpe fra Facchetti e Moggi. Insomma, non c’è nessuno di indiscutibile ed è dall’analisi dei fatti e delle parole (anche dei morti) che si possono mettere le persone su piani diversi. Totò Riina non ha fatto male alla società italiana quanto un ladro di auto. Però non è che il ladro di auto non possa essere discusso ed essere morti non è un’attenuante. Meglio mille Facchetti di un Moggi, basta leggere la telefonata ‘allenante’ della Fazi a Bergamo per intuirlo, ma senza tabù o dogmi indiscutibili. Siamo condannati, ma ne siamo felici, ad essere d’accordo con Zeman”. 27.09.2011.Olivari: "La bomba Moggi se l'è tirata addosso. Per favorire l'Inter le si nega un rigore?" . "Forse questa ennesima bomba Moggi se l’è tirata ancora una volta addosso. Speriamo che la prossima bomba faccia capire perché ‘favorire’ l’Inter significasse darle un rigore contro e negargliene un altro, nonostante i 15 punti di differenza. A proposito di bombe, aspettiamo sempre quelle svizzere". 05.07.2011.Moratti dovrebbe tifare per la revoca . “L’Abete politico sta invece facendo questo ragionamento: quello scudetto valeva poco e adesso dopo la relazione di Palazzi vale zero, la Juventus è soddisfatta moralmente, l’Inter è rabbiosa ma in pratica non penalizzata, gli osceni cultori del ‘tutti colpevoli’ possono esultare senza problemi di verifiche in tribunale, quindi perché aprire la botola dei ricorsi revocando quello scudetto?”. 17.07.2011.Senza Moggi si sta meglio . “Calciopoli è uscita con squalifiche sportive (nelle didascalie spesso dimenticate) e un marchio non molto diverso da quello di Moggi: quello delle furbizia, dell’uno che cerca di fregare il prossimo perché non ha convenienza (ecco la vera differenza con le NFL e NBA spesso stracitate) nel NON fregarlo. Detto questo, senza Moggi o con Moggi ridotto al ruolo di ispiratore di siti spazzatura si sta in ogni caso meglio. Certo, i molti giornalisti che gli devono assunzioni, carriere e altre cose (anche solo un miserabile biglietto omaggio o una maglia autografata) non possono scriverlo e forse nemmeno lo pensano. ”Secondo Marani, Olivari “ha il coraggio delle opinioni” e può “smuovere l’interesse della lettura”. Lo fa da tifoso (in modo evidente), lo fa in spregio al rispetto dell’altrui fede e lo fa anche attraverso un blog che parla di “democrazia e libertà” come “valori irrinunciabili”. Per lo meno a parole.Per parlare di democrazia dovrebbe essere concesso spazio anche all’informazione non di parte. Magari un semplice dossier da cui ricavare quei “fatti” che dal 2006 tutti i media complicemente stanno insabbiando. Parlo ovviamente di calciopoli.Magari per lasciare la libertà al lettore di farsi una propria idea senza essere condizionato dai commenti "da bar" di un giornalista scelto perché sa “smuovere l’interesse della lettura”. Bisognerebbe anche capire se per interesse alla lettura si intende soltanto contare qualche click in più (o qualche copia invenduta in meno), oppure informare. A pensare male si fa peccato ma a volte…http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1896