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Conte? Tardelli? No, semplicemente Claudio Marchisio


Il talento piemontese sta diventando il miglior centrocampista italiano
© foto di Daniele Buffa/Image SportLa Juventus nel cuore, l'intelligenza tattica nella testa, la tecnica nei piedi. Questo, e molto altro, è Claudio Marchisio, nato a Torino il 19 gennaio del 1986. Cresciuto in una famiglia di juventini "purosangue", il destino di Claudio non poteva che essere a forti tinte bianconere. La sua avventura alla Vecchia Signora inizia alla tenera età di 7 anni quando, nel 1993, entra a far parte del settore giovanile della prima società torinese. Il suo percorso alla Juve è subito di alto livello: tanti trofei vinti con la Primavera con addosso la fascia da capitano. E' frutto di una delle migliori "annate" della Primavera bianconera: lui, Giovinco e De Ceglie sono diventati protagonisti in Serie A: Giovinco capocannoniere, fin qui, Marchisio uomo del momento. Per quest'ultimo, l'occasione è capitata, paradossalmente, nel momento più difficile della storia bianconera, l'anno della Serie B: dopo qualche convocazione (senza mai giocare) sotto la guida di Fabio Capello, finalmente il 29 ottobre 2006 arrivò l'esordio tra i professionisti: Juventus-Frosinone 1-0. E' Didier Deschamps a capire subito che nel ragazzo c'erano grandi qualità e che, a 20 anni, era giunto il momento di farlo "ballare"; da lì in poi, inizia la scalata del centrocampista che, prestazione dopo prestazione, contribuisce al ritorno della Juve, la sua Juve, in Serie A, guadagnandosi, così, la fiducia della società che decide di mandarlo a fare esperienza altrove, nel suo primo anno in massima serie. Marchisio, insieme a Giovinco, va a farsi le classiche "ossa" in Toscana, all'Empoli, dove è stabilmente titolare; dopo un'ottima stagione, si capisce che il calciatore può fare grandi cose con la Juventus anche in Serie A. Torna all'ovile, esordisce in Champions League, segna il suo primo gol in maglia bianconera contro la Fiorentina (storica rivale dei bianconeri, segno del destino?) e, piano piano, diventa per tutti Il Principino, simbolo di juventinità, idolo dei tifosi, un ragazzo che tutti i bianconeri sentono come uno di loro. E' elegante, ma forte, deciso, tenace, attento: lotta, corre, suda, segna, si sacrifica, gioca anche fuori ruolo e diventa un perno insostituibile del centrocampo, nonostante qualcuno si diverta a metterlo in discussione. E' vero, c'è stata qualche incomprensione al momento del rinnovo del contratto ma, si sa, nelle storie d'amore può capitare la pausa di riflessione; ma poi la passionale voglia di Juve di Marchisio e la fiducia, mai mancata, da parte della società, nei confronti di un professionista serissimo, hanno rimesso a posto i tasselli del rapporto Juve-Marchisio. "Arriva Vidal ... e Marchisio che fine fa ?", dicevano tutti qualche mese fa, dimenticandosi delle qualità infinite del mediano bianconero che, ad oggi, possiamo definire senza paura come il migliore centrocampista italiano, dopo Pirlo; è il più in forma, il più completo. Qualcuno , per il lavoro che svolge in campo e per le sue caratteristiche, lo paragona al mister Antonio Conte ("Marchisio è più forte di me", ha affermato il tecnico salentino), altri all'ex campione del mondo Marco Tardelli: la verità è che i paragoni, spesso, fanno male e non rispecchiano la realtà; il Principino bianconero sta dimostrando di essere unico nel suo genere e, dunque, Claudio Marchisio è semplicemente Claudio Marchisio, nessun altro. La doppietta contro il Milan in campionato ed il gol in Nazionale contro la Serbia lo hanno portato alla ribalta, mettendo in evidenza ciò che tutti i fans bianconeri e di Marchisio già sapevano: il percorso di maturazione è completo, Marchisio è diventato un campione. E' il presente ed il futuro della Juve che se avrà il suo stesso carattere, la sua stessa identità, ritornerà presto ai vertici del calcio che conta, proprio come Marchisio è nelle prime posizioni dei talenti più cristallini sparsi per l'Europa e per il Mondo. Nella nuova residenza, lo Juventus Stadium, il Principe e la sua Vecchia Signora sono pronti a collezionare parecchie vittorie per entusiasmare i propri tifosi.