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Un colpo al cuore


Alex, storia di un grande amore
© foto di Daniele Buffa/Image SportChi ama il calcio, ama Alessandro Del Piero. E chi ama il capitano, avrà, da oggi, una sensazione di inevitabile tristezza dentro di sé. Perché pensare ad una Juventus senza il suo artista più talentuoso è qualcosa di difficile ma a cui, volente o nolente, dovremo abituarci. Tutti noi sapevamo che prima o poi il momento sarebbe arrivato, ma speravamo che fosse il più lontano possibile; o meglio, ci auguravamo che non arrivasse mai, un po' come quando uno studente attende un esame difficile all'università, oppure quando si avvicina la fine di una vacanza per una comitiva di amici. Ogni volta, vedere Pinturicchio che entra in campo, seppur dalla panchina, che sia amichevole o gara ufficiale, regala emozioni indescrivibili: all'unanimità, si alza il boato perché traspare la classe, la lealtà, la juventinità dalle giocate del numero 10. L'incredibile emozione di veder giocare Alessandro Del Piero nella Juventus è direttamente proporzionale allo sconforto di sapere che non lo farà più. La notizia data in mattinata dal presidente Andrea Agnelli ha lasciato tutti con un groppone in gola. Chi ama Del Piero, avrà avvertito immediatamente un colpo al cuore, leggendo o ascoltando le parole del presidente: perché la nostalgia assale tremendamente, quando ripensi, per dirne solo una, a quel Real Madrid - Juventus di qualche stagione fa, in Champions League. L'ovazione del pubblico del Bernabeu è il messaggio più bello e, probabilmente, uno dei ricordi più belli della carriera impeccabile del capitano: Del Piero è stato, è e sarà un campione universalmente riconosciuto. E quella rovesciata-assist per Trezeguet in Milan-Juve di campionato? Le gioie in nazionale che rendevano fieri gli juventini (gol contro il Messico nel 2002 dedicato al padre scomparso, gol contro la Germania nella semifinale 2006 e rigore in finale)?E le sue punizioni? La linguaccia? I gol "alla Del Piero"? Le innumerevoli volte che ha lasciato a bocca aperta gli amanti del calcio grazie alle sue grandi giocate? Emozioni indimenticabili. Dall'anno prossimo i tifosi juventini non potranno viverle più; il ricordo, però, ci farà battere il cuore forte, sempre, perché Del Piero e la Juve, insieme, hanno reso la nostra vita più bella. Ma sarà soprattutto l'uomo che mancherà allo spogliatoio, alla squadra, al mondo Juve. Una bandiera che non si è mai ammainata: lui è rimasto anche in Serie B a far capire a tutti cos'è l'attaccamento ad una maglia. La Juventus non si abbandona mai e lui ha tenuto fede alla Vecchia Signora. Nelle sconfitte e nelle vittorie, nella buona e nella cattiva sorte: il matrimonio tra Juve ed Alex avrà una fine naturale, ma il legame tra le parti non cesserà mai di esistere. Siamo certi, e ci auguriamo, che la storia tra Juve e Del Piero non si esaurirà con le classiche scarpette appese al chiodo. Uno come lui, non potrà mai più esserci. Diciotto anni di Juve, tantissimi trofei (una Champions League, una Coppa Intercontinentale, SETTE scudetti, una Coppa Italia, quattro Supercoppe italiane): un immenso grazie va al presidente Giampiero Boniperti, altra bandiera, che ebbe l'intuizione di portare un allora giovanissimo Alex a Torino. Fu l'inizio di un'era che, a fine stagione, terminerà con un'inevitabile lacrimuccia in cui sarà racchiuso un po' tutto: la gioia nel rendere omaggio al capitano di sempre, ma anche la consapevolezza di non vederlo più in campo. Non sarà un semplice addio al calciatore della Juve, sarà l'addio ad un simbolo vincente. Un pezzo di Juventus e della Nazionale Italiana se ne andrà ed è proprio per Del Piero che si dovrà presto tornare ai vertici: siamo certi che sarebbe questo il regalo più bello da ricevere, per lui. Tutti i tifosi della Juve sentono Del Piero come uno di famiglia e provano per lui un immenso affetto. Le parole, davvero, non bastano a spiegare l'immensità di questo campione e l'amore che c'è tra il popolo bianconero ed il più grande giocatore della storia della Juventus. Alessandro Del Piero, basta il nome a regalare un brivido lungo la schiena. Un brivido infinito, tanto quanto la classe ed il talento di un capitano unico, irripetibile, sensazionale. Alex, semplicemente grazie