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Marcello Lippi su addio Del Piero: "Dispiaciuto per Alex, ma non siamo ai titoli di coda"


Le loro carriere sono legate indissolubilmente da un filo invisibile. Era l'autunno del 1994 quando un giovane allenatore proveniente dal Napoli, Marcello Lippi, decise di togliere la maglia numero dieci ad un mostro sacro come Roberto Baggio per lanciare titolare un giovane talento. Il suo nome era Alessandro Del Piero. Sono passati diciassette anni, durante i quali il binomio Lippi-Del Piero in bianconero ha vinto 5 Scudetti, 1 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale, 1Supercoppa Europea, 1Coppa Uefa, 1Coppa Italia e 4 Supercoppe Italiane. Una Juventus che ha fatto epoca, plasmata dal tecnico viareggino e sulle cui vittorie è inciso il marchio indelebile di Pinturicchio. Un legame vincente che si è ripetuto anche in azzurro, dove i due hanno condotto la Nazionale al trionfo Mondiale di Berlino nell'estate 2006. Un Mondiale nel quale Alex Del Piero ha sigillato il 2-0 in semifinale ai padroni di casa della Germania che, di fatto, diede lo slancio decisivo alla truppa lippiana per issarsi sul tetto del mondo. TuttoJuve.com ha contattato in esclusiva l'ex allenatore azzurro e bianconero per chiedere proprio al tecnico che l'ha meglio valorizzato un opinione in merito sulla fine della storia d'amore sportiva fra Alex e la Vecchia Signora, certificata ufficialmente ieri dalle parole di Andrea Agnelli al Lingotto.Mister, come ha vissuto la notizia della fine dell'avventura di Del Piero alla Juventus prevista per fine stagione?"La notizia dell'addio di un grande campione come Alessandro Del Piero mi rattrista, però ritengo che sia ancora prematuro commentare la sua epopea in bianconero. Sicuramente Del Piero ha segnato un'epoca, ma vorrei ricordare a tutti, tifosi e non, che la stagione è appena iniziata e c'è ancora quasi un intero campionato da giocare, nel quale Del Piero sarà sicuramente ancora fra i protagonisti. Perciò aspetterei fine stagione per fare un commiato ad Alex".