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Giovinco: chiacchere e distintivo?


di Carlo NolaSebastian Giovinco. Ne sono state dette e scritte tante da quando "la formica atomica" esordisce nel calcio professionistico con la maglia che indossa fin dagli esordienti. Oggi ci ritroviamo dopo 2 mesi scarsi di campionato e già sono ricominciati i tam-tam di chi lo rivuole, di chi non ne vuol più sapere, di chi dice che la Juve ha sbagliato, di chi dice che Seba non è da Juve. Vorrei dire "fatemi capire", ma...ci siamo capiti.PERCHE' NOSeba è quasi sicuramente il talento più cristallino prodotto dal nostro vivaio negli ultimi 15-20 anni, negare ciò sarebbe ipocrita, concediamogli l'alibi di essere approdato alla prima squadra nel peggiore momento storico bianconero. Inutile tornarci, possiamo soffermarci su ciò che ha apportato Seba quando chiamato in causa, poco, troppo poco per poterlo definire pronto, determinante, un crack insomma. Inutile sottolineare come alla sua età i vari Del Piero e compagnia avessero avuto sulle loro squadre un impatto ben più profondo e rilevante. Altrettanto oggettivamente bisogna riconoscergli l'equivoco tattico scatenato da Ranieri che, pur di non trasgredire dal suo 4-4-2, impiegava Seba largo a sinistra, ma correttezza vorrebbe che l'anno dopo Ferrara lo impiegò più di sovente e sempre in un ruolo a lui più congeniale, ma i risultati furono tutt'altro che entusiasmanti. Premesso questo, va sottolineata naturalmente l'atipicità del ruolo; Seba non è nè sarà mai seconda punta ma trequartista o terzo alto a sinistra in un tridente. La Juve attualmente ha preso altre strade, ma occorrerebbe anche dire che giocatori con le sue caratteristiche, soprattutto fisiche, faticheranno sempre e non poco contro difese chiuse se impiegati da seconda punta e/o senza profondità. Recentemente ho letto molti addetti sostenere che Giovinco sarebbe stato più utile di Giaccherini...certo, ce lo vedo tantissimo Seba a fare l'ala pura nel modulo di Conte. A voler essere cinici si potrebbe dire che Parma è, per certi versi, sua realtà più congeniale, meglio rispondenti alle sue caratteristiche, ma sinceramente ciò che stona maggiormente è il continuo ripetersi di sue interviste dove ci propina che "la Juve ha scelto altre strade", "all'estero sarei stato titolare già a 19 anni", "se mi chiamavo Giovinchinho sarei stato un fenomeno". Il tutto naturalmente condito con quel pizzico di veleno nei confronti di quella che, fino a prova contraria, è tutt'ora la co-proprietaria del suo cartellino.Sono stato fra i primi ad accorgermi di Seba, quando dominava negli Allievi Nazionali; quando il suo soprannome era "il Messia"...concettualmente credo che i bravi, quelli bravi davvero, debbano fare la differenza non appena hanno l'occasione di farla. Giovinco quest'anno ha deciso di metterci la faccia, gli auguro un campionato in continuo crescendo. La Juve tramite Marotta e Conte ha già fatto sapere che la porta non è chiusa...purchè le "chiacchere" non offuschino il "distintivo".http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1910