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In(s)terismi


© foto di Federico De LucaIn questi giorni facendo zapping in tv o sfogliando qualche quotidiano al bar mi è capitato di sentire e leggere di tutto. Chi piangeva di qua, chi lo faceva di là, era tutto un proliferare continuo di lacrime di come non se ne vedevano da anni dalle parti di Milano. Le tragedie greche.Da Moratti a Lucio, da Paolillo a l'ex Toldo, è stato un susseguirsi di piagnistei pre-farsopolari. Anche il sempre posato Ranieri, da bravo professionista, si è adeguato: silenzioso e gentile nella Juventus tutta smile di Cobolli e Blanc, battagliero nella Roma degli ultimi anni, da quando è arrivato all'Inter ha iniziato a lacrimare, quasi per miracolo (non di quel tipo, non fraintendetemi, non voglio essere blasfemo).A un certo punto, a furia di sentire e vedere certi spettacoli da teatrini di periferia d'altri tempi, quasi ipnotizzato dal coro unanime ammetto che anche io mi sono commosso. In fondo sono un sentimentale. Ma è stato un attimo, poi mi sono ricordato gli ultimi anni, gli scudetti di cartone, i gol di mano, i rigori a raffica inesistenti, le espulsioni, i gol sei metri in fuorigioco, e sono tornato me stesso. A quel punto mi sono chiesto: ma stanno scherzando? Dai, non può essere vero, sicuramente a Milano lo stanno facendo a posta. Da persone oneste quali sono vogliono stemperare gli animi prima di una gara così importante, e buttarla sul comico, lamentandosi per finta degli arbitri. Ma si, per forza di cose è così, non si scappa. Non può essere altrimenti.Non possono non ricordare le 53 gare consecutive senza un rigore contro nel periodo compreso fra il 2008 e il 2009, o Siena, Parma, gli scontri diretti con la Roma, e il buon Claudio Ranieri non può aver dimenticato i cinque rigori, quasi tutti inesistenti, che gli fischiarono contro nelle prime giornate quando allenava la Juventus al ritorno in A. Si, è tutto uno scherzo.E allora prendiamola così, sul ridere - anche se qualcuno potrebbe obiettare che ci sarebbe da piangere, ma sul serio - non mettiamo le mani avanti. E anche se siamo consapevoli che il clima creato ad hoc dai media di parte e da dirigenti e giocatori dell'Inter probabilmente influirà sull'arbitro Rizzoli, il quale, da normale essere umano rischia di subire certe pressioni e nel dubbio è possibile che fischi sempre contro la Juve, non ci piangiamo addosso e non ci fasciamo la testa prima di essercela eventualmente rotta. Non è nel DNA juventino farlo. Non vogliamo confonderci.