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La verità storica di calciopoli...


LuisitoMonti (Francesco) Come troppe volte è successo in questo paese la ricostruzione storica dei fatti arriva non solo prima delle sentenze ma addirittura delle indagini e delle ipotesi dell’accusa.Si pensi a Piazza Fontana dove la Magistratura ha seguito tutte le piste a patto che fossero sbagliate portando il processo in una sede la più soft possibile per non arrivare a niente (la Storia c’è arrivata), si pensi al mistero sui mandanti e gli autori delle stragi degli anni ’70 riguardo al quale la storiografia (e in anni recenti anche il cinema) hanno offerto una spiegazione attendibile (ma non supportata da sentenze), si pensi ad Ustica, un caso di insabbiamento della verità senza precedenti operato congiuntamente in ministeri e procure (la Storia ha delineato un quadro preciso di questa vicenda).Nel nostro caso è sorprendente che la dottoressa Casoria che tutti immaginavamo tetragona alle accuse che le venivano rivolte e alle ricusazioni di cui è stata oggetto abbia sposato in pieno la tesi degli inquirenti.Poco importa se in Camera di Consiglio ci sono state discussioni anche accese: la sentenza è una e una sola (almeno fino all’ Appello) e chi la pronuncia ne è del tutto responsabile, giuridicamente e moralmente.Ovvero: se io sono sobrio e mi sento tale (d.ssa Casoria) e sono in macchina con due sospetti “ubriachi” (o che almeno avverto tali, d.sse Gualtieri e Pandolfi) non lascio loro guidare la macchina, indipendente se mia o no. Ho due alternative, io sobrio: o scendo o faccio scendere loro. Se succede qualcosa sono colpevole come loro.Perché la dottoressa Casoria non ha pensato almeno a questo se proprio ha voluto ignorare il principio per cui “si condanna solo oltre ragionevole dubbio” ?Eppure la tesi dell’accusa era chiaramente forzata e le testimonianze portate in aula sono state quanto meno deficitarie.Eppure il lavoro degli avvocati difensori è stato dettagliatissimo e supportato da consistenti prove difensive, smantellando la truffa configurata dalla giustizia sportiva e riportata con il copia - incolla dai Pm in dibattimento.Come si è formata il convincimento di colpevolezza la dottoressa Casoria ?Come si è informata sui fatti attinenti al suo procedimento per non sapere dell’incontro Boccassini –Nucini, della complicata vicenda Telecom, di come è stata quotata in borsa la Saras, di come la Exor si è ricomprata la Fiat ?Forse leggendo distrattamente altre sentenze, e non le Verità Storiche, purtroppo.In quale paese ha vissuto la dottoressa Casoria in questi anni per non avere il Quadro Storico in cui si inserisce Calciopoli ?Come ha fatto ad ignorare l’alfa e l’omega di tutta questa storia: l’”arruolamento” di Nucini nel 2002 e la Champions League 2009/10?In questi giorni, sono stati versati fiumi di inchiostro su una probabile decisione colpevolista spinta dalle giudici a latere con forte dissenso del Giudice Casoria. Sono comunque voci che non cambiano una sentenza imbarazzante.Tutti questi fatti sono Verità Storiche. Un gradino più in alto delle fallaci ricostruzioni delle accuse, delle fallaci prove a discolpa delle difese, delle fallaci sentenze dei giudici, tutte profondamente rispettabili ma fallaci come ogni fatto umano.La Storia ha tempi più lunghi, più di una vita umana, ma in questo caso brevi, pressochè coincidenti con la cronaca, sotto gli occhi di chiunque ha avuto voglia di vedere.E’ un grave errore che la Verità Storica non possa trovare cittadinanza in una sentenza di tribunale che oltretutto arriva tardi, colpevolmente tardi rispetto alla conoscenza comune dei fatti. La nostra Magistratura, oggi, si potrebbe rappresentare come un pachiderma molestato, violentato, ferito e pertanto ancora più rallentato, ancora più orgoglioso e, elementi che non appartengono a nessun pachiderma e non dovrebbero appartenere a nessuna Magistratura, reso cattivo e vendicativo dal dolore.E per chi capita a tiro, anche colpevole di nulla, può essere la fine. Potete votare i nostri articoli su WIKIO (click), OK NOTIZIE (click) e FAI INFORMAZIONE (click)Per chi ha FACEBOOK , clik su mi “mi piace”o “condividi