Abbiamo pensato a Voi. Abbiamo pensato a noi. E oggi ci siamo fatti un regalo. Un ritorno alla tradizione proiettato nel futuro, vissuto nel presente. Il giornale di GLMDJ. Quante volte Voi, come noi, siete stati costretti a interrompere bruscamente la lettura della notizia dell'ultima ora sul nostro sito? Quante volte le incombenze della vita quotidiana vi hanno fatto allontanare dal monitor del vostro computer e dall'approfondimento che cercavate attraverso la lettura di uno dei nostri editoriali? Noi, come Voi, abbiamo passato tanto tempo in questi anni davanti ad un computer, per individuare la notizia che mancava o che c'era storpiata nei quotidiani e per esprimere la libertà di scriverla e di leggerla. Spesso ci ha preso lo sconforto, ripensando alle parole: "La stampa è per eccellenza lo strumento democratico della libertà", di Alexis de Tocqueville in La democrazia in America. E di Thomas Jefferson: "Preferisco un Paese senza governo a un Paese senza stampa".Eppure la nostra forza, come la Vostra, è stata, in questi anni nei quali ci siamo ritrovati insieme, dietro lo schermo di un computer, a sopravvivere e ad imparare a vivere delle nostre parole e dei nostri ragionamenti scambiati col fervore della passione e della sete di conoscenza e di giustizia, la capacità di non lasciare arrendere lo sconforto nella malinconia. Di rigenerarlo e trasformarlo in esperienza concreta, pensiero, azione scritta e condivisa. C'è tornato alla mente Lev Tolstoj, che in Guerra e pace scriveva: "L'arma più potente dell'ignoranza: la diffusione di materiale stampato". In questi anni abbiamo compreso che la diffusione delle notizie può essere un'arma impropria, se indirizzata ad arte a influenzare il diffuso sentimento popolare. Un'arma che si può combattere soltanto in un modo. Fornendo al lettore che non vuole supinamente accettare una sola versione e una sola visione dei fatti un altro punto di vista. Non è stato facile, abbiamo speso tanto del nostro tempo e tante delle nostre energie, contribuendo a una crescita personale e collettiva che deve necessariamente passare attraverso la presa di coscienza dell'impegno in prima persona. "La stampa non è l'opinione pubblica", la frase attribuita a Otto von Bismark ci impone la riflessione se sia il caso di formarci anche noi le nostre opinioni attraverso il pluralismo dell'informazione e il tentativo di risalire alla dinamica effettiva del fatto così come è e non come intendono raccontarcelo.Ma quante volte il tempo e le energie rubate al nostro lavoro, alle nostre famiglie, alle nostre ore di riposo non sono bastate a portare a termine i nostri intendimenti? Quante volte ci siamo sentiti rispondere da qualche amico al quale avevamo suggerito di venire a leggerci sul sito di GLMDJ, che non aveva ancora un pc o che se ce l'aveva era sempre suo figlio ad appropriarsene?Abbiamo pensato di farVi un regalo. Di farci un regalo. Un'altra occasione. Che parte dalla tradizione del giornale stampato e si rinnova nei tanti modi che la tecnologia mette al nostro servizio. Abbiamo deciso di raccogliere i nostri articoli, di mettere insieme i nostri approfondimenti e i nostri editoriali perché ciascuno di Voi possa averli sempre a portata di mano. Possa vederli e toccarli, rileggerli e ragionarli e aiutarci a diffondere le nostre ricostruzioni e a fare controinformazione, offrendo un motivo coscienzioso e valido di riflessione e rilettura dei fatti.Un giornale da conservare nei nostri archivi elettronici, ma anche da stampare e tenere a portata di mano. Da portarsi dietro per leggerlo sulle panchine del parco, in coda per le mansioni che la vita quotidiana ci impone, al bar, sfuggendo o comparando le tradizionali offerte del bancone dei gelati. Un giornale da regalare agli amici. Stampato nella sua veste a colori o allegato a una mail. Condiviso sulla bacheca di facebook. Affinché Voi, come noi, Voi utenti di GLMDJ possiate attraverso la diffusione del nostro giornale mantenere vivo e attivo l'impegno alla lotta di calciopoli. "Se la Stampa non esistesse, bisognerebbe non inventarla; ma ormai c'è, e noi ne viviamo". Honoré de Balzac, Le illusioni perduteLa redazione di GLMDJ
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