juveland

Hasta el sentimiento popular siempre!


di F. Del ReIeri sera abbiamo assistito ad una discreta partita fra le due capoliste del campionato italiano di calcio.Discreta perchè il nostro football è retrocesso a quarta forza europea; discreta perchè si sono viste due squadre che hanno saputo affrontarsi a viso aperto, ma anche con quel sano tatticismo che una volta ci rendeva "tipici".Una partita che il nostro Andrea Staffieri ha saputo sintetizzare magistralmente nel suo articolo.Una partita che non ha visto la Juve spadroneggiare in lungo e in largo come nel primo tempo contro la Fiorentina o come in tutta la partita contro il Milan; una partita che ha molte chiavi di lettura: dalla partenza gagliarda dei bianconeri, padroni del campo per i primi 25 minuti, al ritorno in partita della Lazio, che fino al 45' se l'è giocata alla pari. Una Lazio che nei primi 20 minuti del secondo tempo ha schiacciato la Juve nella sua area, ma ha di fatto prodotto la sua azione più pericolosa, soltanto grazie ad un rinvio sbagliato da Pirlo e non certo per le prodezze dei pur ottimi Hernanes e Klose. Una Juve che poi negli ultimi 25 minuti, passata la sfuriata laziale, ha ripreso tranquillamente in mano le redini dell'incontro, sfiorando clamorosamente il 2-0, prima con Giaccherini (Aarghh! Lascia quella palla a Marchisio che arriva in corsa!) e poi col volenterosissimo Matri.Sul mio personale tabellino, come direbbe il grande Rino Tommasi, ho contato, sui 90' minuti disponibili di partita, 50' minuti di predominio bianconero a fronte di 20' minuti di predominio laziale e 20' di sostanziale equilibrio tattico, nel quale però, la classe di Buffon, Pirlo e Vucinic, ha innescato lo spettacolare contropiede concretizzato da Matri e da Pepe.Sempre sul mio personale tabellino, ho contato, comprensivi di gol e pali, 5 chiarissime occasioni da gol per la Juve (Marchisio, Pirlo/Lichtsteiner, il gol di Pepe nel primo tempo; Giaccherini e il palo di Matri nel secondo tempo) contro 3 della Lazio (Doppio Rocchi nel primo tempo; Hernanes nella ripresa)Quindi, per dirla sempre alla Rino Tommasi, se questo fosse stato un match pugilistico, i bianconeri avrebbero vinto meritatamente ai punti, non certo per KO; ma ai punti il verdetto dei tre giudici sarebbe stato comunque unanime.Ecco quindi che le deliranti dichiarazioni di Reja ai microfoni di Sky a fine partita sanno chiaramente di rinnovato sentimento popolare. Dichiarare che Barzagli ha commesso fallo di mano e che andava espulso perchè la palla era diretta in porta, ha il sapore antico dell'antijuventinismo bieco e militante, perchè nega l'evidenza delle immagini: un'evidenza che neppure i solitamente schierati conduttori di Sky si sono sentiti di smentire, tanto era lampante. Chiaramente, nettamente, evidentemente per chi non ha il brasato del sentimento popolare sugli occhi, Buffon devia il pallonetto di Rocchi sul braccio di Barzagli, che era lì a mezzo metro, che se non fosse stato lì il pallone sarebbe uscito dallo specchio della porta e se anche vi si fosse indirizzato Bonucci era già in traiettoria per calciarlo fuori, come poi ha realmente fatto.Questo è negare l'evidenza, ma anche dichiarare che la Lazio avrebbe meritato il pari è un'altrettanto evidente negazione dell'evidenza, quella che ha mostrato una Juve più solida in difesa, più concreta in contropiede, più lucida nella gestione del match, soprattutto quando la Lazio ha prodotto il suo massimo sforzo, durato, fra l'altro, soltanto 20'. Una Lazio discreta, convincente, con due veri campioni in attacco quali Hernanes e Klose, ma che comunque ha prodotto le sue tre occasioni migliori sempre e solo grazie a sbavature della retroguardia bianconera.Bianconeri, che al contrario dei laziali, hanno sempre prodotto le loro azioni più pericolose grazie ad una manovra veloce, semplice ed eseguita con grandi qualità tecniche ed atletiche.Così stanno le cose, almeno per chi le ha viste grazie all'ausilio non indifferente di un paio di occhi ancora ben funzionanti e non affetti da evidenti problemi alla cataratta.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1977