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Il calcio tra etica, incompetenza e immagine


Ultimamente per fronteggiare l’incompetenza, Petrucci e Abete hanno pensato bene di alzare la voce, indirizzando il loro monito verso la Juventus, rea di volere Giustizia. Queste le parole di Petrucci: “…assenza di mancanza di rispetto, assenza di etica, di rispetto delle regole. Oggi chi grida di più pensa di vincere, ma non vincerà. Non vincerà. Finchè c'è questa struttura, finchè lo sport italiano è così solido com'è, e lo stiamo dimostrando ogni giorno, non prevarranno i prepotenti, gli arroganti. Cioè, io vedo delle cose alle quali non ho mai assistito…” ed ancora: “…Lo sport è etica, lo sport è un gioco, oramai lo sapete. Lo stiamo rovinando noi, le colpe sono di tutti. Tutti, mi ci metto io in testa: tutti, tutti, tutti, perchè si sta arrivando a una china dalla quale non sappiamo come fermarci.”… Queste le parole di Abete: “La Federazione non ha figli e figliastri, è un soggetto che – pur sbagliando – rispetta e fa rispettare le regole. Soprattutto non è un fortino da espugnare, qualunque siano le società con milioni e milioni di tifosi”. Ed ancora “Io dico che prima di modificare le regole bisogna rispettarle….E’ singolare e anche folkloristico l’atteggiamento di chi vuole estrapolare la posizione di una società dal contesto globale. Perché questo genere di iniziativa, viene rispedita al mittente… Bisogna non avere la presunzione di pensare di poter modificare delle norme automaticamente”. Questo il pensiero delle istituzioni calcistiche italiane espresso per bocca dei rispettivi presidenti. Ma vediamo cosa succede in questo mondo idilliaco dove la Juventus è l’unica a dover essere ripresa e additata come esempio negativo.27 luglio, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si allontana improvvisamente dallo studio dove si stava tenendo il sorteggio per il calendario della Serie A 2011-2012 urlando: "Siete delle merde, voglio tornare a fare cinema". "Mi vergogno di essere italiano. Penso di cambiare paese e cittadinanza", innervosito perché - a suo dire - il calendario di serie A non avrebbe tenuto conto degli impegni europei del Napoli. Chiaramente lui chiedeva un calendario ad hoc per chi ha impegni in champions. Una palese richiesta di falsare il sorteggio? Alla fine il gesto è stato considerato come una semplice sfuriata… vabbè..6 novembre in calendario Napoli-Juventus. Dopo un vertice in prefettura dove erano presenti rappresentanti del Napoli e nessuno per la Juventus e Lega, è stato deciso di rinviare la partita a causa del maltempo. Immagini e testimonianze dalla città partenopea mostrano un campo perfettamente agibile con sullo sfondo un sole splendente. Dubbi sorti immediatamente sull’effettiva necessità di rinviare quell’incontro che avveniva dopo l’impegno in champions del Napoli che forse risentiva di una maggiore stanchezza rispetto alla squadra juventina, ma anche dubbi sulle modalità del rinvio…29 novembre, finalmente si gioca Napoli – Juventus. La partita finisce 3-3 dopo una bella rimonta juventina.Lo sportivo De Laurentiis, che non ha digerito il rigore fatto ripetere ad Hamsik, rilascia queste dichiarazioni a fine partita, dimostrando chiaramente di non accettare il verdetto del campo: "Per me la gara si è chiusa 4-3, ma la classifica adesso non conta, alla fine vedremo dove saremo".Non solo. Vista l’importa dell’imminente sfida di champions con il Villareal decisiva per il passaggio del turno della sua squadra, pensa bene di lanciare qualche velata accusa anche verso il City con queste parole: "Sento aleggiare strani movimenti su questa partita contro il Villarreal, con principi e sceicchi che si agitano. A pensar male si fa peccato però talvolta si indovina".Uno dei nuovi rappresentanti del calcio italiano di vertice, si presenta così... Abbiamo letto tutti del doppio agguato (sia all’entrata che all’uscita dal San Paolo) subito dal pulman della Juventus colpito dalle sassate di qualche delinquente, che ha danneggiato il parabrezza del mezzo oltre a provocare spavento nei giocatori.Calcio Gp ieri ha pubblicato questo inciso: 'Per onore di cronaca: aggressioni a tifosi bianconeri inermi fuori dallo stadio in prossimità delle loro automobili. Botte a gente con neppure una sciarpa al collo. E la Polizia che "impotente" commenta: «E ringraziate che la Juve non ha vinto, se no neppure uscivate stasera...»'. Un Presidente che si aspetta un trattamento di favore nei sorteggi e non ottenendolo protesta vivacemente, che non rispetta il risultato del campo e lancia accuse verso un ipotetico sceicco che potrebbe incentivare il Villareal a giocare (ma De Laurentiis vuole una partita vinta con un avversario rinunciatario?), non è certamente il massimo esempio per i tifosi e una bella immagine per chi ci osserva dall’estero.Le teste calde che non vengono nemmeno punite per la sassaiola e l’assalto ai tifosi juventini si sentiranno legittimati a farlo ancora, magari leggendo in quel “Per me la gara si è chiusa 4-3” anche una giustificazione per una presunta ingiustizia arbitrale subita.Petrucci ed Abete dovrebbero fare attenzione a queste sfumature perché, se il loro vero obiettivo è quello di difendere il calcio, questa valanga di sospetti e queste presunte richieste (ricatto?) non fanno altro che danneggiare un movimento sportivo che sta collassando.Anche perché oggi parlare di cultura dello sport rimane una chimera in Italia, mentre la teoria del complotto continua ad essere esaltata, forse consci che così facendo magari si ottiene qualcosa: calciopoli fa scuola!Quel monito che richiama i valori sportivi, quell’etica che non si prescrive, quel richiamo ad abbassare i toni rimangono solo parole per colorire qualche affermazione, oppure un qualcosa da pretendere seriamanete da tutti? http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1989