juveland

La Stampa - Del Piero, futuro in America


Fonte: di Marco Ansaldo per "La Stampa"
© foto di Giuseppe Celeste/Image SportIn vent’anni di carriera Alessandro Del Piero non ha mai pensato in piccolo. Non comincia a farlo adesso che si avvicina alla pensione, quella della Juve dal giugno prossimo, quella definitiva tra un paio d’anni. «Se mi avessero chiesto di immaginare il mio primo gol nel nostro nuovo stadio - ha scritto sul suo sito - l’avrei pensato proprio così». Cioè un capolavoro. Le immagini della rete segnata alla Roma, benchè in Coppa Italia, hanno fatto il giro delle tv nel mondo e sono state uno spot ulteriore per il futuro.A Stefano, fratello e manager di Alex, arrivano progetti e proposte. «Le valuteremo con calma», dice ed è la conferma che la scelta non si farà la settimana prossima, quando Del Piero potrebbe tecnicamente firmare per il nuovo club, ma molto più in là, probabilmente ad aprile con l’annuncio a fine campionato. Il capitano non vuole disturbare la Juve in corso d’opera. I rapporti con la società sono gelidi, tra voci e pettegolezzi che filtrano ad arte, e nessuno si aspetta un addio tra gli abbracci. Ma Del Piero non è tipo da levarsi i sassolini dalle scarpe mettendo in difficoltà Conte e la squadra in lotta per due obiettivi. Tutto a suo tempo. E forse neppure allora.La realtà è che lo juventino è stato fregato da Beckham che stava lasciando Los Angeles per accettare il Paris St Germain: il ripensamento dell’inglese ha ristretto le chances di una sistemazione in California. I Galaxy infatti hanno già tre giocatori che superano il «salary cap», i 300 mila dollari di ingaggio previsti nella Lega americana: Beckham, Robbie Keane e Donovan sfondano il tetto e non se ne ammettono altri. Quindi non c’è posto per Alex a meno che uno dei tre non se ne vada.L’altra città che attrae Del Piero è New York dove i Red Bulls di Thierry Henry stanno manovrando sul mercato. E c’è la proposta dei Montreal Impact: lo juventino è la prima scelta ma una squadra che deve costruirsi dalle fondamenta può garantirgli di lottare subito per un obiettivo? Del Piero progetta di giocare ancora per due stagioni, chiudendo a 40 anni, e di ricostruzioni ne ha già vissute abbastanza nell’ultimo quinquennio con la Juve. Vuole una squadra competitiva. Montreal richiede una riflessione profonda.L’impressione è che il capitano bianconero privilegi il trasferimento oltre Oceano: lo sport professionistico americano lo interessa da sempre, ha amici nella Nba e non solo. Dipende però dal progetto in cui deve essere coinvolto, dal tipo di ingaggio e dai desideri della famiglia che probabilmente precludono la possibilità di accasarsi in Russia, come Eto’o, mentre su Dubai e i club del golfo arabo pesa la scarsa partecipazione del pubblico: giocare in stadi con 200-300 spettatori non è il massimo. Tuttavia non sono escluse altre destinazioni.Timidi sondaggi sono stati avviati da un club spagnolo, c’è interesse in Grecia e (per il momento) suona come una «boutade» l’idea di raggiungere Trezeguet al River Plate, se gli argentini risaliranno in serie A. Ma i giochi sono aperti. «Adesso penso a chiudere la stagione con la Juve nel modo migliore, la serata con la Roma è stata un buon inizio» è l’Alex pensiero. Possibilmente giocando di più e diventando il re di Coppa.