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CONTE integrale: "Caceres il nostro Jolly. Con l'Udinese è uno scontro diretto, vale sei punti.


 Cessione Marrone? C'è sempre il mio veto. Rinforzo in mezzo? I dirigenti stanno lavorando...
© foto di Daniele Buffa/Image SportA tre giorni dalla sfida di Coppa Italia contro la Roma, Antonio Conte si è ripresentato davanti ai cronisti per parlare della sfida di domani sera contro l'Udinese, della situazione-infortunati e ineluttabilmente anche di mercato, nel giorno delle visite e della firma di Martin Caceres. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente ed in tempo reale le sue dichiarazioni:E' una domanda tattica la mia. Voi spesso partite dalla vostra area in palleggio, per costruire le azioni. Ogni tanto vi predente anche qualche rischio. E' una tua idea tattica interpretata male dai tuoi giocatori o è un'idea estemporanea dei tuoi giocatori e tu in panchina friggi?"No, è una mia idea ben interpretata dai giocatori, visto che siamo primi in classifica. Non la vedo mal interpretata".Ma rischiano..."Non è una questione di rischiare, è una questione di fare qualcosa che si prova in allenamento, da un'idea di gioco. Quando tiriamo la palla in avanti, facciamo i lanci, dite che lanciamo la palla, quando cerchiamo di giocarla.... Noi cerchiamo di iniziare dal portiere il nostro gioco, è un'idea che stiamo portando avanti, sappiamo che ci sono dei rischi da correre e li corriamo volentieri. Quindi, sappiate che se dovessimo correre dei rischi grossi è colpa dell'allenatore e non dei calciatori, perchè il calciatore è un esecutore di quello che proviamo, quindi è un'idea mia e niente... bisogna continuare a lavorare, bisogna farlo sempre meglio, sapendo che ci sono dei rischi, ma sapendo anche che ci sono grandi vantaggi, altrimenti saremmo stupidi a farlo".Ti preoccupa più la stanchezza di Coppa Italia o l'Udinese senza tanti giocatori in mezzo?"No, ho grande rispetto per questa partita perchè affrontiamo una squadra... è uno scontro diretto, quindi, la classifica parla chiaro, gli ultimi anni dell'Udinese parlano chiaro: incontriamo una squadra che negli ultimi anni è stabilmente nella parte alta. La classifica dice che è in lotta per traguardi importanti e prestigiosi come noi e quindi è uno scontro diretto. Dunque grande rispetto, grande attesa per questa partita, sapendo che le partite come quella di domani valgono sei punti, non tre punti, proprio perchè è uno scontro diretto".La pressione è crescente in te e nella squadra dopo il grande girone d'andata? Noti delle differenze? Lo hai detto anche tu: adesso la Juve non si può più nascondere a questo punto..."Non è questione di nascondersi o non nascondersi, partiamo dal presupposto che le pressioni nelle grandi squadre ci sono sempre. Noi avvertiamo la pressione si dal primo giorno di ritiro, ma è inevitabile, perchè la Juventus ha un grande nome, ha una grande storia, quindi è inequivocabile il fatto che per i media debba per forza giocare per qualcosa di importante; anche perchè so benissimo che la Juventus fa parlare, fa vendere e quindi la speranza è che faccia benissimo o che faccia malissimo, perchè comunque bisogna parlare. Una Juventus intermedia non va bene a nessuno. Noi sappiamo che c'è questo, sappiamo che c'è questa pressione fin dal primo giorno di ritiro, però non ci deve importare granchè, perchè bisogna continuare a lavorare come stiamo facendo, cercando di continuare a stupire, cercando di continuare a fare quello che di straordinario abbiamo fatto; ma non perchè l'ho detto io, perchè è un dato di fatto, perchè sono due cose diverse: una cosa è quando uno lo dice è una cosa è quando è un dato di fatto. Questo è un dato di fatto, non è che l'ho detto io che la Juventus ha fatto qualcosa di straordinario".Nella partita di poco tempo fa con l'Udinese avevi giocato a specchio. Volevo sapere se hai già deciso di giocare con la difesa a tre, oppure se considerate le assenze dell'Udinese potresti partire con un altro modulo. Poi ti chiedo quali degli infortunati o acciaccati pensi sicuramente di recuperare e quali invece non hanno possibilità...."Infatti, tu mi parli delle assenze dell'Udinese ed io devo fare i conti con la mia infermeria, che è bella nutrita e piena. Quindi io penso che ognuno abbia i propri problemi e ognuno debba guardare in casa propria. Noi comunque ci dobbiamo guardare perchè è un momento sicuramente non fortunato a livello di infortuni fisici. Faremo delle necessarie valutazioni, c'è ancora un allenamento, c'è domani mattina e valuteremo chi sta bene, senza guardare la faccia, la faccia arriverà per ultimo. Cerchiamo di far giocare chi è nelle migliori condizioni e può assicurare un elevato rendimento. Mai come in questa partita, l'ultima cosa che farò sarà guardare la faccia. Lo faccio sempre, in questa partita ancora di più".Il modulo?"Vediamo. Non cambia...è l'ultimo mio pensiero, anche perchè ci lavoriamo, ci abbiamo lavorato tanto, che siamo pronti a giocare in un modo o nell'altro, anche perchè non cambia di molto".Quella formata da Matri e Quagliarella è una coppia che può essere ben assortita per una partita come quella di domani? O c'è speranza anche di vedere Del Piero dall'inizio, dopo quello che ha fatto martedì?"Mah... tutte le coppie sono ben assortite e tutte le coppie si potrebbero vedere, quindi non c'è preclusione nei confronti di nessuno, c'è solo una scelta da fare, tenendo conto che è un ciclo sicuramente impegnativo per noi, che è iniziato sabato con l'Atalanta, è continuato martedì con la Roma, domani con l'Udinese, rigiocheremo martedì col Parma, rigiocheremo domenica e rigiocheremo ancora un'altra volta mercoledì o giovedì in Coppa Italia; e poi ancora un'altra volta domenica. Diciamo che stiamo facendo delle prove, sperando che l'anno prossimo possano essere sempre tutte le settimane così piene. Così togliamo anche l'alibi a qualcuno che dice che non abbiamo impegni. Quindi ci prepariamo in un momento sicuramente molto duro a livello di impegni, sapendo che è un momento importante e che ci sarà spazio per tutti, così come è stato. L'importante è che io abbia delle risposte come quelle che sto avendo". Le prime sette in classifica le incontrerete tutte a Torino, tranne il Milan. Questo secondo te è un vantaggio oggettivo o non conta nulla?"Il vantaggio ci sarà se a fine partita li avremmo vinti questi scontri diretti. Come detto, però, è un primo scontro diretto e queste sono partite che hanno valenza di sei punti, non valgono tre punti. Dovremmo essere bravi a capire questo e giocare con una ferocia agonistica perchè è una partita che ha valenza doppia".  Due cose riferite a Caceres: innanzitutto se gli hai già parlato e se è il giocatore che ti serviva dietro..."Caceres...sì ci ho parlato, ci siamo salutati, gli ho dato il benvenuto. E' un calciatore che, tra virgolette, è un polivalente, quindi un jolly difensivo; calcolando che noi al giorno d'oggi avevamo cinque difensori, quindi quattro giocavano titolari e uno andava in panchina, era opportuno fare un acquisto in difesa. Abbiamo individuato in Caceres un calciatore che comunque stava giocando nel Siviglia, conosce già l'ambiente, torna in un ambiente quindi che già conosce e penso che ci vorrà sicuramente meno tempo per inserirlo. Arriva con grande umiltà, sapendo che arriva in una squadra che ha la miglior difesa".Non ami parlare dei singoli, però forse in questo caso un'eccezione va fatta: volevo capire se avevi posto il veto alla cessione di Marrone e che margini di crescita ha questo ragazzo, che ha impressionato moltissimo, per la personalità, per come si è imposto subito, entrando in una squadra che funzionava a mille..."Su Marrone c'è un veto che risale ad inizio stagione, quindi... io questo calciatore l'ho avuto l'anno scorso, nella promozione al Siena, si è ritagliato uno spazio importante, mi colpì subito per la grande personalità con la quale si calò, in una squadra che doveva vincere il campionato. Nel momento in cui c'è stata la possibilità di continuare ad allenarlo, l'ho fatto molto volentieri, parlando con la società, credendo molto nel giocatore, io e la società; crediamo molto in questo calciatore, rappresenta il presente e rappresenterà il futuro della Juventus. L'importante è che rimanga - ma di questo non ho dubbi - con i piedi ben piantati per terra, che continui a lavorare come ha fatto, in silenzio, andando tantissime volte in tribune ma non smettendo mai di lavorare e guadagnandosi la stima dei compagni, la mia stima e quella della società. Quindi, complimenti a lui, anche se adesso viene, tra virgolette, il più duro, perchè come per noi, anche per lui, arriva il momento della conferma. Fin adesso è stata una sorpresa, ma adesso c'è il momento della conferma e si deve confermare a livelli alti". A proposito di centrocampo, lei si aspetta un rinforzo? Si aspetta qualcosa di preciso e in tempi magari rapidi?"Io sono qui e sto pensando a preparare la partita con l'Udinese. I nostri dirigenti, invece, stanno lavorando per cercare di portare a termine delle trattative. E quindi in questo momento per me la cosa fondamentale è la partita di domani contro l'Udinese, poi aspettiamo e vediamo cosa succede". Il Milan sarà il vostro prossimo avversario anche in Coppa Italia. A livello di prestigio e tradizione, si può paragonare questa sfida al Clasico Barcellona-Real?"No. Assolutamente no, perchè almeno per quanto riguarda noi siamo troppo distantidal Barcellona e dal Real Madrid, in questo momento. In più, Real Madrid e Barcellona, nel loro campionato, la fanno da padroni, praticamente fanno la corsa a due. Qui la corsa è a quattro-cinque e quindi lo trovo improponibile un paragone del genere".(Redazione TuttoJuve.com).