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La Juve debella la "pareggite": Catania sconfitto 3-1


© foto di www.imagephotoagency.itLa Juventus debella la "pareggite" che la ha afflitta in occasione degli ultimi due match di campionato, contro Siena in casa e Parma in trasferta, superando 3-1 il Catania allo "Juventus Stadium". Il risultato finale, abbastanza netto, non deve però trarre in inganno: gli uomini di Montella hanno dato filo da torcere ai bianconeri, soprattutto nel corso della prima frazione di gioco, interpretando il match in maniera aggressiva e priva di timori reverenziali nei confronti di una Juve che, nonostante i 3 gol realizzati, denota ancora difficoltà nel finalizzare al meglio l'enorme mole di gioco prodotta. Antonio Conte decide di apportare qualche piccolo cambiamento rispetto all'undici che ha affrontato il Parma mercoledi scorso, inserendo dal primo minuto Padoin, Giaccherini, De Ceglie, Borriello e Quagliarella, proponendo comunque il consueto 3-5-2, mentre Montella schiera il suo Catania con un aggressivo 4-3-3, nel quale Barrientos, Gomez e Bergessio hanno il compito di portare grattacapi alla difesa bianconera. Il match è subito scoppiettante: dopo una prima occasione capitata sulla testa di Marchisio al 1', il Catania, a sorpresa, passa in vantaggio al 4' con Barrientos, che piazza un gran tiro facendo secco Buffon. L'avvio sprint dei siciliani mette un po' in difficoltà la Juve, che riesce a rispondere ai rossazzurri solamente al 16' con Borriello, che, su cross di De Ceglie, va a colpire di testa, costringendo il portiere del Catania, Kosicky, a parare in due tempi. Al 22' arriva il gol del pareggio bianconero: Pirlo, direttamente su punizione, beffa un incolpevole Kosicky, riportando così la Juve in linea di galleggiamento. Gli uomini di Conte, incitati dal pubblico presente allo "Juventus Stadium", provano a trovare il gol del 2-1, e ci vanno vicinissimi alla mezz'ora con Quagliarella, che calcia da fuori, trovando una traversa clamorosa. Il Catania non sta a guardare e restituisce il "legno" ai bianconeri: al 32' Bergessio, dopo aver triangolato con Barrientos, va al tiro da posizione defilata, centrando la traversa. La partita, davvero bella fino a questo punto, non offre altri grandi spunti nel corso della prima frazione, che termina quindi sull'1-1. La ripresa si apre con la Juventus subito in avanti, che va vicina al gol sempre grazie a Pirlo, autore di una grande conclusione su calcio piazzato al 49', conclusione che finisce di poco alta. Montella decide di tornare a soluzioni tattiche meno sbilanciate, e inserisce Biagianti in luogo di Barrientos, poco felice di abbandonare il campo così presto. Nonostante il cambio, la pressione della Juve nei confronti dei siciliani è sempre più forte, e costringe l'ex tecnico della Roma a ricorrere alle qualità difensive di Spolli, che al 60' entra in campo al posto di un opaco Lodi. Un minuto dopo Conte decide di attuare la contromossa, inserendo Simone Pepe, reduce da un infortunio, al posto di Padoin, autore di una prestazione sufficiente. La Juve fatica a creare occasioni da gol, ma, a partire dal 65' ha il vantaggio di giocare con l'uomo in più, dal momento che Motta, ex dell'incontro, viene espulso dall'arbitro per doppia ammonizione. Nonostante lo svantaggio numerico, è il Catania ad andare nuovamente vicino al gol: al 66' Almiron va al tiro da fuori, trovando la grandissima risposta di Buffon, che riesce a salvarsi in qualche modo. Tra il 68' el il 71' Conte e Montella operano un cambio a testa: entrano Vucinic per De Ceglie e Seymour per Gomez, con la Juve che passa al 3-4-3, con il montenegrino, Quaglirella e Borriello a comporre il tridente. Il cambio di modulo porta subito la Juve sul 2-1: calcio di punizione battuto da Pirlo dalla destra e Chiellini sfrutta un errore di Kosicky, insaccando di testa. Il gol del vantaggio sembra liberare la Juve da un peso, e permette al suo tecnico di rinunciare a una punta, Borriello, per dare spazio a Lichtsteiner, e tornare alla difesa a 4. L'ennesimo cambio di modulo a partita in corso non impedisce ai bianconeri di portarsi sul 3-1 con Fabio Quagliarella, che all'81, servito da Pirlo, insacca senza problemi, mettendo in ghiaccio il match. Gli ultimi minuti della partita, infatti, non cambiano l'esito dell'incontro, che si conclude con il successo degli uomini di Antonio Conte, successo che, in fin dei conti, è da considerarsi meritato. La squadra bianconera continua ad evidenziare i pregi che l'hanno caratterizzata per tutto il campionato, ovvero una certa fluidità di manovra, unita a una grande compattezza di squadra, anche se la stanchezza di qualche giocatore importante, vedi Marchisio, è abbastanza evidente. La vittoria sul Catania, comunque, riporta la Juve in testa alla classifica, con una partita in meno, e arriva alla super sfida di giorno 25 con il Milan con la consapevolezza di poter fare risultato pieno anche a San Siro, a patto però che gli attaccanti a disposizione di Conte riescano a ritrovare la via della rete con facilità: sui 3 gol di stasera, 2 sono arrivati da palla inattiva, e non da attaccanti, e uno, quello di Quagliarella, su errore della difesa del Catania. Un dato sul quale riflettere dunque, perchè per vincere contro il Milan un gol in più degli avversari bisognerà pur farlo.