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Pavel Nedved: "Conte non è un allenatore ma un fuoriclasse. Arbitri? Dal 2006 sono condizionati..."


Parla il pallone d'oro del 2003.
© foto di Daniele Buffa/Image SportCon un'anticipazione della lunga intervista che andrà in onda sabato nel lungo prepartita di Sky l'emittente satellitare ha mandato in serata in onda un'importante stralcio dell'intervista prodotta da Federico Ferri a Pavel Nedved. L'ex campione juventino e ora membro del Cda della società bianconera ha spaziato tra vari temi affrontati in questi giorni:  "Rispetto al passato è cambiato tutto, dal presidente all'ultimo magazziniere. Abbiamo fatto grandissimi cambiamenti e stiamo lavorando per riportare la Juve dov'era prima, ovvero vincente. Su Conte ero sicuro che avrebbe fatto bene ma addirittura ha fatto meglio di quel che pensassi, non abbiamo preso un allenatore ma un fuoriclasse e lo si vede dal suo lavoro quotidiano. L'assenza di Ibra? Zlatan sposta gli equilibri di qualsiasi squadra, dispiace che manchi soprattutto per lo spettacolo e il pubblico che merita che ci siano gli attori migliori. Proteste arbitrali? La nostra non è una strategia di condizionamento o di mettere le mani avanti, non vogliamo nessun favore ma chiediamo parità di trattamento come le altre squadre. Io posso giudicare queste cose perchè le ho vissute anche dentro il campo e la sensazione è che gli arbitri dopo il 2006 siano condizionati da quei fatti, basti vedere ci han dato pochissimi rigori. La Juve è tornata antipatica? Lo spero, non mi interessa essere simpatico ma solo essere vincente".