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Juve, che frenata: con il Chievo finisce 1-1


Juve, che frenata: con il Chievo finisce 1-1
© foto di www.imagephotoagency.itL'ennesima opportunità persa: la Juventus rischia di dover dire addio al sogno scudetto a causa di una malattia che spesso affligge le squadre di calcio, e che è difficile da debellare, ovvero la pareggite. I bianconeri non perdono mai, d'accordo, ma pareggiano decisamente troppo per una squadra che vuole vincere il campionato: con quello di oggi sono ben 12 i pareggi ottenuti dagli uomini di Conte in campionato, un numero enorme se si pensa che siamo alla 26 esima giornata di campionato. La squadra gioca bene, diverte, costruisce tanto, ma non riesce mai a capitalizzare al meglio le occasioni costruite, per poi magari subire gol e trovarsi a rincorrere gli avversari, come oggi contro un Chievo ben messo in campo da Di Carlo e ben orchestrato da un Bradley autore di una prestazione superlativa, degna di un giocatore da grande club. In occasione della sfida con i veneti Antonio Conte rispolvera il 4-4-2, con De Ceglie esterno sinistro di difesa, con conseguente spostamento di Chiellini al fianco di Barzagli al centro, e la coppia Padoin-Giaccherini a presidiare le fasce laterali a centrocampo; in attacco spazio al tandem Matri-Vucinic, con Del Piero, dato come possibile titolare alla vigilia, ancora una volta in panchina. Nel Chievo, orfano del suo bomber principe, Sergio Pellissier, spazio in avanti a Paloschi, attaccante scuola Milan, supportato dal duo Thereau-Sammarco. La prima emozione del match porta la firma del Chievo: al 3' Sammarco gira di testa su cross di Thereau, ma Buffon para senza difficoltà. La risposta della Juventus è mortifera, dal momento che coincide con il gol dell'1-0, siglato da De Ceglie al 18': il terzino bianconero è bravissimo a riprendere la respinta del palo su un colpo di testa di Chiellini, e a ribadire in rete. Il match, che vede il Chievo ben disposto in campo e in grado di battagliare alla pari con la Juve, ha un nuovo sussulto al 41', quando Padoin, servito da Giaccherini, fa esplodere un gran tiro da fuori, messo in angolo con grande bravura da Sorrentino. Passa un minuto e i bianconeri sono costretti a rinunciare a Barzagli: il centrale si fa male e deve uscire, per lasciare il posto a Bonucci, e il riassesto del reparto difensivo juventino aiuta il Chievo a rendersi pericoloso sul finale di frazione, grazie ancora a Sammarco, che su assist di Paloschi va al tiro di prima intenzione, mettendo alto di pochissimo. E' questa l'ultima azione degna di nota del primo tempo, che si chiude sull'1-0 per gli uomini di Antonio Conte. La ripresa comincia all'insegna del dinamismo e degli alti ritmi, e, come nel primo tempo, porta il Chievo a tentare per primo la via del gol, grazie ad una grande giocata di Acerbi, che, su punizione, impegna Buffon con un gran tiro. Il match è giocato molto bene da entrambe le squadre, e la Juve risponde praticamente subito ai rivali: al 59' Padoin ha l'occasione perfetta per portare i suoi sul 2-0, ma Sorrentino compie un mezzo miracolo, salvando d'istinto sul tiro dell'ex centrocampista dell'Atalanta. Al 64' il tecnico del Chievo, Di Carlo, decide di mischiare un po' le carte, operando una doppia sostituzione: Moscardelli e Hetemaj entrano in campo al posto di Sammarco e Luciano, mettendo in chiaro, dunque, le intenzioni dell'allenatore clivense, volte a dare maggiore peso offensivo all'attacco della sua squadra. La Juve risponde ai cambi operati dal Chievo al 72', con l'inserimento di Caceres al posto di Marchisio, cambio che permette a Conte di ridisegnare la sua squadra, che passa al 3-5-2, e rischia seriamente di subire il gol dell'1-1 pochi secondi dopo: Dramè fa partire un bel cross dalla sinistra, cross che trova il gran colpo di testa di Moscardelli, sfortunatissimo nel mettere fuori di pochissimo. I veneti continuano a spingere, e, al 76', trovano il gol dell'1-1, grazie a Dramè, che, su assist all'indietro di Moscardelli, tira da fuori, trovando la nettissima deviazione di Bonucci, che mette nella propria porta. La Juve corre ai ripari con l'ingresso in campo di Del Piero, che entra al posto di Lichtsteiner, per dare vita a un attacco a tre punte, con il capitano che va ad affiancare Vucinic e Matri. Il Chievo, dal canto suo, mira a difendere il preziosissimo pareggio, e Di Carlo rinforza il proprio centrocampo, mettendo dentro all'83' Vacek, in luogo di Paloschi. I minuti finali del match sono da vietare ai malati di cuore, dal momento che entrambe le squadre fanno di tutto per vincere: al 91' Pirlo va a un passo dal 2-1, con un gran tiro da fuori, parato da Sorrentino, mentre il Chievo si rende pericoloso con una bella conclusione da lontano di Thereau, che però non sorprende Buffon, che si trovava fuori dai pali. Il match si conclude sull'1-1, risultato che non può che deludere in parte la tifoseria bianconera, che vede il Milan portarsi a +3 in classifica. La rincorsa bianconera verso lo scudetto potrebbe subire oggi una frenata decisiva, soprattutto alla luce di un calendario che vedrà gli uomini di Conte scendere in campo tre volte fuori casa contro Bologna, Genoa e Fiorentina: l'impressione è che saranno questi tre impegni a dire se la Juve è da scudetto o se, per quest'anno, i tifosi bianconeri dovranno accontentarsi di una qualificazione alla prossima edizione della Champions League, traguardo che, un anno fa di questi tempi, a Torino sembrava distante anni luce.