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Il calcio gestito come un loro affare privato…


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di M. GiacominiNel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai…con un cerino in mano. Mi perdonerà il sommo poeta se ho preso spunto dalla sua Divina Commedia ma quello che può accadere nel prossimo futuro a Giancarlo Abete è proprio questo. Ritrovarsi senza una “cadrega”, senza un porto sicuro dove potersi sedere, per lui che si era detto “non legato alle logiche della poltrona”, subito dopo il fallimento di Sud Africa 2010, questo non dovrebbe essere un problema, ma invece di problema si tratta visto che lor signori sono, e come se lo sono, legati anzi incollati alle poltrone. Dicevamo del cerino, Abete è pronto a ricandidarsi a presidente della Federcalcio, quando si dice la faccia tosta, però la sua riconferma non è proprio così scontata, anche perché Gianni Petrucci ne ha le tasche piene del calcio e dei problemi che la FIGC gli sta creando negli ultimi mesi, il caso De Laurentiis ne è l’emblema. Il cerino brucia e gli attacchi al presidente di via Allegri iniziano ad arrivare anche dalla parte della stampa notoriamente amica come quella di “La Repubblica” che per anni ne ha incensato le lodi con Fulvio Bianchi mentre ora non passa giorno che non lo si prenda per la giacchetta e lo si sbeffeggi come un presidente: silente, assente e inerte. Aligi Pontani docet. L’unica domanda da porsi ora è: chi si metterà tra Abete e la sua riconferma? C’è un solo nome all’interno della Federcalcio che sembra papabile ma dipende molto dall’appoggio delle quattro leghe che ora sembrano unite ma che sono pronte a dirsi addio già durante i primi caldi estivi. In questi anni di abetiana memoria abbiamo assistito e continuiamo ad assistere e forse continueremo a farlo, all’affidamento di poltrone importanti a uomini che col calcio non hanno nulla a che fare. Ultimo caso è quello che riguarda il Comitato dei garanti previsto dal regolamento dell’AIA che in questi giorni ha partorito un abominio con le modifiche del regolamento dell’Assoarbitri e il Codice etico degli arbitri che vi invito a leggere tanto è al limite della comicità. Fanno parte del Comitato: il dottor Domenico Mazzilli, ex dirigente generale della Polizia di Stato, nel biennio 2008/2009 presidente dell’Osservatorio del Ministero degli Interni (nominato dal presidente del CONI); componenti il prof. Giovanni Scanagatta, docente universitario, indicato dalla FIGC, e l’ex arbitro Danilo Bigi, su designazione del Comitato nazionale dell’AIA. Tralasciando i membri scelti da AIA e CONI ci soffermiamo con ammirazione verso quello indicato dalla Federcalcio il professor Scanagatta che è riconducibile al mondo dello sport come io a quello del Badminton. In effetti il professore ha un curriculum da economista di assoluto spessore ma cosa lo avvicina al mondo arbitrale? E al mondo della FIGC? La risposta è una sola, ed ha un nome ed un cognome: Giancarlo Abete. Proprio così perché Giovanni Scanagatta è il Segretario Generale dell’UCID, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, di cui il “non legato alle logiche della poltrona” è il Presidente Nazionale . Allora, qui la domanda nasce spontanea: non è che il professore è stata messo al Comitato dei Garanti per l’amicizia che lo lega ad Abete? E come mai al suo posto non è stato deciso di mettere qualcuno che aveva conoscenza del mondo arbitrale e delle sue problematiche? Tante domande nessuna risposta. Anche perché il calcio è gestito come un loro affare privato con assunzioni a chiamata diretta, di cui parleremo nelle prossime settimane, e persone che invece di andare in pensione, come la segretaria del Settore Giovanile e Scolastico la signora Barbara Benedetti, continuano, in un primo momento, a recarsi al posto di lavoro che era stato loro per decenni e poi dopo giusto per farli rientrare dalla finestra le è stato affidato il ruolo di Coordinatore Commissione Scuola SgS FIGC, così che nessuno può mettere in dubbio che non è stata elusa l’età pensionistica. Non hanno più un contratto, percepiscono regolarmente la pensione e allora vi siete chiesti con quali accordi continuano a collaborare questi “non” pensionati? Con contratti di diritto privato o gratuitamente come novelli volontari?http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2198