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MAROTTA: "Confermeremo l'80% della rosa. Faremo acquisti di qualità. Tevez? Siamo attenti.


Gigi può restare quanto vuole. Del Piero? Agnelli è stato chiaro. Arbitri? Paghiamo scorie di Calciopoli. Vorrei restare a vita"
© foto di Giuseppe Celeste/Image SportIl direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, ha analizzato il momento bianconero e illustrato le strategie di mercato in una chilometrica intervista rilasciata a Tuttosport. Ecco le dichiarazioni salienti, raccolte dai colleghi del quotidiano torinese Vittorio Oreggia e Guido Vaciago:"CONFIDIAMO IN UN PASSO FALSO DEL MILAN" - "In questo weekend c'è lo snodo campionato? Dalla sua il Milan ha la continuità, ma ha un impegno molto importante con Montella e noi, logicamente, confidiamo sempre su un passo falso per recuperare punti"."DE LAURENTIIS CINEMATOGRAFICO. IL CALCIO ITALIANO VA RIFORMATO, AGNELLI LAVORA PER MIGLIORARLO" - "Come giudico De Laurentiis? Rappresenta a pieno la napoletanità: grande temperamento e creatività. Lo definirei cinematografico, nel senso che ha portato idee e modi di fare del suo mondo nel nostro. E, visti i risultati, bisogna dargli ragione. Lui ragiona su logiche molto economiche e poco meritocratiche: per lui, vado a naso, il Chievo non ha ragione di esistere perché non porta ricchezza al sistema. E una concezione americana e non so se in Italia si può realizzare. Certo, il nostro calcio ha bisogno di riforme e Andrea Agnelli sta lavorando in questa direzione. Siamo per la riduzione a 18 squadre, per esempio"."CAVANI? NON MI DISPIACEREBBE..." - "Che giocatore ruberei al Napoli? Hanno tanti, ottimi giocatori... Se Cavani lì davanti mi dispiacerebbe? Certamente no... (sorride)"."CONTE NON LOGORA I GIOCATORI" - Come affrontare il doppio impegno campionato-Champions? Bisogna allenarsi mentalmente a convivere con questa realtà. E' una questione psicofisica e, secondo me, Conte sarà bravo a gestire la situazione. E poi, logicamente, bisognerà mettere a sua disposizione un organico adeguato per operare un turnover senza perdere competitività. Se c'è il rischio che Conte sprema troppo i giocatori? Assolutamente no. Conte li allena, non li logora. L'intensità delle sue sedute di lavoro prepara molto meglio i giocatori allo stress della gara, quello che spesso è alla base degli infortuni"."GLI ARBITRI? PAGHIAMO ANCORA LE SCORIE DI CALCIOPOLI" - "Diventa sempre più difficile dare un rigore alla Juventus? Non lo so, ma voglio chiarire: noi nelle scorse settimane non volevamo mettere le mani avanti per ottenere vantaggi nei match successivi. Volevamo puntualizzare una situazione anomala. Purtroppo c'è la sensazione che qualche volta manchi serenità da parte di chi arbitra la Juve: le scorie di Calciopoli sono ancora lì"."NON VEDO COMPLOTTI MEDIATICI" - "Media contro la Juve? Casi isolati, non vedo complotti mediatici. I tifosi ne vedono parecchi? Se è per questo anche quelli di Milan e Inter. Fa giustamente parte dellessere tifoso"."GIGI PUO' STARE ALLA JUVE QUANTO VUOLE" - "Buffon va in scadenza nel 2013? Gigi può stare alla Juve quanto vuole, incarna un forte sentimento di juventinità e non ci sono ostacoli. Lui sa che la società lo stima e basta uno sguardo. Al momento opportuno ci siederemo intorno a un tavolo per firmare. Se sarà un problema di soldi? Non credo proprio. Se ci aspettiamo da Buffon un video in cui annuncia la firma in bianco? Sa che non è necessario nemmeno parlarci..."."DEL PIERO? AGNELLI E' STATO CHIARO" - "Con Del Piero cosa succederà? Se ne è discusso fin troppo. E mi pare che quello che ha detto Agnelli sia chiaro ed esplicito..."."TEVEZ? SIAMO ATTENTI..." - "Se possiamo permetterci Tevez? Il sistema calcio Italia, alla luce della crisi generale, non è in grado di portare nel nostro campionato un giocatore che costa 30/40 milioni di cartellino e ha un ingaggio di 7/8. Nessun club può sostenere una spesa del genere. Con Tevez avremmo già vinto lo scudetto? Il Milan ha Ibra? Ma il Milan colse un'occasione particolare, con Ibra che era entrato in conflitto con il Barcellona. E lo ha ingaggiato attraverso la formula del prestito. Ecco, quella è stata un'operazione di grande abilità: se capitasse a noi un'occasione di questo genere non la lasceremmo sfuggire. Se Tevez potrebbe essere una situazione del genere? Può darsi... E una situazione complessa, noi siamo attenti. Prima di tutto bisogna capire qual è il parere di Conte, perché anche un campione deve inserirsi nella tipologia del suo gioco e possedere certe caratteristiche umane"."CI MIGLIOREREMO IN OGNI REPARTO" - "Volare bassi sul mercato? Assolutamente no. Volare bassi, no. Partiamo dal presupposto che possiamo e dobbiamo migliorarci ancora e lo faremo in ogni reparto con almeno un innesto. Se rimane la speranza di arrivare a un fenomeno? Tutto può tramutarsi in realtà. Noi oggi pensiamo in grande e l'obiettivo che ci porremo sarà importante. Ma un conto è pensare in grande, un altro è promettere. L'unica promessa che posso fare adesso è che ci miglioreremo di sicuro e lo faremo in ogni reparto"."LAVEZZI? PRESTO PER FARE NOMI" - "Se 31 milioni per Lavezzi sono esagerati? E la sua clausola, quindi è il suo prezzo. Anche perché a compratori russi o inglesi si possono chiedere quelle cifre. Se si adatterebbe al modulo di Conte? E prematuro focalizzare l'attenzione su un nome specifico. Noi abbiamo dei profili di giocatori che possono essere utilizzati nel modulo di Conte, ma è presto per parlarne"."CONFERMEREMO L'80% DELLA ROSA. FAREMO ACQUISTI DI QUALITA'" - Come funziona la macchina del mercato Juve? «L'anno scorso e quello prima, nei quali dovevamo ricostruire l'organico e quindi chiudere parecchi acquisti, procedevamo in modo molto analitico. Paratici aveva costruito dei campetti, che sono un mio vecchio metodo, in cui ci sono i giocatori sul mercato ruolo per ruolo. Per esempio: nella casella del terzino sinistro ci sono i sei/sette nomi, dal più forte in giù e così diventa più facile valutare come agire. Quest'anno sarà diverso perché confermeremo l80% della rosa e gli acquisti saranno più mirati. Dalla quantità si è passati alla qualità: ora è il momento della perfezione. Non abbiamo bisogno di elenchi. Quanto incide Conte nelle scelte? Tanto. Ma spieghiamoci una volta per tutte: non esiste Conte da una parte e la società dall'altra. Noi non facciamo nulla senza l'imprimatur dellallenatore, come d'altronde nessun grande club. A volte il tecnico segnala dei nomi perché li conosce, altre volte fornisce dei profili. Poi la società deve fare le valutazioni sul prezzo e non solo.... Noi abbiamo un gruppo sano, non ci sono teste matte, neppure una. Per cui bisogna sempre andare a conoscere bene la persona, per evitare brutte sorprese. Noi siamo orgogliosi del nostro modello di riferimento che consta in una società con le idee chiare sul mercato e di un tecnico vincente che riesce a valorizzare al massimo le risorse attraverso una metodologia e una precisa cultura del lavoro. Oggi abbiamo un gruppo che segue ciecamente quello che l'allenatore dice o vuole, che significa farsi un mazzo così e allenarsi in maniera costante. Se cè qualcuno che non si applica, rischia di non inserirsi. E poi: se sbagli il giocatore da 5 milioni puoi fartene una ragione, se sbagli Tevez che te ne costa 100 sei morto! Bisogna stare molto attenti. Se arriveranno giocatori dal nome magari non altisonante però funzionali al gioco di Conte? Il ragionamento più o meno è quello. E resta l'obiettivo di migliorarci in ogni reparto"."PERDERE CONTE? VALE IL DISCORSO DI BUFFON" -  La grande stella della Juventus è Antonio Conte? Beh, lui ha saputo conquistarsi i tifosi con grande carisma. Se c'è il rischio di perderlo? Piace al Tottenham? Non penso proprio. Vale il discorso di Buffon. Se lui chiede delle garanzie tecniche per la Champions? C'è un piano industriale che tiene conto del fatto che la Juventus deve resistere ad alto livello in tutte le competizioni. Io sono convinto che per vincere non sia indispensabile il solista, ma la coralità. E sotto questo aspetto noi siamo avviati molto bene perché Conte ha modellato un sistema di calcio che è più orientato alla coralità che al singolo"."DOBBIAMO ACQUISIRE L'ARROGANZA DEL MILAN" - "Quanto è ancora distante il Milan? Questanno abbiamo compiuto dei passi da gigante. Quello che i rossoneri hanno in più è un gruppo di giocatori di grande esperienza, che ha vinto molto. Hanno quella sicurezza, quel tipo di arroganza che deriva dal fatto di essere temuti dagli avversari. Il Milan oggi è più temutO di noi e noi dobbiamo arrivare a essere temuti come il Milan"."NULLA DA INVIDIARE AL NAPOLI" - "Il Napoli conta su un gruppo che lavora insieme da tre anni, ma il nostro non ha nulla da invidiare a parte questo"."ECCO PERCHE' NON FACCIAMO AFFARI IN SUDAMERICA..." - Perchè non chiudiamo grandi operazioni in Sudamerica? Domanda: chi è quel giocatore sudamericano che negli ultimi cinque anni è riuscito a imporsi in uno dei primi quattro club italiani? Sono pochissimi gli esempi... Noi in Sud America ci siamo e teniamo docchio molti talenti. Però non siamo nelle condizioni di fare una scommessa su un campioncino da 15 milioni. Quando avremmo completato tutta la rosa potremmo anche fare dei ragionamenti del genere"."UN VICE-PIRLO NON ESISTE" - "Se il vice-Pirlo è un dilemma che ci rode? Sì e siamo giunti a una conclusione condivisa da tutti: non esiste un vice Pirlo, perché Pirlo è Pirlo, unico nel suo genere. Quindi dovremmo cercare di rafforzare il centrocampo in generale, senza l'ossessione di trovare un altro Pirlo"."IMMOBILE DEVE FARSI LE OSSA" - "Immobile? Lo vedremo, ma non l'anno prossimo. Deve farsi le ossa in provincia, è meglio anche per lui"."VENDEREMO MELO" - "Se Felipe Melo si riuscirà a vendere? Certamente sì"."KRASIC NON CONGENIALE AL GIOCO DI CONTE" - "Cosa è successo a Krasic? Krasic è un ottimo giocatore, diciamo che non è congeniale al tipo di gioco di Conte. Questo può aver innescato un'involuzione psicologica, ma le qualità rimangono: deve solo rilanciarsi"."CHE FASCINO LA JUVE, VORREI RESTARE A VITA" - "Se dopo quasi due anni in bianconero, mi sento juventino? Sono un professionista ed è chiaro che tutte le mie energie sono sempre per il mio club. Certo la Juventus ha un fascino particolare e devo confessare di essere molto orgoglioso di essere qui e mi piacerebbe restarci a vita".