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CONTE: "Questa squadra è indomita, mi ricorda la mia Juve.


 Si parla poco della nostra imbattibilità perchè dà fastidio. L'acquisto di Vidal è stato molto importante"
© foto di Alberto Lingria/PhotoViewsNel tardo pomeriggio di oggi, Antonio Conte si è presentato allo Juventus Store di Area12 per partecipare alla prima videochat della stagione con i Member bianconeri. Ecco quanto riportato da juventus.com:"Sono arrivato alla Juventus nel ‘91 - ha esordito Conte - da una realtà piccola come Lecce  e sono riuscito a  rimanere per 13 anni in maglia bianconera, a diventare capitano della squadra, ad avere la fortuna e la bravura, concedetemelo, di segnare un ciclo vincente. La Juventus mi ha insegnato a vincere ed è questo l’unico modo per acquisire la mentalità giusta e riuscire a trasmetterla. E poi, quando uno inizia a vincere, non vorrebbe smettere mai...".E quest’anno, la sua Juve, ha la possibilità di ricominciare a farlo: «Siamo riusciti a far provare di nuovo orgoglio ai nostri tifosi e a non far gioire nessun avversario e questo è merito dei ragazzi che stanno portando avanti una stagione straordinaria e che fin dal primo giorno hanno dimostrato grande disponibilità. Dopo pochi mesi, battere Milan in casa 2-0 o l’Inter a San Siro e riuscire subito a dare risposte importanti sul campo è stato straordinario, così come il fatto che siamo imbattuti. Se ne parla poco, perché forse dà un po’ fastidio, ma per noi è motivo di grandissimo orgoglio».Tra tutti, anche vista la prestazione nell’ultima partita contro il Napoli, Vidal merita una menzione speciale: «L’acquisto di Arturo è stato molto importante - ribadisce il tecnico - E’ arrivato all’ultimo, dopo aver partecipato alla Coppa America, e un conto e vedere un calciatore all’opera in cassetta, un conto è vederlo da vicino... E’ stato anche il suo acquisto a spingermi a provare nuove soluzioni, perché o cambiavamo o uno tra Marchisio Pirlo e Vidal sarebbe stato di troppo. Abbiamo allora lavorato su una diversa situazione tattica  e ci siamo accorti subito della qualità e dell’intensità che Arturo riesce a darci».Per grinta e continuità, Vidal ricorda un po’ il Conte giocatore, ma del resto tutti i bianconeri giocano con la “fame” che ha sempre contraddistinto la carriera del tecnico: «La squadra deve anche rispecchiare il carattere dell’allenatore, ma da questo punto di vista non ho mai avuto difficoltà, perché ho trovato giocatori di grande temperamento. Ecco perché è stato facile, tra virgolette, far nascere questa squadra. Lo spirito era già innato e ho solo dovuto tirarlo fuori. Questa è una squadra indomita, che mi ricorda molto la Juventus di quando giocavo, e che ha voglia di stupire».Insomma, è grazie a “11 leoni” che la Juve sta vivendo una stagione tanto esaltante: «Non sono 11, sono 24 - puntualizza Conte - perché tutti sono importanti. E poi ci sono i tifosi che in questo stadio, standoci molto più vicini, rappresentano davvero il dodicesimo uomo in campo. Entrare in campo  e sentirli cantare l’inno è entusiasmante e vederli andare via soddisfatti dopo la partita, non solo per il risultato, ma anche per la prestazione della squadra, ci riempie di orgoglio. Quando per strada la gente ti ferma e ti ringrazia per quanto stai facendo è la cosa più bella».