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Oggi come ieri: i pennivendoli vogliono un’altra Farsopoli!


di A. StaffieriHa dell’incredibile quello che sta accadendo, inopportunamente e con l’unico obiettivo di destabilizzare l’ambiente, intorno alla Juventus nelle ultime settimane per quel che riguarda lo scandalo del ‘calcioscommesse’.No, a differenza di Napoli, Inter, Milan, Roma e Lazio, non ci sono partite della Juve sotto inchiesta o con dei ‘punti interrogativi’ (figuriamoci, i media anti-juventini -praticamente tutti- ci sarebbero andati a nozze con una notizia del genere); ma appena salta fuori da intercettazioni o interrogatori il nome di qualche tesserato Juventino, ecco partire la solita ‘campagna denigratoria a prescindere’, senza che ci sia traccia di prove a supporto di un possibile coinvolgimento.Tutto parte da Andrea Masiello che, da quanto riferisce la ‘gazzetta dello sport’, in un interrogatorio avrebbe fatto mettere a verbale le seguenti dichiarazioni: «De Tullio ci propose di alterare la sfida con un Over. Ne avevo parlato, negli spogliatoi, con Belmonte, Salvatore Masiello, Bonucci e Parisi. Si erano mostrati disponibili. Salvatore Masiello telefonò a Pepe per tentare di coinvolgerlo nella combine, ma ci fu un rifiuto. Dopo il 3-3 sono andato nel ristorante di De Tullio per avere 8 mila euro, frutto della scommesse. Duemila li ho dati a Iacovelli.»Peccato che Bonucci, davanti ai PM, abbia risposto così: «le accuse sono assolutamente false. Nessuno mi ha mai parlato di combine. Non so assolutamente nulla di queste cose. Nella settimana della gara con l’Udinese fino al giovedì ero in ritiro con la Nazionale.» Di Pepe, invece non sappiamo niente. Se ci fu il rifiuto dell’ala attualmente alla Juventus, perché Andrea Masiello (o la gazzetta) non ci fa sapere tramite quali altri giocatori sia stata combinata la partita? Possibile che non ci siano riscontri riguardo un’omissione di denuncia di Pepe? Cosa ci vuole, da parte della procura, a controllare se la chiamata tra Salatore Masiello e Pepe ci sia stata davvero? Se c’è stata davvero, perché Pepe non è iscritto nel registro degli indagati? Se ci sono tutti questi interrogativi, come mai i media nazionali hanno dedicato a questa vicenda decine di articoli, cercando di mettere in cattiva luce sia Pepe che Bonucci, dando in pasto all’opinione pubblica i loro nomi (ribadisco, senza che siano indagati) collegati a questa vicenda? Ma andiamo avanti…Poi è stato il turno di Cristian Stellini, attualmente nello staff tecnico di Antonio Conte. Diverse testate giornalistiche hanno pubblicato un’intercettazione che l’ha visto coinvolto (assieme a Marco Esposito, suo ex-compagno di squadra), travisando totalmente il senso delle parole dell’ex difensore del Bari. ‘Il Fatto Quotidiano’, ad esempio, sceglie un titolo roboante: “Stellini al telefono svela tutti i retroscena delle truffe”, e nell’articolo viene aggiunto “non è indagato ma, per la sua omertà, rischia una lunga squalifica”.Ma vediamo cosa ha detto davvero Stellini, a cominciare da quando parlava di Albertini, all’epoca Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori: «Ci illustrava qual è la situazione in giro e riguardo alle scommesse diceva: “Guardate che nei Paesi dell’Est scommettono 600 milioni di euro tutti i weekend sui campionati europei; state attenti, non scommettete perché abbiamo delle relazioni che dicono che molti giocatori scommettono. State attenti, ditelo ai vostri compagni…”. Ad Albertini io quel giorno gliel’ho detto: “Tu che cosa fai per tutelare questo tipo di situazioni? Tu vieni qua e dici non scommettete. I giocatori non è che vanno a scommettere, però vivono pressioni di gente che dice dovete fare pareggio perché altrimenti vi ammazziamo di botte”». Clamoroso! Stellini, dinnanzi ad Albertini, oggi dirigente in FIGC, denunciò possibili pressioni dall’esterno (perché dell’interno non ne sapeva niente, ma di questo ne parleremo poi), di fronte a decine di testimoni. Ma allora perché non fu ascoltato? E’ possibile tacciare un uomo di omertà quando nella stessa intercettazione per cui viene accusato, è esplicito che lui abbia denunciato una determinata situazione che avrebbe potuto verificarsi? Continuiamo prendendo in oggetto un altro stralcio, mentre, parlando sempre con Esposito, ricorda un episodio che lo riguardò direttamente: «L’anno prima, tu non c’eri a Bari, noi giochiamo a Genova, Bari-Genoa… Arriva uno e mi dice: “In tutta Italia mi dicono che voi fate così”. Io gli dico: “Guarda che non è vero niente, io non so niente, e quindi...”. “Però sai, visto che ormai la voce si è sparsa in giro, tutta Bari ha deciso di scommettere”… Che ca*zo me ne frega. E lui mi disse: “Dovete fare un favore, qua c’è gente che ha messo tanti soldi, faccia la cortesia”. Io gli dissi: “Guarda, l’unica cortesia che posso fare è che se puoi togliere i soldi che hai messo toglili, perché noi giocheremo una partita per vincere”. La partita finì 3 a 0. Noi giustamente abbiamo giocato per vincere, però vedi che qualcuno ci ha provato, e io dico che se oggi ci prova uno, domani ci prova un altro. Metti che trovi il giocatore in difficoltà che ci sta una volta, poi dopo sei nella merda.»Sarà, ma non sembrano assolutamente parole di un giocatore che sapesse di eventuali combine, anzi. Nonostante quel che “si diceva in giro”, il Bari vinse quella partita 3-0.Io dico che Stellini è solo una vittima di questo sistema, ma ai media fa comodo colpevolizzare quest’Uomo poiché ahilui (dispiace dirlo) è un tesserato Juventus, almeno così fanno apparire.Se pensavamo che con Stellini si fosse toccato il fondo, beh…ci sbagliavamo. Infatti è notizia delle ultime ore, almeno secondo i soliti organi di dis-informazione (e i riferimenti a gazzetta e mediaset non sono affatto casuali), un coinvolgimento di “Antonio Conte nel polverone del calcioscommesse”, o almeno così determinati e subdoli “articoli” (o presunti tali) vogliono far sembrare ai tre quarti d’Italia rigorosamente anti-juventina. TGCOM24 (gruppo mediaset), ad esempio, nel suo articolo commenta in questo modo l’intercettazione (che analizzeremo tra qualche riga) che chiamerebbe in causa l’attuale allenatore della Juve: “I magistrati stanno indagando per capire quindi se Conte è imputabile del reato di omessa denuncia o avesse un ruolo più diretto.”Sì, avete letto bene, per Conte può essere imputabile il reato di “omessa denuncia” e si sta indagando per capire se “avesse un ruolo più diretto”. Insomma, per l’allenatore della Juve, neanche lui indagato (al pari di Bonucci, Pepe e Stellini), secondo TGCOM24 non esiste la possibilità d’innocenza! E’ Juventino, è colpevole!Non è da meno la gazzetta dello sport (ancora?!) che racconta, tramite il suo inviato Francesco Ceniti (corre voce che sia amico di Galdi, nonché anti-juventino fino al midollo…dettagli), come è finito il nome di Antonio Conte in questa vicenda: “Un anonimo, ben informato, ha inviato al procuratore Antonio Laudati uno stralcio delle carte in mano agli inquirenti lombardi che riguarda Conte”.Logico, non trovate? Un anonimo (già qui comincia a crollare la credibilità delle accuse), sicuramente “ben informato” (per gettare fango addosso ad un tesserato Juve deve essere per forza “ben informato”; altrimenti come farebbero ad esserne così certi in gazzetta?!), ha ‘chiesto’ approfondimenti riguardo un eventuale interessamento di Conte nella vicenda…Ma qual è l’intercettazione-scandalo, non trascritta ma riassunta in un verbale, che inchioderebbe il Mister bianconero? E’ presto detto: “Bellavista chiede a Raimondo se può contattare Conte, l'allenatore del Siena, per sapere se sia ‘contattabile’ per la partita. Raimondo dice che proverà a chiamarlo e gli farà sapere”. La risposta arriva il giorno dopo. “Raimondo - è scritto nel verbale - informa Bellavista di non esser riuscito a contattare Conte e di avergli inviato un messaggio”. A quel punto l'ex giocatore del Bari “chiede di provare con Giorgio (Perinetti, all'epoca direttore generale del Siena)” ma Raimondo “dice di no e consiglia di provare con Fagiano (all'epoca direttore sportivo del Siena)”. “Bellavista - conclude la squadra mobile - gli dice di provare”.Sacrilegio! Bellavista e un certo Raimondo chiamano in causa Conte, ma l’allenatore non risponde. Entra in gioco un sms che, di fatto, si trasformerebbe nella pietra dello scandalo: perché Conte non ha denunciato quel che sapeva (e lui sapeva sicuramente, dato che gli è stato inviato l’sms)? E’ questa la domanda rimbombata nella mente dei Farsopolari DOC.Sono molto più logiche, penso, le domande che son venute (direi anche con un processo automatico) a me, così come a molte altre persone che non ci stanno a farsi prendere in giro da articolo da quattro soldi: ma si sa se questo fantomatico sms è stato inviato davvero? Se sì, cosa c’era scritto? Sicuri che ci fossero riferimenti a combine? Semplicemente, sicuri che in base a questa robetta Conte fosse a conoscenza di eventuali incontri truccati? Mi sembra chiaro di no.Allora perché certi media si sono accaniti con tanta foga per un qualcosa che è tutt’altro che dimostrato, pubblicando con luna leggerezza inaudita articoli con il solo apparente scopo di destabilizzare e diffamare individui che lavorano, guarda caso, per la società Juventus? Inutile dilungarmi ulteriormente, la risposta è già nel titolo.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2210