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Juve, che sorpresa dentro l'uovo: vittoria a Palermo e primato in classifica, rosanero battuti 2-0


© foto di www.imagephotoagency.itDiciamoci la verità: pochi tifosi della Juventus, e sportivi in generale, avrebbero pensato di vedere la squadra bianconera in cima alla classifica in seguito alla giornata di campionato odierna. Vedere il Milan perdere a san siro, con rete decisiva di un Amauri che, probabilmente, ha reso il servizio più grande al popolo bianconero vestendo un'altra maglia, non era certamente preventivabile, e può essere interpretato come vera e propria "sorpresa" da trovare dentro l'uovo di Pasqua. La sconfitta dei rossoneri, comunque, sarebbe passata agi archivi senza troppi patemi d'animo se la squadra di Conte non avesse "divorato" il Palermo, mostrando la consueta grinta, la solita voglia di vincere, condita, per altro, da una ormai ritrovata cattiveria sotto porta: troppo forte la Juve oggi per il Palermo di Mutti, un Palermo mai pericoloso, privo anche di uomini importanti, ma completamente in balia degli uomini di Conte, che, a partire da stasera, e fino a fine stagione, saranno artefici del loro destino in chiave scudetto. La Juventus affronta i siciliani schierandosi con il 3-5-2, modulo nel quale Caceres ed Estigarribia trovano posto come esterni, mentre Quagliarella e Vucinic vanno a formare la coppia d'attacco. Nel Palermo dei tanti assenti, invece, trova spazio il grande ex della partita, Fabrizio Miccoli, supportato in avanti dallo sloveno Ilicic. La Juve parte bene, dimostrando subito un piglio autoritario, e va a un passo dall'1-0 al 13': Estigarribia mette un gran pallone in corridoio per l'attaccante ex Napoli, che, solo davanti a Viviano, decide di calciare sul primo palo, mettendo clamorosamente a lato. Due minuti dopo ci prova Vucinic, che da fuori area fa partire un tiro troppo debole per impensierire il bravo portiere del Palermo, che blocca agevolmente. Col passare dei minuti la squadra di Conte è sempre più padrona della partita, e, al 21', arriva un'altra grossa occasione da gol, con Caceres, che su scavetto sublime di Vucinic, aggancia palla all'interno dell'area piccola, ma non riesce a scavalcare Viviano, mettendo fuori. I rosanero sono praticamente inesistenti, e la Juve riesce ad andare ancora al tiro con Pirlo, che costringe l'ex portiere del Bologna a mettere in corner su un gran tiro da fuori del centrocampista bianconero. E' questa l'ultima occasione degna di nota di un primo tempo francamente dominato in lungo e in largo dai torinesi, che però vanno a bere un thè caldo sullo 0-0, nonostante le molte occasioni da gol create. Nella ripresa, che comincia sul canovaccio del primo tempo, la Juve sembra fare più fatica a costruire azioni da rete, complice anche l'atteggiamento difensivo del Palermo, che si copre con ordine e abnegazione: al 54' Vidal va al tiro da fuori, trovando la comoda parata di Viviano, che però non può nulla al 56', quando Bonucci, su calcio d'angolo battuto da Pirlo, va in cielo e mette in rete per il vantaggio bianconero. Il gol della Juve costringe gli isolani a cambiare inevitabilmente qualcosa a livello tattico, e Mutti decide di gettare nella mischia Igor Budan, che al 62' prende il posto di Acquah, andando ad affiancare Miccoli in avanti, con Ilicic a suggerire alle loro spalle. Conte aspetta 4 minuti per rispondere al collega, facendo entrare in campo Matri al posto di un Vucinic sicuramente sufficiente. Il cambio è subito decisivo: al 68' Matri difende benissimo il pallone e lo cede a Quagliarella, che batte Viviano fissando il punteggio sul 2-0. L'ultimo quarto di partita è buono per i cambi, atti a far rifiatare qualche giocatore particolarmente stanco: al 73' Mutti mette dentro Bacinovic per Migliaccio, mantre, al 78', Conte da spazio a Del Piero, che entra in campo al posto di un ottimo Quagliarella. Entrano anche Pepe per Vidal e Vasquez per Ilicic, ma i cambi non producono molto, se non una bella conclusione da fuori in corsa di Bacinovic, che, però, si spegne alta sopra la traversa difesa da un inoperoso Buffon. All'88' anche Del Piero cerca gloria, con una bella azione in serpentina culminata con un tiro respinto da Viviano con i piedi: è questa l'ultima emozione del match, che si chiude con il risultato di 2-0 in favore degli uomini di Conte, e che, a 7 giornate dalla fine, segna una svolta importante nell'economia di questo campionato: non c'è più il Milan li davanti a dover essere superato, ma ci sono "soltanto" 7 partite da vincere, perchè con 7 vittorie sarà scudetto, e nessuna squadra con la maglia rossonerà potrà superare quella di bianconero vestita. Il prossimo match vedrà la Juve affrontare la Lazio, un ostacolo certamente non facile, ma, alla luce di quanto visto oggi, tutte le paura dovranno essere degli uomini di Reja, non certo di Del Piero e compagni.