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Alla ricerca degli scudetti perduti


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Di Francesco (LuisitoMonti)Da qualche giorno è più netta che mai la sensazione che la Juventus abbia lasciato qualche scudetto per strada.Succede che una mattina qualche buontempone si alza dal letto e ne pretende un paio rimasti in cantina da un secolo o giù di lì, gridando di aver fatto una solenne scoperta che rivoluzionerà la storia e che la federazione italiana del giuoco del calcio è sempre stata la stessa e sempre lo sarà, concedendo o togliendo arbitrariamente gli scudetti alle povere squadre schiacciate dal suo tirannico tallone.Gli scudetti in questione sono datati 1908 e 1909, che non sono la prima crisi all’interno del palazzo del pallone (nel 1904 la Juve aveva già rinunciato a giocare uno spareggio con il Milan perché, a suo dire, vessata dall’imposizione dell’allora Federazione Football), il che fa pensare al calcio di quell’epoca come tutt’altro che un mondo di autentici sportivi e disinteressati gentiluomini.Il professionismo nel calcio esisteva già, non solo in Inghilterra, a Genova e Milano sponda rossonera sapevano perfettamente di cosa si trattasse, ma il caso, la “vergogna” sarebbe esplosa solo anni più tardi con il passaggio di Rosetta dalla Pro Vercelli alla Juve.Ma nello specifico fu la presenza di giocatori stranieri nelle squadre più importanti il motivo del contendere.Successe che si giocarono due campionati, uno considerato “italiano” e uno “federale” e la federazione riconobbe come valido soltanto il primo (a differenza del 1922 in cui le squadre scissioniste non si limitarono a ritirarsi ma formarono una loro Lega e dettero vita ad un campionato autonomo vinto ancora dalla Pro Vercelli).Nel 1908 la Juventus tenne un atteggiamento ambiguo: dichiarò di volersi ritirare dal campionato italiano (avendo in squadra giocatori stranieri) poi invece vi prese parte fino all’eliminazione ad opera della Pro Vercelli e come annunciato disputò il campionato federale che si ridusse ad una sfida con l’Andrea Doria vinta al meglio delle tre partite.Un atteggiamento che evidentemente è nel dna dei dirigenti della Juve e che Fabio Capello molti anni dopo, ma prima di venire ad allenarla, criticando il comportamento di Boniperti e Trapattoni definì “da gesuiti” alludendo al principio biblico del “non sappia la destra quello che fa la sinistra”, il paradigma della dissimulazione.Quante analogie con la proprietà e la presidenza attuale ! In quegli anni non veniva assegnato uno scudetto da cucire sulla maglia ma un trofeo, una coppa da conservare per un anno e restituire sullo stile Coppa Rimet - Coppa del Mondo e la Juve si aggiudicò una Coppa Spensley (che il Milan imboscò) e una Coppa Buni (la quale spettava ai vincitori del campionato italiano, non più federale, 1909).Se è vero che nel frattempo il giornale Tuttosport e la Panini (più oggi il Guerin) hanno chiesto l’assegnazione di quei due trofei alla Juve è vero anche che lo Spezia è riuscito a farsi assegnare un riconoscimento per il campionato di guerra 1944 vinto dalla squadra dei Vigili del Fuoco di stanza nella città del golfo.Così com’è vero che uno storico del calcio di mia conoscenza di dichiarata appartenenza milanista (antijuventino, che ve lo dico a fare? dietro un rossonero si cela sempre un acerrimo nemico, due volte gesuiti) ha pubblicato un libro dal titolo: Palla Dapples, più che uno scudetto.Andate se vi interessa a vedervi di cosa si trattava, io nel frattempo mi diverto a ricontare gli scudetti nel caso la FIGC decidesse di assegnare coppe Buni, Spensley, Dapples e i campionati vinti sotto l’organizzazione della federazione ginnastica (perché no ? dal 1893 al 1898 la federazione del calcio non esisteva).Il Torino ne conterebbe 13 (a questo punto non vogliamo ridargli quello del 1927 ?), il Genoa 22, la Juventus 29 e il Milan 45.Pretendere due coppe del nonno oggi vorrebbe dire creare le premesse per l’ennesimo miracolo italiano, dopo quelli a cui abbiamo già assistito compreso il 2006.Se Allegri e Abete sono d’accordo noi forse fra un mese potremmo celebrare la terza stella ma gira e rigira sempre due ne mancano. Chissà perché ma tutte le volte che accosto le parole Juventus e Scudetto per anagrammarle mi viene fuori sempre sorprendentemente la stessa: Fregatura.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2224