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E' "Juveuforia": Roma schiantata 4-0, +3 sul Milan in classifica


© foto di www.imagephotoagency.itPoco più di una settimana fa, opinione pressochè unanime della critica sportiva era che il match casalingo di stasera contro la Roma di Luis Enrique sarebbe stato l'ultimo ostacolo verso lo scudetto per la Juventus capoclassifica: ebbene, la squadra vista stasera allo "Juventus Stadium" ha dato l'ennesima dimostrazione di forza al cospetto di un avversario apparso veramente molle al cospetto dell'undici di Conte, che ha letteralmente dominato la partita, imponendosi per 4-0 e mettendo una serissima ipoteca sul titolo di campione d'Italia, complice anche il pareggio del Milan in casa contro il Bologna. Troppo forte questa Juve per gli uomini di Luis Enrique, che, a prescindere dall'inferiorità numerica accusata a partire dal 26', non sono mai riusciti ad opporsi in maniera valida ai "cannibali" juventini, in grado di mangiare e macinare gioco e avversari, senza temere, alla luce della straripante forma fisica messa in mostra in questoperiodo, alcun avversario di sorta. Antonio Conte schiera la sua squadra con il 3-5-2, mettendo in campo quella che può essere definita la formazione tipo in relazione al modulo utilizzato, dal momento che Quagliarella,  dato in non buone condizioni fisiche alla viglilia, è regolarmente in campo al fianco di Vucinic, grande ex della partita, in attacco. La Roma si schiera con il 4-3-1-2, con De Rossi retrocesso sulla linea dei difensori, e Pjanic a fare il trequartista alle spalle del tandem Osvaldo-Borini. I primi 10 minuti della Juve sono devastanti: al 4' è già 1-0 grazie ad Arturo Vidal, che mette in rete di sinistro su assist di De Ceglie, e, all'8', lo stesso centrocampista cileno concede il bis, con un gran tiro in diagonale, propiziato da un assist di Vucinic. La Roma è frastornata, fatica a capire cosa realmente sia successo, e non riesce ad abbozzare una minima reazione, subendo addirittura la mazzata al 26': Stekelenburg esce su Marchisio lanciato a rete, e commette fallo da rigore; espulsione per il portiere olandese, con Curci che entra al posto di Borini e para il tiro dal dischetto di Pirlo, che, però, sfrutta la ribattuta del portiere e fissa il punteggio sul 3-0. Le emozioni riguardanti il primo tempo si concludono al 39', quando Quagliarella cerca e trova un bel tiro al volo dal limite dell'area, che, però, non sorprende Curci. Le due squadre entrano negli spogliatoi sul 3-0, risultato che da pieno merito al primo tempo "mostruoso" degli uomini di Conte. La ripresa inizia sul canovaccio del primo tempo, con la Juve che trova il 4-0 al 52': Marchisio, smarcato da un tocco sontuoso di Vucinic, piazza la palla all'angolino dal limite dell'area, non dando nessuna via di scampo a Curci. Conte e Luis Enrique decidono a questo punto di attingere ai giocatori in panchina per far risparmiare energie preziose ai titolari, visto l'esito ormai scritto del match: entrano Bojan e Borriello per Osvaldo e Vucinic al 57' e Del Piero e Lamela per Quagliarella e Pjanic al 61', con la Juve che completa le 3 sostituzioni al 67', con Giaccherini che permette a Vidal di uscire tra gli applausi scroscianti dei propri tifosi. Il match, che negli ultimi 20 minuti assume i toni di una partitella del giovedi, offre ancora un'occasione da gol a Marchisio, che al 71' calcia in scivolata, esaltando le qualità di Curci, per poi trascinarsi, persino stancamente, al fischio finale, che arriva al 92', a causa di un recupero concesso maniera fin troppo fiscale da parte dell'arbitro. Con la vittoria di stasera la Juventus sale a 71 punti in classifica, 3 in più del Milan a 5 partite dalla fine: il vantaggio non è certamente tale da far gridare alla conquista dello scudetto, o da far partire i caroselli e i bagni nelle fontane delle varie piazze d'Italia, però c'è da sottolineare un'aspetto importante della stagione bianconera, dato da un ritorno a grandi livelli che nessuno, a prescindere dall'esito delle ultime 5 partite di campionato, e della finale di Coppa Italia, può contestare: società, staff tecnico e calciatori hanno sicuramente dato vita a un gruppo coeso, quadrato, disposto al sacrificio, ambizioso e di grande qualità complessiva. Se sarà anche vincente, lo sapremo tra circa un mese.