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Juve, quaterna al "Piola": Novara k.o, vantaggio invariato sul Milan con una partita in meno


© foto di www.imagephotoagency.itConte era satato chiaro nella conferenza stampa precedente il match di oggi pomeriggio contro il Novara: vietato distrarsi a 4 partite dalla fine della stagione, perchè non si è vinto ancora nulla, ancor più vietato sottovalutare un avversario vicino alla retrocessione come l'undici di Tesser, che, solo qualche giorno fa, è stato in grado di battere al "Piola" la Lazio, attuale terza forza del torneo. La Juventus rispetta in pieno la consegna datale dal proprio tecnico, rifilando una quaterna d'antologia ai malcapitati avversari, che, poco o nulla hanno potuto fare per arginare la marea bianconera, decisamente straripante per quanto riguarda gioco e occasioni da gol create: una vittoria preziosa qualla dei bianconeri, che sbloccano subito il risultato e fanno la partita per tutti i 90 minuti, chiudendola, comunque, nel primo tempo, senza particolari affanni. In occasione del match del "Piola", Antonio Conte decide di confermare il 3-5-2, attuando qualche modifica negli 11 in campo: a centrocampo spazio per Giaccherini al posto di De Ceglie, mentre in attacco Borriello, dopo il gol decisivo rifilato al Cesena mercoledi, parte titolare, affiancato dall'inamovibile Vucinic. Nel Novara, voglioso di fare bella figura contro la prima della classe, Caracciolo è l'unica punta, con Rigoni a supporto. La Juve, come di consueto, inizia la partita in "quarta": al 2' Borriello calcia bene di sinistro in diagonale, trovando la grande risposta del portiere dei padroni di casa, Fontana, che mette in angolo, anche se l'arbitro non ravvisa il corner. La partita, comunque, si mette subito bene per i bianconeri, che, al 16' passano in vantaggio con Vucinic, abilissimo a disegnare una traiettoria perfetta con un tocco di classe su palla messa in area da Pirlo su calcio piazzato. Il gol del montenegrino placa i bollenti spiriti del Novara, che rischia più volte di capitolare per la seconda volta in virtù dei tentativi di Marchisio e Lichtsteiner, per poi cedere definitivamente al 40', minuto che sancisce il raddoppio degli uomini di Conte ad opera del redivivo Borriello, che, su cross di Giaccherini, insacca in tuffo di testa il suo secondo gol in campionato. Il primo tempo, dominato dai bianconeri, termina quindi sul 2-0, un risultato pienamente meritato. Nella ripresa, iniziata con il cambio Dellafiore-Silva, la Juve trova subito il gol del 3-0: Vidal approfitta della respinta di Fontana su conclusione di Vucinic per insaccare a porta vuota, e mettere praticamente fine al match con 40 minuti d'anticipo. Il Novara, naturalmente, prova a mettere a segno il gol della bandiera, e, dopo aver fatto entrare Morimoto al posto di Caracciolo, va al tiro al 56' con Mazzarani che, su punizione, scalda i guantoni di Buffon. Alla luce del risultato ormai acquisito, Conte decide di operare qualche sostituzione, per fare riposare i suoi in vista del match di mercoledi contro il Lecce: al 57' Padoin entra in campo al posto di Vidal, mentre al 60' è Marchisio a lasciare il rettangolo di gioco, sostituito da De Ceglie. Al 63', quasi come intermezzo tra una sostituzione e l'altra, arriva il gol del 4-0, messo a segno da Vucinic, bravo a riprendere una respinta di Fontana su tiro di Giaccherini, mentre, due minuti dopo, riprende la girandola dei cambi, che vede lo stesso montenegrino lasciare il campo per dare spazio ad Eljero Elia, oggetto misterioso della squadra bianconera, voglioso di mettersi in mostra. Proprio l'olandese è l'uomo che nel finale prova a rendersi pericoloso, cercando il suo primo gol nel nostro campionato: l'ex giocatore dell'Amburgo ci prova prima al 73', poi al 75', denotando, però, mancanza di freddezza sotto porta. Gli ultimi minuti del match sono di pura accademia, anche se al 91' Pirlo colpisce un palo clamoroso su punizione a portiere praticamente battuto. Il match termina quindi 4-0, e, francamente, poco c'è da dire sulla partita in sè, visto che il risultato finale rispecchia fedelmente l'andamento del gioco in campo. Possiamo dire, però, che rimangono i 3 punti di vantaggio sul Milan in classifica, con una partita in meno da giocare, e, occorre ricordarlo, con il vantaggio nei confronti diretti in caso di arrivo a pari punti con i rossoneri. Con gli ultimi 3 avversari in campionato che si chiamano Lecce, da affrontare mercoledi in casa, Cagliari, già salvo, sul neutro di Trieste, e Atalanta, salvissima, allo "Juventus Stadium", quella parola che tutti gli juventini pensano, ma che nessuno vuole pronunciare, pare essere davvero destinata a diventare molto più di una parola, probabilmente una "stella" da aggiungere alla maglia l'anno prossimo.