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IL PAGELLONE DEI CAMPIONI: GRAZIE RAGAZZI!


© foto di Daniele Buffa/Image SportTanti volti, un solo obiettivo, raggiunto: la Juve di Conte non sarà un outsider come il Verona dell'85, ma come quella squadra è riuscita a fare dell'organico il vero punto di forza. A partire da una difesa affidabile come nemmeno ai tempi di Lippi e Capello.Buffon voto 8Dopo una carriera da intoccabile, per la prima volta partiva con qualche perplessità sulle spalle. Il suo marchiano errore è costato due punti, ma ne aveva garantiti almeno un'altra decina. Calcolo per difetto. Errore risultato irrilevante, non sarà ricordato come un nuovo Sarti.Barzagli voto 9Stakanov fino febbraio, sempre in campo per tutti e novanta minuti, alla fine salterà solo tre partite e non rimedierà nemmeno un'insufficienza. Evidentemente Marotta, e pochi altri, si era ben informato in Germania prima di rilanciarlo in Italia.Bonucci voto 7,5Capocannoniere della difesa con 3 reti all'attivo, anche se gliene accreditano solo due. Ma non è questo il dato più sensibile. Conte aveva tra le mani un giovane difensore sull'orlo della bruciatura: pericolo scampato.Chiellini voto 8,5Sbaglia poche partite, segna reti importanti e ricopre tutti i ruoli difensivi. Incarna e rappresenta il naturale prolungamento sul campo del suo nuovo allenatore. In due parole, stile Juve.Lichtsteiner voto 8Scelta costosa ma azzeccata. Risolto un annoso problema con dieci milioni di euro: lui garantisce continuità ed equilibrio per nove mesi, d'altra parte il buon giorno si era visto dal mattino, l'alba del nuovo stadio.Marchisio 9Come i gol segnati nell'arco della stagione della definitiva consacrazione. Gol pesanti, che inchiodano Inter e Milan alle proprie responsabilità. Un febbraio da dimenticare il pegno da pagare.Pirlo voto 10Lui no, non ha avuto battute d'arresto, praticamente mai. Se nella Juve vanno a segno un po' tutti il merito è suo, se la Juve tiene tanto palla e subisce poco gli avversari, il merito è suo. Se Pirlo gioca nella Juve il merito è della società.Vidal 9,5L'acquisto con la A maiuscola. Dimostra da subito di saper far tutto e bene. Nel tempo dimostra anche di essere imprescindibile. Muscoli, classe e cuore: può essere l'uomo simbolo del nuovo ciclo.De Ceglie voto 7,5La sua miglior stagione coincide con la migliore da quando è in prima squadra. E' l'uomo giusto qualora Conte dovesse insistere sul 3-5-2. Le sue qualità di contropiedista non sono una novità, in copertura è migliorato.Vucinic voto 8,5Un paio di voti in più per quanto fatto da marzo in poi. Oltre a far quadrare il bilancio realizzativo di chi formalmente è un attaccante, mette il proprio talento a completa disposizione del progetto. A costo di sgroppare in fascia.Matri voto 7,5Dieci gol, l'unico in doppia cifra, ma anche l'unico, nella squadra tipo, a essere a tratti messo in discussione. Questa Juve non è squadra per cannonieri, lui, ammesso che lo sia, ha avuto il merito di sapersi integrare. E di segnare in Milan-Juventus.Storari voto 7Il miglior vice della Serie A, viene chiamato in causa due volte e non fa rimpiangere il titolareCaceres voto 7,5Torna a Torino maturato e sensibilmente migliorato in marcatura. Lo spettacolo lo dà in Coppa Italia, ma non va dimenticata la grande prestazione contro l'Inter.Pepe voto 7,5Da nove l'andata, da sei il ritorno: semplice il calcolo della media, un bonus lo meriterebbe per i sei gol segnati.Giaccherini voto 6,5Un pallino di conte, paga l'abbandono del 4-2-4, ma non stecca mai quando viene chiamato in causa.Estigarribia voto 6,5Sufficienza ampia per la velocità e quel gol che ha consentito alla Juve di inseguire il traguardo imbattibilitàPadoin voto 6Arriva a gennaio, gioca poco e segna a Firenze. Tra i tanti.Quagliarella voto 6,5Giudizio sospeso perché inficiato da un inizio di stagione vissuto in panchina e da qualche infortunio: i numeri, 4 gol in 22 presenze, non lo premiano, la capacità d'integrazione nel gioco sì.Borriello 6Da flop si rivaluta con la rete segnata nel finale a Cesena. Con il senno di poi il vero gol scudetto.Del Piero 10 alla carrieraaccetta la panchina come mai prima d'ora, segna all'Inter, al Milan in Coppa Italia ed è decisivo contro la Lazio. Tutto il resto è storia.Conte 110 e lodeDopo due lauree brevi a Bari e Siena, ecco la specialistica acquisita a pieni voti. Specialista in miracoli.