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La Gazzetta non si smentisce mai…


di P. CicconofriNon arrendersi mai, nemmeno davanti alla semplice realtà è l’atto di forza che ci ha reso vittime di un’ingiustizia ancora più delle sentenze vuote di contenuto emesse dalla giustizia sportiva nel 2006. Un atto di forza che ancora oggi prosegue in modo ancora più subdolo dalle pagine della Gazzetta dello Sport.Andrea Monti, all’indomani del trionfo della terza stella bianconera aveva firmato un editoriale soft, in cui, tra un complimento e l’altro aveva infilato qualche frase sibillina quasi a spazzare le polemiche sul recente passato farsopolesco: “Non so se il ritorno dello scudetto allo Juventus Stadium contribuirà a bonificare il fondo limaccioso delle polemiche, dei ricordi e dei rimpianti. Ma certo anche i più accesi tifosi bianconeri non potranno dimenticare la notte in cui l’odiata Benamata ha procurato loro il brivido della vittoria finale tanto attesa” , con un pensiero diretto ad Andrea Agnelli: “Qualche volta, quando ci è parso che sfiorasse la riabilitazione del passato moggiano, lo abbiamo criticato. Eppure questo, alla fine dei giochi, è lo scudetto del «pugno sul tavolo»”.Ma l’atto di forza è quello firmato da Umberto Zapelloni sulla Gazzetta dello Sport del 11 maggio 2012. Scrive il giornalista: “Questa Juve può cancellare in un colpo solo tutto quell’alone di antipatia che la squadra bianconera si era attirata addosso in passato, quando l’arroganza dei suoi dirigenti aveva infranto ogni regola”, “Una Juventus fatta apposta per svoltare con il passato”. Immancabile un pensiero ai tifosi: “Che necessità c’è di dare voce ai tifosi più intolleranti e intransigenti che non vogliono accettare i verdetti della giustizia sportiva?”. Colpa della Federazione e delle Lega che “aspettano l’evoluzione della festa di domenica, prima di uscire allo scoperto” arrivando ad augurarsi: “che poi non capiti come il giorno dell’inaugurazione dello stadio quando, di fronte all’esposizione dei 29 scudetti nello spogliatoio, si scelse la linea indispettita, ma morbida, consentendo così gli show di questi giorni”. Monito finale per Andrea Agnelli: “Se ci sono delle regole vanno rispettate. Soprattutto da chi aspira a entrare in Consiglio Federale”. (Link all’articolo completo)Non si tratta più di subdolo tentativo di condizionamento, c'è l'arroganza di pretendere la chiusura con il passato stravolgendo nuovamente la verità storica.I tifosi Juventini, quelli che fin dall’inizio sono stati bollati come squadristi, tifosi di serie C e rancorosi, oggi intolleranti ed intransigenti, cosa hanno fatto di così violento da meritare ancora oggi questi commenti al veleno? Hanno soltanto chiesto giustizia in un mondo di interessi e ipocrisie; hanno scelto la via della controinformazione per opporsi alla stampa di regime, complice di una campagna diffamatoria, di parte e priva di scrupoli, che ha selezionato le informazioni per assecondare un sentimento popolare colpevolista; tifosi che hanno scelto, pagando di tasca propria, la via della legge per difendere la propria passione quando qualcuno la stava svendendo.E come si può affermare ancora oggi che l’atto di forza è quello di esporre il frutto di conquiste sportive, mentre si riconosce come atto di onestà un titolo conquistato grazie alla mano amica di Guido Rossi, reso ancor più vergognoso dalla complice prescrizione sportiva firmata da Palazzi?Veramente dobbiamo arrenderci alla logica che la “passione” deve sottostare agli interessi ed al tifo del primo 'giornalista' che vorrebbe imporci delle scelte ed indirizzarci a tenere un comportamento da ipocriti?Veramente 6 anni non sono stati sufficienti per far comprendere a chi “nasce interista” che quella parte del tifo juventino che non si è arresa nel 2006 non lo farà certamente oggi, pur con una nuova e meritata vittoria?Contestualmente, a rendere meno credibili queste discutibili prese di posizione, c’è il marketing, l’affare, la ruffianeria per riconquistare il tifoso juventino e qualche copia perduta. Ed ecco che appare in bella mostra la nuova iniziativa editoriale della Gazzetta: “Lo scudetto degli invincibili” con la promessa dell’uscita di due nuove libri dedicati rispettivamente ad Antonio Conte e Alessandro Del Piero. (Link all’iniziativa)Notate come in tutto questo pullulare di eventi, di parole “dolci e severe”, nessuno sente il dovere di raccontarci la verità, la sola che potrebbe aprire le porte alla giustizia, permettendo ai media di riacquistare quella credibilità perduta, contribuendo a far crescere una reale cultura sportiva, l'unica capace di dare una svolta al nostro movimento calcistico.Nessun tranne noi. Non molliamo ora!http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2259