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'L’onestà' da preservare ad ogni costo…


Tavoroli-Inter: articolo 39 o caso chiuso? Moratti ha mentito? Tavaroli, chiamato a testimoniare nel processo Telecom, dichiarando: «L’Operazione Ladroni mi venne commissionata dall’Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti», getta quantomeno dubbi sulla versione che Moratti aveva fornito a Borelli ripresa da Tuttosport: «Non ricordo se avvenne o meno un incontro a tre, vale a dire con Tavaroli, il Facchetti e il sottoscritto, non ho mai dato alcun mandato al Tavaroli per redigere un dossier sull’arbitro De Santis né ho mai visto un documento in merito. Ho appreso solo dalla recente lettura dei giornali dell’esistenza del cosiddetto Dossier Ladroni. In termini più espliciti confermo di aver contattato il Tavaroli per consultarmi su quanto stava avvenendo col Nucini, ma escludo di avergli dato alcun mandato per svolgere indagini sul De Santis (?) l’incontro col Tavaroli (avvenne, allora? Ndr) non aveva avuto alcun concreto seguito».Non che fosse una novità; Tavaroli aveva già fornito questa sua versione nel corso degli anni; la novità è averlo fatto con la ritualità del giuramento prestato in un’aula di tribunale in qualità di testimone. Se in Italia esistessero dei media credibili (e non semplici sponsor di parte), la notizia, di una gravità assoluta, avrebbe avuto ben altro risalto. In realtà, questo ulteriore protezionismo nei confronti dell’Inter da parte di alcune testate, mostra come “essere di parte” è diventata la norma, dettata quantomeno dalla necessità di tenere fuori l’onesto club milanese dai dovuti chiarimenti. Ricordiamo che alla (in)giustizia sportiva basta il sospetto, curioso che non si muova nemmeno davanti a fatti accertati. E’ la dimostrazione di una chiara la volontà di non voler intervenire?Nessuna indignazione verso chi potrebbe non aver detto la verità; nessuna indignazione verso chi non è stato mai giudicato; nessun riferimento alla notizia in modo deflagrante. Chi ha affrontato il tema, come la Gazzetta dello Sport, l’ha fatto solo per ribadire che a livello sportivo il fatto è prescritto . Nessun approfondimento, nessuna domanda retorica, nessuna richiesta di chiarezza. Solo la noia di dover comunque occupare spazio con la notizia che “giocoforza” è reale (a pag. 19 per la Gazzetta Dello Sport del 07.06.2012). Oggi - come era prevedibile - hanno già dimenticato tutto.Di diverso avviso è Tuttosport che, nel cartaceo del 07.06.2012, scrive: ”Quanto basta perché la Procura federale chieda (sono emersi fatti nuovi) la revisione ex articolo 39 di quell’ archiviazione e creare i presupposti per rivedere il criterio di illibatezza previsto dal parere federale del 2006, anche se a posteriori. Una contraddizione che poteva emergere molti anni fa, questa: sarebbe bastato chiedere a Moratti di commentare nel marzo 2007, prima dell’archiviazione per prescrizione e improcedibilità nei confronti del già defunto Facchetti, gli interrogatori di Tavaroli che la stessa versione fornita ieri sotto giuramento la sciorina da sei anni. Ma la Figc non lo fece. Bastò la versione Moratti. E archiviò la pratica col procuratore Palazzi a fine giugno del 2007. Certo, viene in mente che di recente - il 30 marzo 2011 - Palazzi si scomoda e va a Milano a sentire Moratti sulle telefonate scoperte da Moggi e dalla sua difesa, sulla vicenda Calciopoli 2: la questione Nucini era stata sviscerata in aula a Napoli, aveva già riempito i giornali dal 2006 (mai attenzionata e creduta sui rapporti segreti con Facchetti). Ha, Palazzi, fatto la domanda a Moratti sul Dossier Ladroni? E ora, di fronte a tutto questo cosa farà la Figc, in attesa del duello al Tar con la Juventus proprio sulla dis-par condicio investigativa e sullo scudetto assegnato a Moratti.” Link all’articoloLa circostanza ci da l’occasione per ribadire che solo grazie a chi non ha fatto il proprio lavoro fino in fondo (volutamente?) come la Federazione e la giustizia sportiva che rappresenta, ancora oggi, in barba all’etica e allo sport, l’Inter annovera nel proprio albo uno scudetto conquistato dalla Juventus sul campo. Scudetto che grazie alla professata incompetenza di Abete e alla prescrizione di Palazzi, la società nerazzurra continua a vantare come simbolo di illibatezza. Grande sforzo quello della Federazione mantenere uno status – quello dell’onestà - smentito dai fatti in modo incontrovertibile!Domandiamoci: senza queste accortezze mediatiche, senza il protezionismo della Federazione, senza intercettazioni selezionate, senza prescrizione, senza mai essere stata processata (?), senza atti il cui contenuto è rimasto segreto (mod.45), si potrebbe realmente parlare di onestà interista? Ma non è ridicolo ancora oggi premiare una squadra con un titolo che non gli appartiene solo per il fanatismo di un mondo che non può essere giudicato come tutti gli altri?Pretesa che trova soddisfazione in una Federazione che ha pensato di premiare un comportamento allo stato dei fatti scorretto, attestato dallo stesso Palazzi con la relazione di luglio 2011, con uno scudetto e l’impunità dagli illeciti.E’ da vergogna il sistema che, incurante delle apparenze, continua a fare quadrato intorno alla squadra milanese. E’un atto dovuto togliere la scudetto di cartone all’inter. E’ un atto dovuto fare chiarezza.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2311