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La "retromarcia" di Carobbio


Twitter: @DavideTerruzzi© foto di Federico De Luca
Le parole hanno un peso e un significato ben preciso. Lo dovrebbe sapere anche chi accusa delle persone come ha fatto Carobbio. In queste settimane si è ascoltato e sentito di tutto, chi ha ragionato esclusivamente per questioni di tifo senza aprire gli occhi e chi invece cerca sempre di ragionare. L'intervista rilasciata oggi da Carobbio apre a inquietanti interrogativi che vorremmo porre direttamente al diretto interessato, ma dal momento in cui ciò ci è impossibile, ci limitiamo a porre in evidenza le discrepanze mettendo a confronto quanto dichiarato dal pentito delle scommesse davanti ai procuratori e quanto rilasciato oggi.Partiamo dall'accusa pronunciata davanti ai pm: "Ci fu un accordo per il pareggio e in effetti ne parlammo durante la riunione tecnica. Eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarci di conseguenza durante la sfida. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci disse che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara. Non sono certo su chi si accordò per primo, ma Drascek venne nel nostro ritiro e ne parlò con Vitiello. Quello è stato il contatto iniziale, ma poi fu comunicato all'intera squadra e io ne discussi in campo prima del match con Bertani e Gheller, giocatori del Novara"Ecco quanto dichiarato oggi: (Conte ndr)"L’ha presa male e mi spiace per lui, ma io ho solo detto la verità: prima di Novara-Siena ci disse di stare tranquilli, in albergo si capiva che la gara sarebbe finita così, da giorni c’era puzza di pareggio e alla fine lo savevano tutti. Da parte mia resta stima nei confronti del mio ex allenatore e non è certo quel che è accaduto che mi fa cambiare idea su di lui. La verità è che nessuno dice che a fine stagione certe cose sono sempre accadute, che è normale che ci si metta d’accordo. Sbaglio o anche Buffon ha detto che è meglio avere due feriti che un morto".Tralasciando il riferimento a Gigi (mai ha parlato di accordi prima e durante la partita), ci pare evidente una clamorosa retromarcia. C'è stata o no questa fantomatica riunione in cui Conte parlò dell'intesa raggiunta? La partita fu combinata o come dice oggi fu una classica gara in cui il risultato è scontato? La differenza tra "si capiva" e "si sapeva" è di fondamentale importanza, perché la prima presume che Carobbio non fosse a conoscenza di quanto eventualmente combinato. Carobbio, oggi, descrive un match di fine stagione in cui il risultato ormai non interessa più, diventa quasi secondario, perché gli obiettivi sono stati raggiunti. Noi non sentiamo puzza di pareggio (se hai fatto un accordo, sai già quanto finisce), ma puzza di bruciato, di qualcosa da capire meglio.