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Travaglio e Narducci: gli sciacalli antijuventini!


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Travaglio – Narducci – Gazzetta: triplete!“…Ora invece, si usano le vittorie sportive (anche quelle meritate, come contro la Germania) per chiudere altre partite senza neppure aprirle: quella del calcioscommesse..”. “…Io vorrei sapere, che si vinca o si perda, cos’è quel milione e mezzo versato da capitan Buffon a un tabaccaio di Parma”; “…È bastato un paio di partite vinte perché tutti si scordassero che uno dei nostri eroi, Bonucci, è indagato nel calcioscommesse.” Travaglio l’ha fatta nuovamente fuori dal vaso. Tra una velina e l’altra, tra un’inchiesta parziale e l’altra, come sopravvivere all’anonimato se non (s)parlando dei campioni juventini?Pubblici ministeri d’Italia, Travaglio vuole sapere come spende i soldi Buffon. Questa è una cosa seria, affrettatevi! Travaglio vuole conoscere i movimenti del conto corrente del portierone Juventino...E chi è Travaglio per pretendere la violazione della privacy? E’ il forcaiolo che le procure hanno abituato bene passandogli documenti da selezionare accuratamente prima di poter affondare il colpo e vivere della spettacolarità delle sue inchieste mozze. Questa volta non ha materiale riservato su cui lavorare? Non ha trovato niente a cui attaccarsi per emettere una sentenza di colpevolezza oltre alle chiacchere da antijuventino?Sappiamo come lavora Travaglio. L’unico scopo della sparata è chiaramente quello di scagliarsi contro i suoi bersagli preferiti. Ci chiediamo perché il giornalista dimentica costantemente di chiedersi e chiedere spiegazioni – ad esempio – sulle recenti dichiarazioni di Tavaroli. Non gli interessano? Seleziona solo gli argomenti anti-juve? E vuole essere anche credibile?Poi arriva Narducci. Il pm che ha trovato con calciopoli la sua fortuna. Ha sfruttato al meglio il vento anti-Juventino: prima gli è stato permesso, in barba agli obblighi di legge, di lavorare su materiale d’inchiesta parziale e selezionato; poi si è proposto per il ruolo di assessore al Comune di Napoli (De Magistris dixit); e dopo l’ennessimo fallimento, dimessosi dalla carica politica, ha nuovamente attinto dal pozzo di calciopoli per scrivere un libro. Non basta. Ha dovuto presentare il suo lavoro a Monticiano, paese natale di Luciano Moggi, per ottenere le attenzioni della Gazzetta dello Sport che, rispettando la sua posizione di parte su calciopoli, ha dato spazio all’ex pm. Alla pari del suo amico Travaglio, per vendere qualche copia in più del libro, oltre alla provocazione nella scelta del luogo, ha trovato modo di ottenere nuovo spazio sul quotidiano rosa parlando del nuovo tormentone legato al calcioscommesse. Un’operazione di sciacallaggio in un clima da corrida: la casa editrice merita un 10 per l’operazione commerciale…Sono entrambi prevedibili. Sono di parte. Hanno scoperto come riuscire ad attirare attenzione. Due rappresentati che sintetizzano al meglio la parola vergogna per le categorie che rispettivamente rappresentano.Da una parte Travaglio, a ricordarci ogni volta come il giornalismo italiano è ispirato solamente dalla polemica, incapace di inchieste serie e a 360 gradi. Incapace di essere credibile.Dall’altra parte Narducci, l’espressione della (in)giustizia. Dimostra giornalmente la sua incapacità ad essere super partes; il suo continuo sfruttamento di quei documenti d’inchiesta, questa volta usati per pubblicare una squallida visione di parte con cui racimolare qualche briciolo di popolarità. Uno spaccato di questa povera Italia, quella degli sciacalli che approfittano dell’ignoranza collettiva per mettersi in mostra e condizionare.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2352--------------------Scarica GiulemanidallaJuve News, clicca qui