juveland

In odore di elezioni si sveglia Abete


di M. Giacomini“Habemus testiculus”. Il “non legato alle logiche della poltrona”Giancarlo Abete durante la conferenza stampa del post europeo, dimostra, per la prima volta da quando è incollato alla poltrona di via Allegri, che c’è vita dietro il lessico democristiano-demagogico-inconprensibile di cui è maestro. Attacca la Lega di Serie A, quella che due anni fa non l’aveva nemmeno invitato alla presentazione dei calendari: "La Lega rispetto alla federazione, nella storia del calcio, non ha quasi mai avuto un ruolo così marginale. È veramente preoccupante che ci sia l'assenza di un progetto, rappresenta un danno per il sistema calcio. Spero che ci possa presto essere un soggetto col quale si possano portare avanti dei progetti e dei discorsi di politica sportiva". Bacchetta Narducci e Travaglio: “Voglio tranquillizzare Narducci e Travaglio: nessuno mai ha pensato a indulti o colpi di spugna. Neanche se avessimo vinto noi 4-0. Una sola cosa dico: io ho sempre tifato Italia e mi vergogno di chi non tifa Italia” . Amen. Giusto. Giustissimo. Bene, bravo, bis. Ora speriamo solo che il suo non sia solo un rigurgito di forza dovuto all’andamento degli Azzurri all’Europeo. In tutti questi anni in cui dimora a capo della Federcalcio Abete non ha mai dimostrato le capacità che tutti gli riconoscevano quando era numero uno della Lega di Serie C: incapace di prendere decisioni, di sostituire i pensionati, di nominare nei tempi i presidenti delle varie commissioni e capace di non farsi assegnare una manifestazione come l’Europeo dopo aver presentato due candidature. Ora i risultati sportivi lo ridestano e a ridosso delle elezioni, che Gianni Petrucci vorrebbe anticipare chissà forse per puntare dritto al Ministero dello Sport o alla poltrona di sottosegretario, ma se nel 2010 dopo la disfatta italica al Mondiale Sudafricano non si è dimesso non vediamo perché questo ottimo risultato della spedizione azzurra dovrebbe garantirgli l’immunità senza passare dal via. Se i risultati sportivi negativi non “legano alle logiche della poltrona” non dovrebbero farlo anche quelli positivi. Ma di questo parleremo nei prossimi mesi, ora ci auguriamo solo che l’attacco non dipenda solo dal fatto che Galliani ha annunciato che il futuro numero uno della Lega di A potrebbe restare Maurizio Beretta che ha dimostrato più di una volta di snobbare, “diciamo”, la Federcalcio e il suo presidente. Si sa, in odore di elezioni senza l’appoggio dei presidenti della massima serie e della loro “Confindustria” non si va da nessuna parte.Ringraziamo per la collaborazione: