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Parità di trattamento rossoblu...


Gildo
Sicuramente conoscete l'articolo 3 della nostra Costituzione, al primo comma recita: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». In linea di stretto principio quindi (stiamo parlando di uno dei princìpi fondamentali), davanti ad un giudice dovremmo essere tutti uguali e senza distinzione alcuna. Presso la Procura della Repubblica di Bologna sono forse riusciti a trovare un vulnus al dettato dell'articolo 3 sopra citato: la "distinzione calcistico/sportiva". In verità l'articolo in questione vorrebbe (dovrebbe) avere un'applicazione molto più che estensiva, in modo appunto che non si verifichino disparità. Ma tant'è...L'eccezione alla norma trovata dalla procura felsinea, con giurisprudenza piuttosto creativa, riguarda la storia dei falsi pass per l'accesso degli invalidi alla ZTL in cui furono coinvolti una dozzina di calciatori del Bologna FC e alcune loro compagne. Ad inizio luglio il pm bolognese Valter Giovannini ha infatti chiesto l'arhiviazione della posizione dei calciatori rossoblu, ma non della collaboratrice amministrativa del Bologna, che forniva il pass ai calciatori. Il ragionamento del pm è il seguente: «Nel nostro paese i "moderni gladiatori" e cioè i calciatori vivono in una sorta di bolla immateriale che, salvo rare eccezioni, li mantiene avulsi dal quotidiano, al limite dell’incapacità di badare agli affari correnti di natura burocratica, che affaticano invece ogni persona che non pratica, ad alti livelli, l’arte pedatoria». Cioè: siamo tutti uguali davanti alla legge ma per i calciatori (e gli sportivi milionari in genere) si deve fare un'eccezione, perché vivendo essi in un mondo ovattato non capiscono la legge, ne ignorano la portata e non ne afferrano la cogenza. In pratica il pm Giovannini ha creato una nuova forma di “specificità nello sport”.Il lettore attento potrebbe obiettare a tutto ciò evidenziando che in fondo trattasi solo delle richieste del pm. È vero. Purtroppo però è altrettanto vero che il teorema assolutorio del pubblico ministero è stato pedissequamente recepito dal gip Alberto Ziroldi, che ha disposto l'archiviazione.Già prevedo la facile ironia dei tifosi a strisce bianconere. Quando c'è da dare addosso allo juventino, sia esso tesserato della società o tifoso, non ci sono garanzie legali e costituzionali che tengano, quando invece c'è da assolvere gli eroi di altri colori, all'ombra dei quali opera qualche determinata procura, si usano infinite cautele, si scovano mille cavilli e si arriva a creare guarentigie a scapito persino del dettato costituzionale.Insieme al tifoso deve sollevarsi il cittadino, in questo e in altri casi (anche sportivi se vogliamo), dovremmo pretendere che non si perpetrino ulteriori iniquità. Chi di dovere ci dica se è fair che in questo paese ci sia sempre qualcuno “più uguale” degli altri.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2368