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A lezione di vittorie da chi non ha vinto nulla?


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di F.FilippinTra i primi a rimettersi a sudare sotto il caldo sole estivo vi è la squadra che, prima dell'avvento degli odiati nerazzurri (che, per almeno i miei primi due decenni da tifoso, non ho tenuto in ben che minima considerazione), rappresentava storicamente il nostro principale nemico, anche al di là dell'effettivo valore tecnico.A voler essere maligni i primi a radunarsi, di solito, sono quelli che nella stagione precedente hanno deluso di più, e l'anticipazione non è certo conseguenza della voglia di riscatto di giocatori e società, ma solo una “tirata d'orecchie” a chi evidentemente non si è espresso al meglio o secondo le aspettative.Questo dovrebbe far riflettere i protagonisti che, anziché lanciarsi in provocazioni e proclami, farebbero meglio ad adottare, quantomeno per prudenza e decenza, un basso profilo.Tutto ciò non vale, ovviamente, per la Roma, che prima ancora di incominciare a tirare calci al pallone (a meno di non voler considerare la sfida alla prima rappresentativa locale) ha deciso, attraverso i suoi due più illustri esponenti (ognuno ha quelli che si merita), di guadagnarsi, comunque, le prime pagine dei giornali, con l'unico modo conosciuto per riavvicinare i propri tifosi: l'attacco alla Juventus.“28 scudetti sono già troppi”.“Scudetti Juve? Ho letto gli stessi libri di Zeman”.Tralascio ogni battuta sulle letture del numero 10 giallorosso, che mi consentirebbero di riempire facilmente e senza fatica l'articolo, per cercare di andare più in profondità, per quanto permesso dallo spessore degli autori delle dichiarazioni.Mi limito a ricordare al Pupone che l'aver vinto un solo scudetto in venti anni di carriera (soprattutto grazie alla federazione che cambiò in corsa le regole), non fa certo di lui un esperto in materia.Ovviamente non considero nel suo palmares gli innumerevoli trofei che avrebbe sicuramente vinto, se non avesse preferito rimanere nella sua città, come ci ricordano spesso i suoi biografi.Quanto all'allenatore in questione, invece, è uscito, finalmente, dal limbo (o inferno), in cui era misteriosamente caduto, fatto di esoneri a catena in più nazioni e di mancanza cronica anche dei più miseri risultati.E' riuscito addirittura, infatti (considerato il clamore che è stato dato, deve trattarsi di impresa mai riuscita prima a memoria d'uomo), a vincere un campionato di serie b, che, se si chiama b anziché a, ci viene da obiettare, probabilmente è perché è meno competitivo...Non importa: il risultato prestigioso riprova che, essendo sparito dalla circolazione il lupo cattivo, il nostro eroe può dimostrare il suo reale valore senza ostacoli.Peccato che il lupo non giri più nel bosco da circa sei anni e che questi siano stati i peggiori della carriera del boemo, caso strano.Caso strano, infatti, è quello di uno dei migliori allenatori in circolazione (come ama definirsi), pronto per le più prestigiose panchine d'Europa, che, nel momento migliore della sua carriera, non riusciva a tenersi strette neppure quelle più modeste su cui si è di volta in volta seduto.Da lontano le cose si possono osservare meglio: forse è questa la filosofia che gli permette di pontificare sulle nostre vittorie, osservate dalle sue squadre sempre tenute a distanza siderale in classifica.Ci permetterà un consiglio, se lo vorrà ascoltare.Nel silenzio della sua casa, quando il telefono non squillava più come prima e quando le chiamate di presidenti e direttori sportivi erano diventate rare come le partite in cui le sue squadre non prendevano gol, era quantomeno comprensibile la volontà di non sparire dalla circolazione con dichiarazioni ad effetto, buone per ridestare gli antijuventini di turno.Ora che è stata concessa una nuova occasione (non certo la seconda, perché la seconda, come la terza e la quarta, le ha già sprecate), per una nuova carriera, provi a fare qualcosa di diverso: far parlare di sé per i risultati e non per le facile accuse prive di contenuto, sempre le stesse e con lo stesso destinatario, adatte solo per il titolo di qualche giornale.Vedrà che, al di là degli elogi che vengono continuamente e copiosamente attribuiti dai lacchè di turno, magari risulterà più credibile quando parlerà delle sue doti di allenatore.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2371