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Abete si ricandida alla presidenza della Figc?


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di M. GiacominiLa notizia è ufficialmente “ufficiosa” ed è di quelle che fanno riflettere. Giancarlo Abete ha annunciato che si ricandiderà alla poltrona di presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Lo ha fatto con una telefonata, avvenuta alla fine della scorsa settimana, ad un presidente di Lega, per il momento senza proclami pubblici, come se il “non legato alle logiche della poltrona” volesse sondare il terreno degli elettori e vedere di quante sabbie mobili è lastricato il percorso. Ora la contesa si fa interessante perché la telefonata è stata fatta a quello che sembrerebbe il grande competitor per la cadrega di Via Allegri. Sfogliando la margherita è difficile vedere chi possa votare un Abete bis, o ter che dir si voglia: la Lega di A, dopo l’attacco ricevuto dal numero uno della FIGC a ridosso della sconfitta nella finale europea, sembra sempre più sul piede di guerra tanto che anche Andrea Agnelli durante la presentazione delle nuove maglie della Juventus ha difeso il lavoro di Maurizio “ diciamo” Beretta, che a questo punto sembra sempre più deciso a restare al suo posto, affermando che: “Mi dà fastidio che si dica che in Lega non succeda niente; si sta parlando e lavorando tanto per la ripartizione dei diritti televisivi, si sta lavorando seriamente negli ultimi sei mesi. Spero che i frutti di questo lavoro si vedano entro i primi di agosto, riponendoci come Lega come interlocutore credibile”. Colpito e affondato Giancarlo Abete.Andrea Abodi non dovrebbe sposare la causa di colui che alla guida della Lega di B avrebbe voluto Michele Uva, ma Abodi in questo periodo si è nascosto a tal punto che non parla neanche più del codice etico di cui si era fatto paladino. La Lega Pro sembra quella più defilata riguardo al futuro della Federcalcio. Sicuramente le ambizioni di Francesco Ghirelli, direttore generale della Lega diretta da Mario Macalli, si scontrano con Antonello Valentini, che ricopre lo stesso ruolo in FIGC. L’ago della bilancia può diventare la Lega Nazionale Dilettanti del presidente Carlo Tavecchio, forte del peso del suo 33% in fase di votazione. “Non c’è nessuno all’interno del Palazzo che creda che possa farcela”, così una persona vicina al presidente Giancarlo Abete ha commentato la notizia, ma se “il non legato alle logiche della poltrona” ha deciso di scendere in campo deve aver condotto qualche sondaggio, o almeno aver avuto qualche rassicurazione, che si stia muovendo la longa manus di Gianni Petrucci? Vi terremo informati. Intanto, tanto per non smentirsi mai, non si hanno ancora notizie riguardo le risultanze dell’ufficio legale della FIGC e dell’avvocato Ilaria Gioia riguardo le modifiche alle norme elettive volute dal presidente dell’AIA Marcello Nicchi. Le modifiche antidemocratiche sono in vigore e sembrerebbe che l’unico ad aver chiesto spiegazioni sia stato Mario Macalli, che ha confermato al nostro Filippo Gherardi di aver mandato una lettera ad Abete chiedendo spiegazione, e ottenendo rassicurazioni (sic!) riguardo anche il caso dei “pirati” di cui abbiamo ampiamente parlato nei numeri scorsi. Carlo Tavecchio dal canto suo a precisa domanda di Delfina D’Ambrosio ha affondato il colpo contro il presidente Abete affermando di non condividere quanto accaduto ma che dovrebbe essere il “non legato alle logiche della poltrona” ad intervenire ma che Abete “forse preferisce disinteressarsene”. Ricordiamo comunque ad entrambi i presidenti che loro fanno parte di quel Consiglio Federale che ha votato le modifiche regolamentari: avrebbero potuto chiedere tempo per valutare bene la situazione e poi rifiutarsi di apporre la loro firma su quell’obbrobrio antidemocratico. Ma la solita voce vicina al presidente FIGC ci ha spiegato che: “Abete ha fatto capire a tutti che quella modifica andava firmata….”.Ringraziamo per la collaborazione: :