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Carobbio-Palazzi contro tutti...


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Di P. CicconofriCi Siamo. Sia la Gazzetta dello Sport, sia il Corriere dello Sport annunciano come imminenti i deferimenti relativi al secondo troncone sul calcioscommesse, previsti per lunedì 23 luglio 2012. Nell’elenco dei deferiti, come era ampiamente prevedibile, ci sarà anche il nome di Antonio Conte. L’accusatore di Conte, Filippo Carobbio nel 2009 è un giocatore del Grosseto; per sua stessa ammissione vende e combina diverse partite su commissione della banda degli ‘zingari’ con i quali è in stretto rapporto, è l'intermediario di Ilievski e Gegic, ed è grazie a lui che la banda entra in contatto con altri calciatori e squadre. Ricordiamo anche che Carobbio, che è stato già sottoposto a giudizio, potrà tornare in campo già a gennaio 2014 nonostante la pluralità di illeciti sportivi e una condotta «criminale» accerta e confermata per sua stessa ammissione. Difficile considerare esemplare questa pena.La confessione, quella resa in una dichiarazione spontanea al terzo interrogatorio, quello davanti a Palazzi, si è trasformata in una vera e propria accusa verso Antonio Conte.Quindi le parole di un pentito, da subito bollato come “credibile”, sono sufficienti per scrivere il nome del tecnico juventino nel registro degli indagati. Credibilità, che nonostante i vari tentennamenti, con versioni che man mano sono state arricchite di ricordi, persiste ancora oggi tanto che viene dipinta come il “massimo dell’attendibilità” nell’edizione odierna del Corriere dello Sport. Sulle stessa falsa riga anche la Gazzetta che si premura di puntualizzare, come d’abitudine quasi a scacciare l’eventualità dell’innocenza di Conte, che “Per la Procura federale le dichiarazioni di Carobbio e Gervasoni sono credibili e sincere” . La posizione di Filippo Carobbio, Pippo per gli amici, è fondamentale per l'inchiesta: sulle sue parole si regge buona parte dell’impianto accusatorio della giustizia sportiva e l’immagine della Figc. A fronte delle parole del pentito Carobbio numerose sono state le smentite: Coppola, Ficagna, Mastronunzio, Terzi, Vitiello, Mezzaroma, Stellini, Perinetti, Faggiano, Pignotti, più altre 15 testimonianze di giocatori di quel Siena, che hanno firmato delle dichiarazioni messe a disposizione degli investigatori federali dalla difesa di Conte.Alla lista si aggiunge Pierpaolo Sganga che il 19 luglio si è presentato spontaneamente presso la Procura Federale per smentire tutte le illazioni legate al suo nome. Ricordiamo che Sagna doveva essere nelle intenzioni dell’accusa, colui che aveva avvicinato il portiere Coppola, perché si facesse interprete con il resto dello spogliatoio della necessità di far terminare con una sconfitta della squadra di casa quel Siena-Varese . Di contro registriamo le più che affidabili parole della moglie del pentito attendibile Carobbio : «Si rassegni, mio marito ha detto la verità... ». Mentre, per la partita con l’Albinoleffe, rivalutata di recente come “la partita” che potrebbe incastrare Conte, nei riscontri dei giocatori Passoni, Garlini e Poloni che confermano le accuse di Carobbio, non c’è nessun riferimento concreto a Conte. Il suo nome non compare cioè nei verbali e viene solo per deduzione associato alla combina (non poteva non sapere).L’accusa rivolta a Conte dalla Procura di Cremona è quella di “associazione a delinquere”, ma le parole di Salvini prima : «risulterebbe il coinvolgimento, ma è tutto da verificare e non in questa sede, di Antonio Conte», e di Martino poi: «A dire il vero la posizione di Conte dal punto di vista penale è marginale. Finora sarebbe impossibile dimostrare un reato associativo. Non ci sono soldi. Quanto alla frode sportiva, siamo su un piano ipotetico», sembrano voler chiarire positivamente la posizione dell’allenatore bianconero.Per la giustizia sportiva rimane credibile Carobbio, anche se negli ultimi giorni sembra voler dare nuovamente un diverso taglio alle sue dichiarazioni, che assumono in questo modo un diverso valore.A questo proposito ricordiamo un suo intervento in una recente intervista rilasciata a Giulio Mola e pubblicata su "il Giorno":«L’ha presa male e mi spiace per lui, ma io ho solo detto la verità: prima di Novara-Siena ci disse di stare tranquilli, in albergo si capiva che la gara sarebbe finita così, da giorni c’era puzza di pareggio e alla fine lo savevano tutti. Da parte mia resta stima nei confronti del mio ex allenatore e non è certo quel che è accaduto che mi fa cambiare idea su di lui. La verità è che nessuno dice che a fine stagione certe cose sono sempre accadute, che è normale che ci si metta d’accordo. Sbaglio o anche Buffon ha detto che è meglio avere due feriti che un morto?»Inoltre, il Corriere Dello Sport del 20/07/2012 anticipa che ci sarebbe “un piccolo cambiamento di versione nell’ ultimo racconto di Carobbio in Procura Federale. Rispetto al motivetto precedente a via Po - e a Cremona - del pentito. … Il giocatore avrebbe rivisto il famoso incontro con Coppola - che incrimina Mezzaroma - negli spogliatoi: «Mi prese in disparte» , avrebbe bisbigliato nell’ultimo vis à vis con i federali. Musica per le orecchie delle difese di Conte e Mezzaroma. Perde credibilità, se così fosse ovviamente, Carobbio” .Per come la stampa ha affrontato l’argomento - unico riferimento per chi come noi non ha informatori segreti che fanno arrivare le veline dalle procure, ed abituati ai processi mediatici che precedono e indirizzano quelli giudiziari – a partire dall’interrogatorio di Carobbio davanti a Palazzi, c’è stata una vera e propria rincorsa alla ricerca di conferme alle accuse. E’ difficile immaginare che la Procura in questo clima di caccia alle streghe, intacchi la credibilità di uno dei testimoni chiave, le cui parole sono servite anche nel primo troncone del processo.Conferme alle accuse che nonostante l’appoggio di una stampa colpevolista non sono arrivate, anzi, tutti gli indizi raccolti e che abbiamo avuto modo di leggere sono di segno contrario. Le incongruenze accertate di certe situazioni, che potrebbero rappresentare un punto di vantaggio alla difesa di Conte, vengono completamente disattese nei giudizi di chi condiziona l’opinione pubblica.Non abbiamo fiducia in un sistema, come quello della giustizia sportiva, che ha già mostrato come può operare e fino a che punto spingersi. Speriamo di non assistere ad una nuova calciopoli.Gli altri articoli Sosteniamo Carobbio, condanniamo Conte!Operazione mediatico-giudiziaria antijuve?Tavaroli è attendibile come Carobbio?Scommessopoli: baratti-scontiIl caso ConteAntonio Conte: cosa hanno in mano?Distruzione mediatica di ConteCarobbio? Un signor nessuno senza Conte…