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Juve, una vittoria e una sconfitta al "Trofeo Tim": l'Inter vince il trofeo, ma i bianconeri sono già in palla


Una sconfitta e una vittoria. E' questo il bilancio della Juventus al "Trofeo Tim", classico appuntamento dell'estate calcistica che mette difronte le tre big storiche del calcio italiano. La squadra di Conte dimostra a pieno titolo di essere quella da battere in vista della prossima stagione, giocando un ottimo match contro i nerazzurri di Stramaccioni,nonostante questi ultimi fossero avanti nella preparazione, e ottenendo senza troppi sforzi la vittoria contro il Milan. Bilancio più che positivo, quindi, per i bianconeri, che, in attesa di ritrovare i nazionali, ancora in vacanza, si possono "accontentare" di vedere all'opera i vari Masi, Leali e Boakye, sicuramente tra le note liete, insieme con l'ottimo Vucinic, della manifestazione a tinte bianconere. Il primio match del triangolare vede i campioni d'Italia opposti all'Inter, con i bianconeri che scendono in campo con l'ormai consueto e collaudato 3-5-2, e i nerazzurri di Stramaccioni che si affidano al tridente d'attacco composto da Palacio, Milito e Coutinho. La partita vede subito la Juve andare vicinissima al gol con Quagliarella al 2', ma l'attaccante campano, servito da Lichtsteiner, non riesce a battere a rete solo davanti al portiere nerazzurro, Handanovic. Il primo quarto d'ora del match è praticamente dominato dai bianconeri, che, però, al 12', subiscono lo 0-1 ad opera di Coutinho, che approfitta di un errore difensivo di Lucio, schierato nella difesa a 3 con Caceres e Masi, per battere Storari con un tiro al volo. L'Inter prova a prendere più coraggio, ma la Juve non demorde, e va a un passo da pareggio con Quagliarella, ma l'ex bomber dell'Udinese, smarcato da Vidal, non riesce a trovare il gol solo davanti ad Handanovic, calciandogli praticamente addosso. Quagliarella ci riprova 2 minuti dopo, ma anche in questo caso il giocatore bianconero, servito nuovamente da Vidal, fallisce l'appuntamento con il gol, calciando alto. L'Inter, che ha fatto entrare in campo Nagatomo, Longo e Silvestre per Coutinho, Palacio e Mbaye, riesce a rendersi pericolosa nel finale di partita con Guarin, che al 43' prova un tiro facilmente neutralizzato da Storari. Il match non offre altre emozioni importanti, e termina 1-0 per l'Inter, anche se la Juve, nonostante la differenza di preparazione nei confronti dei nerazzurri, ha giocato meglio dei rivali, creando maggiori occasioni da rete. Da sottolineare, senza dubbio, la prova del giovane Alberto Masi, tra i migliori nella fila dell'undici di Antonio Conte: il ragazzo si è dimostrato sempre attento in fase di chiusura e determinato dal punto di vista psicologico, denotando attitudini importanti a interpretare il ruolo, chissà, anche in partite ufficiali. Nel secondo match la Juve affronta il Milan, confermando modulo e reparto difensivo, ma operando cambi a centrocampo e in attacco, dove Boakye e Vucinic saranno protagonisti. I rossoneri di Allegri si schierano invece con il 4-3-1-2, con Boateng a supporto della coppia Robinho-El Shaarawy. Il Milan parte meglio, e al 4' va al tiro con Taiwo, direttamente su calcio di punizione: ottima, però, la risposta di Storari, che blocca senza problemi. La Juve fatica a trovare la conclusione, e ci riesce soltanto al 15' con Padoin, che, approfittando di un grande assist in verticale di Vucinic, va al tiro, mettendo però fuori. Il gioco dei bianconeri sale di tono con il passare dei minuti, e, al 23', è Pepe a provare l'azione solitaria, ma il tiro dell'esterno bianconero è murato dalla difesa del Milan. Passano 2 minuti e Conte decide di dare spazio a Pazienza e Leali, in campo al posto di un Vidal apparso in buone condizioni fisiche, e di Storari, ma il match non sembra cambiare molto, dal momento che le due squadre continuano a combinare poco in zona d'attacco. Al 30' la Juve beneficia di un calcio di rigore per fallo di Traorè su Vucinic, e lo stesso montenegrino, dal dischetto, sigla l'1-0 bianconero, non lasciando scampo ad Abbiati. Il Milan prova a reagire al gol subito, e nel finale va vicino al pari con un bel tiro da fuori di Boateng, che però viene respinto da Leali, autore di una buona prova. Al 43' esce Vucinic, lievemente infortunato, ed entra Matri, obiettivo di mercato del club rossonero. Al 45' esce anche Caceres, con Lichtsteiner che entra al posto del difensore uruguaiano, e il Milan trova il tempo di creare un ultimo pericolo per la porta bianconera con Robinho, che si vede deviare il tiro in calcio d'angolo da Lucio. Il match termina al 47' e vede la Juve avere la meglio sui rossoneri per 1-0, in una partita giocata a buoni ritmi nonostante si sia soltanto a in fase di preparazione alla nuova stagione. Il terzo match, giocato tra Milan ed Inter, tra l'altro a buoni ritmi e con una certa dose di spettacolarità, è stato vinto dai nerazzurri per 2-1, grazie alle reti messe a segno da Guarin e Palacio, a fronte del gol milanista realizzato da El Shaarawy. Nerazzurri, quindi, vincitori del "Trofeo Tim" per l'ottava volta su dodici edizioni, ma la Juve ha lasciato una grande impressione, impressione che dovrà essere confermata nelle prossime amichevoli di avvicinamento al primo obiettivo stagionale, ovvero la finale di Supercoppa di Pechino contro il Napoli del "sogno proibito" Cavani.