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Palazzi, la giustizia sportiva e la fine dello sport...


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di P. CicconofriStavano degustando il momento con la bava alla bocca tutti gli antijvuentini d’italia, uniti a chi da anni ha coltivato il sentimento del colpevolismo bianconero; lo hanno lasciato trapelare le prime indiscrezioni del solito Ruggiero Palombo a radioradio nel pomeriggio del 25 luglio; lo si intuiva dal solito modo di condurre le indagini da parte della giustizia sportiva tra una chiacchiera da bar e una confessione revisionata a rate: tutti contro la Juventus, senza regole e senza logica. E’ inutile mettere in evidenza tutte le incongruenze dei deferimenti: qui non parliamo di giustizia ma di esercizio del potere ed il potere non segue regole ma impone il suo volere, giusto o sbagliato che sia. Ancora una volta il danno è per la Juventus. Il mercato non è chiuso ed immaginate le ripercussioni che questa bella sortita di Palazzi può ottenere. Un po’ come qualche anno fa, proprio quando la Juve aveva la possibilità di rafforzarsi in modo deciso sulle dirette concorrenti, venne imposta la legge che limitava l’acquisto di giocatori extracomunitari. Due modi diversi della Figc per un unico risultato perseguito ed ottenutoLa Juventus si avvicina a disputare il primo impegno della stagione, quello della supercoppa, con la possibilità di non avere in panchina il suo allenatore e l’intero staff, Bonucci e Pepe. A questo aggiungiamo il fatto che i nazionali, il gruppo più numeroso degli azzurri, proprio per onorare l’impegno europeo, ha ripreso la preparazione soltanto da qualche giorno. Senza considerare che il Napoli, pur coinvolto direttamente dopo la confessione di Giannello (rischia la penalizzazione in classifica per responsabilità diretta) verrà giudicato con calma a settembre. Tradotto: a Pechino potrà presentarsi con la squadra al gran completo dover aver effettuato la completa preparazione.Un accanimento verso la Juventus anche se quelli che condizionano l’opinione pubblica non lo dicono. Un nuovo attacco, anticipato, prevenuto e voluto, proprio come nel 2006. Nel comunicato diramato dalla FIGC il 26 luglio, a Conte era addebitata l’omessa denuncia solo per Novara-Siena, e non per Albinoleffe-Siena. C’è stata una rincorsa degli addetti al “rinfocolamento del sentimento popolare” per dissolvere subito ogni dubbio. Poco dopo la FIGC ha corretto l’errore. Non solo. Giusto per far capire come tutti, figc compresa, hanno voluto Conte quale figura centrale del calcioscommesse, hanno pensato bene di aprire la pagina relativa allo scandalo proprio con il suo nome, pur essendo la sua posizione meno grave di molte altre. La Figc si è voluta unire alla spettacolarizzazione.La Juve è tornata a vincere, l’orgoglio juventino si è rianimato, la vecchia signora può aprire un nuovo ciclo vincente, altro rimedio non è stato trovato se non ricorrere all’arma segreta in uso esclusivo alla figc: Palazzi e suoi deferimenti che questa volta finiscono per mettere sotto processo mezza squadra. Una pagliacciata italiana. Una vergogna per tutti. La fine dello sport.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2392