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Il bar dello sport eretto a sistema


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Dopo il fallito patteggiamento di ieri, a reti unificate, la stampa tutta torna a parlare di “opera di convincimento” verso il tecnico juventino per accettare, questa volta, solo quattro mesi di squalifica.Si impegnano proprio per mantenere in vita il patteggiamento, non fanno a meno di ricordare le pesanti conseguenze cui andrebbe incontro Conte. L'idea che sia innocente e possa vincere in dibattimento ovviamente non è presa in considerazione. La Gazzetta dello Sport rimane il solito strumento di condizionamento ed intimidazione. Palombo fa parte proprio di quell'ambiente, con la stessa mentalità: consiglia, propone, dispone... Insomma, pare proprio sia meglio stare ad ascoltare questi consigli dettati da un amico degli amici.Bello poi quando se la prende con i trenta ultras che hanno contestato Palazzi, colpa loro se i giudici hanno rifiutato il patteggiamento (Ragazzi, siete stati grandi!).E non poteva mancare il consiglio anche a Bonucci : "Patteggia che ti conviene"; sempre lì stiamo. Una giustizia sportiva ridicola. Il solito mezzo usato per colpire la Juventus. Palombo dice che la «non congruità» che ha colpito, oltre a Conte, altre sei situazioni su sedici presentate da Palazzi, è il segno che il «perseguitato» non è necessariamente il tecnico della Juventus, come invece si vuole dare a intendere. Riteniamo che il richiamo al buon senso, quello rivolto a tutti gli attori della farsa andata in onda ieri, dovrebbe rivolgerlo anche a se stesso. Caro Palombo, meno arroganza anche da parte del suo quotidiano, perché non tutti portano “l’anello al naso” come pensa.Le accuse di Carobbio sono ridicole. La condanna verso Conte non può essere retta dal primo faccendiere truffaldino disponibile al baratto e l’appoggio mediatico - attraverso il quale non si prende mai in esame l’ipotesi dell’innocenza pur evidente - è un chiaro segnale che lo scopo è ben altro. Troppo distante il mondo della Juventus rispetto alla povertà ed il ridimensionamento di tutti i top club italiani. Ancora una volta la Juventus deve essere fermata nel modo più infimo.Caro Palombo, la domanda giusta da porsi è: ma questa cos’è? La giustizia sportiva o una bancarella di un ambulante abusivo? Registriamo anche una spinta al convincimento ad un nuovo accordo, 4 mesi più ammenda, da parte di Tuttosport, il Corriere dello Sport e La Stampa che confermano il secondo tentativo di patteggiamento. In pratica la riunione di ieri sarebbe servita a convincere Conte che invece è infuriato e vorrebbe andare fino in fondo. Non solo il Corriere Dello Sport si spinge oltre e scrive testualmente: “oggi Briamonte non tornerà a Roma per il processo. Un segnale. E cominciano a origliarsi strani sussurri in lontananza. Sulla testa di Conte si addensano nuove nuvole, relative al prossimo processo: potrebbe rientrare in un nuovo troncone di Bari. E non solo.” Vogliono intimidire e piegare il tecnico mostrandogli altri pericoli, una situazione che sinceramente è ancora più penosa del teatrino della giustizia sportiva .Patteggiando la Juventus riconoscerebbe valore a questa giustizia politicizzata, la stessa che ieri si è presa gioco di un accordo già definito tra le parti, e legata ad interessi che con lo sport nulla hanno a che fare. E’ difficile comprendere come si possa contestare e poi condividere una pena così simbolica come quella che vogliono infliggere ad Antonio Conte, simbolo della rinascita della Juventus. Delle due l’una: o ti difendi o fai parte dello stesso ambiguo sistema …. La giustizia sportiva, il "bar dello sport" eretto a sistema. Prima o poi qualcuno lo capirà. http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2402