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Juve furiosa... anche in panchina?


Si inizia a sfogliare la margherita tra i candidati interni...© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Rabbia. È questo lo stato d'animo che prevale, in questi giorni, nella Juventus e nei cuori di tutti i suoi tifosi. Milioni di fans che non riescono a darsi una spiegazione: perché, si domandano tutti, dobbiamo affrontare metà del prossimo campionato senza il nostro straordinario condottiero? Dove sono le prove? Perché punire il tecnico campione d'Italia? Perché ancora una volta il mostro è la Juventus e non tutti i personaggi/società coinvolte pesantemente ed in prima persona in questa vicenda? Le domande sarebbero anche altre, tante, ma tutte, comunque, senza risposta. Nemmeno Palazzi&co. le conoscono. Ma basta parlare di "giustizia" sportiva, basta farsi il fegato amaro. Ne abbiamo fin sopra la cima dei capelli. Tanto abbiamo capito l'andazzo, è superfluo continuare a sottolineare l'inadeguatezza dell'organo che sta emandando sentenze e condanne sulla vicenda scommesse. C'è da ingoiare, ancora una volta, il boccone amarissimo. Sì, perché ormai sembra tutto incredibilmente ed ingiustamente compromesso, tutto ampiamente già scritto; il rischio di una lunga squalifica per Antonio Conte è molto alto, nonostante la mancanza di prove concrete che accertino la sua eventuale omessa denuncia. Bisogna abituarsi all'idea, seppure nessuno la condivida (e non solo tra i sostenitori bianconeri). E, allora, dalle parti di Corso Galileo Ferraris si inizia a pensare ad una soluzione d'emergenza che durante le partite faccia da tramite tra Conte e la squadra. Un collante che riesca a trasformare la rabbia di cui sopra in straripante ed incontrastabile furore agonistico. Tanto da far mangiare le mani, a posteriori, alle avversarie che dovranno arrivare a pensare "Maledetto il giorno in cui fu squalificato Conte". La dirigenza juventina sta pensando a varie soluzioni ma ce n'è una reale e fattibile che potrebbe, in parte, restituire il sorriso ai tifosi bianconeri (che solo pochi mesi fa hanno festeggiato la vittoria dello scudetto, ma, evidentemente, è scritto nel destino che qualcuno non deve farli esultare fino in fondo.... forse è invidia?). La suggestione è stata raccolta, nel pomeriggio, in esclusiva dal giornalista Alfredo Pedullà. L'idea è quella di portare in panchina un uomo amato dalla gente bianconera, uno che è già all'interno della dirigenza, uno, soprattutto, con gli occhi della tigre: Pavel Nedved, magari affiancato da Massimo Carrera, potrebbe rappresentare la scelta ideale. Innanzitutto perché, come Conte, si tratta di un personaggio che ha vinto tantissimo con la maglia della Juve e sa cosa significa difendere quei colori. Poi, la Furia Ceca potrebbe, come detto, tradurre, al meglio, in positivo il sentimento negativo che imperversa tra i bianconeri, tenendo così fede al suo soprannome. Per Pavel, uomo di fiducia del presidente Agnelli, si tratterebbe della prima esperienza in panchina ma supportato da un altro ex come Carrera e coordinato dal tecnico leccese si potrebbe costruire un mix di successo. L'attuale membro del CdA bianconero ha le spalle forti, tanta esperienza, conosce ovviamente la squadra ed ha tutte le caratteristiche giuste per poter dare una mano alla Juve in un momento sicuramente non delicato: ha tutte le carte in regola per non far sentire troppo l'assenza del mister ex Siena. Si parla anche di Marco Baroni, tecnico della Primavera, ma la nuova triade Conte-Nedved-Carrera già infiamma i supporters della Vecchia Signora. Siamo certi che Nedved, vecchio cuore bianconero, non potrebbe dire di no a questa eventualità e svolgerebbe alla grande il suo nuovo compito, con la stessa efficacia, classe e potenza che lo ha reso uno dei più forti calciatori di tutti i tempi, uno dei migliori centrocampisti della storia della Juventus.