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IL GIOCO DELLE TRE CARTE NON FUNZIONA


© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
In queste ore è in atto un tentativo piuttosto maldestro e privo di qualsiasi riscontro pratico, da parte della stampa deviata, di far ritornare credibile il teste chiave del filone di Bari dell'inchiesta sul calcio scommesse, Andrea Masiello. Si tenta di farlo non per ricercare la verità, unico vero obiettivo che dovrebbe prefissarsi una persona, ancor prima che giornalista, con un minimo di onestà intellettuale, ma per raggiungerne uno personale, di parte: far squalificare, dopo esserci riusciti con Antonio Conte e Angelo Alessio, anche Leonardo Bonucci e Simone Pepe. Secondo questi saggi “intenditori” di diritto e grandi praticanti dell'arrampicata sugli specchi, in “aiuto” del Procuratore Federale Stefano Palazzi sarebbe “intervenuto” Davide Lanzafame, centrocampista offensivo dello spumeggiante Bari nella stagione 2008/2009 (occhio alle date), culminata con la promozione in Serie A dei Galletti di Puglia, che “grazie” ai sui interrogatori davanti al GIP di Bari e al Procuratore Federale stesso, ha ammesso le sue colpe e accusato alcuni suoi compagni per la presunta combine di Salernitana-Bari 3-2 del 23 maggio 2009. Perché questi “saggi” sono in malafede? Semplice, perché si sta parlando di due stagioni differenti. Leonardo Bonucci è diventato un calciatore del Bari nella stagione 2009/2010. Il teorema non regge, signor Palazzi e signori giornalisti faziosi, poiché Andrea Masiello può anche essere ritenuto credibile (il che è tutto da dimostrare) per i fatti di Salernitana-Bari 3-2 , ma ciò non cancellerà mai le sue burlesche contraddizioni e ritrattazioni sulla partita Udinese-Bari 3-3 della stagione 2009/2010 (anno in cui il Bari militava in Serie A). Le sentenze di primo grado parlano chiaro, fatevene una ragione. Per rafforzare la nostra tesi, ecco un passaggio della sentenza di primo grado della Corte Disciplinare a proposito della presunta combine in Udinese-Bari:«Sulla circostanza relativa alle modalità, di tempo e di luogo, in cui Andrea MASIELLOavrebbe coinvolto i compagni di squadra nella combine in oggetto deve essere precisatoche dagli atti del procedimento è emerso come quanto riferito non corrisponda al vero,atteso e considerato che nel corso di quella settimana BONUCCI era con la Nazionale aCoverciano impegnato nell’ultimo stage in vista dei Mondiali che di lì a poco si sarebberosvolti in Sudafrica.In un successivo interrogatorio dinanzi al Gip, Andrea MASIELLO ha corretto il tirodichiarando di averne parlato con il compagno al momento del suo rientro a Bari ecomunque prima della partenza della squadra per il Friuli mentre nell’ultima versione(audizione dinanzi alla Procura federale del 10.7.2012) ha dichiarato testualmente:“Ricordo perfettamente che Bonucci non era presente nel corso della settimana, ma ciraggiunse in ritiro e, proprio in quella circostanza, gliene parlai ricevendo anche da costuila personale disponibilità alla combine; precisamente il colloquio avvenne durante ilviaggio in pullman della squadra dall’aeroporto all’albergo in Udine; ricordo che eravamotutti seduti vicino, al centro del pullman, e ci confermammo reciprocamente la disponibilitàa concludere la gara con un pareggio con un over. Ovvio che le dichiarazioni di Andrea MASIELLO sul punto non appaiano credibili, nonessendo univoche e certe; peraltro le stesse sono state puntualmente smentite da tutti idiretti interessati e non hanno trovato alcun riscontro oggettivo.»Tradotto in soldoni, signor Procuratore Federale Palazzi e compagnia briscola: non ci provate! Non ci provate assolutamente, neanche per scherzo. Lanzafame con Bonucci (e Pepe, visto che è stato deferito per omessa denuncia per la stessa partita) non c'entra assolutamente nulla.Ci sentiamo di dare un consiglio a Stefano Palazzi: invece di accanirsi con i calciatori della Juventus, scinda le due situazioni nel tentativo di eliminare le pecore nere che ancora imperversano nel nostro calcio, cosa che dovrebbe mettere al primo posto nel suo lavoro di Procuratore, visto che, con le sue richieste (annacquate per i veri delinquenti e pensatissime per chi invece, qualora lo si dimostrasse con prove certe, di questa tristissime storia è stato soltanto triste spettatore o vittima di minacce fisiche), sta concretamente contribuento a far sì che, fra non molto, ce li ritroveremo nuovamente in campo a macchiare ancora una volta e indelebilmente questo bellissimo e bistrattato sport. Noi di tuttojuve siamo qui, tutti i tifosi della Juventus sono qui a marchiamo stretti. Vi osserviamo e, molto spesso, vi smontiamo, visto che ormai abbiamo capito benissimo come funzionano i vostri giochetti sotto banco. Non ci sarà mai più un altro 2006, mettetevelo bene in testa. Siete agli sgoccioli, godetevi questi ultimi atti di notorietà giocando sulle vite e le carriere di gente innocente che paga soltanto il fatto di vestire una maglia a strisce bianconere e di essere vincente.