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Informazione in Gamba


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di E. LoffredoZeman attacca la Juve ad ogni occasione e la stampa è contenta. Da quando è tornato in Serie A il tecnico boemo si è distinto più per la sua verve polemica contro la Juve che per il lavoro svolto sul campo (e questa non è una novità). Ha cominciato con la questione se gli scudetti bianconeri sono ventotto o trenta: «per me anche ventidue sono troppi», e ha poi proseguito facendo un chiaro riferimento a Conte: «se la squalifica supera i tre mesi un allenatore non dovrebbe neanche allenare durante la settimana». Al di là del fatto che sarebbe da capire in base a quali principi giuridici il "Dottor" Zeman configura tale misura accessoria per le squalifiche superiori ai tre mesi, è confermatorio del favore che questo soggetto riscuote presso i media non solo la mancanza di qualsiasi critica nel merito a quello che va follemente dichiarando, ma soprattutto le levate di scudi a suo favore che i soliti giornali gli riservano.Ultimo in ordine di tempo è tale Emanuele Gamba di La Repubblica, che nel suo ultimo articolo già dal titolo («Juve contro Zeman, già prima di iniziare») comincia a ribaltare pro domo Zeman la faccenda. In pratica il titolo vuol significare "ha cominciato prima la Juve!", quando invece la replica di Marotta alle ultime parole dell'allenatore giallorosso è appunto solo la prima, e per ora unica, replica alla serie di provocazioni del "Dottor" Zeman. Ma per il giornalista quelle del giallorosso sono solo «punture» e quella juventina una «cannonata» e rincara alla presunta sproporzione tra azione e reazione scrivendo: «Da Torino rispondono ormai con un ruggito anche a un miagolio». Il gattino Zeman...La difesa del giornalista "repubblichino" scende nel merito della risposta data da Marotta (definita dal nostro «subdola allusione»), che in sostanza dice a Zeman: "è singolare che lui si occupi di sparlare della questione presunta omessa denuncia di Conte quando lui nel 2005 avendo sentore di biscotto in Lecce-Parma si mise a fumare dietro alla panchina con le spalle rivolte al campo. In pratica quella è una clamorosa omessa denuncia". Per il giornalista quell'atteggiamento è invece corretto in quanto «Zeman fiutò l’'andazzo, la protesta plateale fu la sua denuncia». E basta questo? Evidentemente basta per lavare la coscienza, l'immagine e la fedina sportiva del boemo.Nel citato articolo vi è però di più e di peggio. Gamba volendo sminuire le responsabilità per una omessa denuncia di Zeman, cerca di far vedere dove stava il marcio e per far questo riporta il virgolettato di una intercettazione dell'arbitro De Santis prima di quella partita: «Il Lecce vuole vincere, il Parma vuole vincere, a ‘sto punto ci mettiamo di mezzo noi, facciamo la partita», peccato che quel virgolettato è clamorosamente manipolato. La trascrizione del passaggio in questione di quella telefonata è il seguente: «Sì, gli ho spiegato pure un po’ le cose, velatamente… insomma gli ho spiegato, fatto capire che, poi intanto gliela do io l’impostazione». Letta così si può interpretare anche in un altro modo: "siccome non è una partita insignificante, mettiamo il massimo impegno stando attenti ad essere estranei ed equidistanti agli interessi di entrambe le squadre".Ma Zeman è ormai un totem acclarato per la stampa italiana, e la sua sacrale intangibilità si deve difendere anche a colpi di disinformazione.