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L'avv. Bongiorno: "Per voi Carobbio è Dio". Conte in aula


 I suoi legali portano un nuovo documento scientifico© foto di Daniele Buffa/Image Sport
19.40 - "Non è vero che le dichiarazioni accusatorie nei confronti di Conte e Alessio e tutti i coinvolti sono tardive. Sono solo progressive. Ma è umanamente comprensibile. La credibilità intrinseca ed estrinseca di Filippo Carobbio, invece, è dimostrata dai fatti". Il Procuratore federale, Stefano Palazzi, ha risposto così alle difese del tecnico juventino, Antonio Conte, e del suo vice, Angelo Alessio, nel processo d'appello al Calcioscommesse dinanzi alla Corte di Giustizia federale. Nella sua replica, come riporta l'Ansa, Palazzi, ha difeso punto per punto la credibilità del pentito Filippo Carobbio che, con le sue dichiarazioni, ha portato alla squalifica di 10 mesi dell'allenatore bianconero in merito alle presunte combine di Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena. "Tutte le dichiarazioni di Carobbio sono pienamente riscontrate - ha fatto notare Palazzi - sia dalle indagini della polizia giudiziaria sia dai contatti telefonici tra gli esponenti del mondo delle scommesse e i calciatori". Palazzi ha sminuito l'acredine tra l'allenatore e il suo ex giocatore. "Se avesse avuto un intento calunniatorio - ha spiegato - Carobbio non avrebbe aspettato tanto per tirare in ballo Conte, al contrario lo avrebbe già fatto dal 19 gennaio 2012, rendendo dichiarazioni molto più gravose sia nei confronti del tecnico che della sua società di appartenenza (il Siena, ndr)". Il Procuratore si è quindi soffermato sulle partite Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena. "Le smentite dei calciatori del Siena nella riunione tecnica prima di Novara-Siena? Nel calcio si assiste a dichiarazioni di grandissima omertà perché i giocatori temono un deferimento per omessa denuncia, dunque tali dichiarazioni non possono avere lo stesso peso di quelle accusatorie di Carobbio - ha rilevato Palazzi -. E poi non c'é contraddizione tra Gervasoni e Carobbio: il primo afferma che fu Carobbio a contattare gli zingari, il secondo dichiara invece di essere stato contattato dagli zingari, ma la circostanza è confermata. L'avvocato Bongiorno ha poi parlato di un riscontro ping-pong sulla credibilità del Carobbio, ma le dichiarazioni confessorie rese da Passoni, Poloni, Garlini e parzialmente da Sala sulla combine della partita AlbinoLeffe-Siena riscontrano in modo pieno, puntuale e inconfutabile le accuse e la ricostruzione dei fatti fornita dal Carobbio". "Per tutti questi motivi chiedo il rigetto dei ricorsi presentati", ha quindi concluso Palazzi19:00 - Nota a margine: prima che la Bongiorno prendesse la parola, si è registrato qualche problema tecnico con i microfoni. E l'avvocato ha ironizzato sull'episodio: "Preferite che usi un solo microfono? Allora lasciamo il microfono di centrodestra, per un motivo personale". 18:38 - PARLA L'AVVOCATO BONGIORNO - L'arringa dell'avvocato Giulia Bongiorno, trascritta dai colleghi di Tuttosport: “Voglio innanzitutto fare presente che nel nostro reclamo manca un motivo di reclamo, perché? A tutti è noto che quando un atleta deferito un patteggiamento respinto, i legali impugnano anche l'ordinanza di patteggiamento dicendo che hanno sbagliato il motivo della pena 'congrua'. Chiariamo perché: Conte ha ritenuto di stracciarlo e non farlo seguire al reclamo, ha fatto questa scelta perché vuole sia chiaro che non cerca reti di salvataggio. Il patteggiamento anche io lo avrei consigliato. Corsa al patteggiamento perché non c'è possibilità di essere assolti. Ma siamo arrivati a una situazione tale che noi legali diciamo ai nostri assistiti: 'non puoi patteggiare'. In un processo sportivo non vengono presi a prestito le garanzie difensive. Ora manca il piatto della bilancia della difesa. Se prendiamo il pentito, voi dite che è superfluo esaminare il pentito. Chi sa la mia storia, ho fatto una lunga esperienza con la Corte di Giustizia, l'unico modo per mettere in dubbio il pentito è il contro esame. Io gli avrei fatto 450 domande, e una mi resta qui. Io avrei chiesto a Carobbio: scusi, ma Gervasoni ha detto la verità o non ha detto la verità quando dice che la gara è stata combinata da zingari. Qui abbiamo un Carobbio smentito da Gervasoni. Io non ci sto a dare agli avvocati il ruolo di lettori dell'enigmistica, e il famoso giochino 'caccia all'errore'. Considerate bene che quando Conte ha scelto di accettare il patteggiamento, è perché io gli avrei detto che manca un piatto della bilancia"."Carobbio è stato ritenuto un Dio, gli altri giocatori del Siena invece sono stati dichiarati inattendibili - un'altra importante parte dell'arringa della Bongiorno, ripresa da Gazzetta.it -. Se fossi stata l’avvocato di Carobbio, avrei fatto di tutto per derubricare l’accusa in “accordi da spogliatoio”, in modo da passare da associazione a delinquere a frode sportiva. Quando di mezzo c’è la possibilità, nel processo penale, di prendersi 13 anni di carcere, è facile accusare Conte".La Bongiorno si sofferma su Albinoleffe-Siena: "A ulteriore conferma che Conte sapesse, vi è Stellini che invia a sistemare... Ed è poco credibile che Conte lo sapesse. Il riscontro è che Stellini ha patteggiato e ammesso, ma il principio che viene affermato: 'quello che sa il vice, sa anche l'allenatore'. La suprema Corte cosa dice? Ha detto che è un errore logico, che il giudice sbaglia e chiede visione acritica e intuitiva. Dicono: 'Conte non poteva non sapere perché ha un carattere da accentratore'. Ma se si cerca un appiglio si deve cercare un carattere opposto. I primi tre google di Conte sono arrogante, duro e pessimo. Ma se uno è così, a Conte non dici nulla. C'è la prova: Stellini è il soggetto al quale Carobbio si rivolge per il permesso. Carobbio dice a Stellini e Stellini risponde: 'Non andare a dire niente a Conte, scappa da tua moglie e fagli trovare la situazione del tutto definita'. Il soggetto che era a conoscenza di questa combine, era un soggetto che dice non andate da Conte a dirgli niente".18:09 - Antonio Conte è seduto accanto ai suoi avvocati.