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Avv. D'Onofrio: "Caso Conte paradossale: non è neppure indagato.


 Giustizia sportiva da riformare. Inammissibile accordare il 600% di sconto di pena a chi confessa un illecito. Doveroso parallelismo della Bongiorno"© foto di Luigi Gasia
L'avvocato ed esperto di diritto sportivo, Paco D'Onofrio, ospite dello "Speciale Calciomercato" condotto da Michele Criscitiello su Sportitalia, si è espresso sul caso Conte. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente le sue dichiarazioni:Paco D'Onofrio, oggi a Roma giornata cruciale. Come andrà a finire?"Credo che la Corte Federale sia a un bivio: o smentisce i colleghi di primo grado e quindi come le prove suggeriscono assolvono doverosamente Conte - ma a quel punto cadrebbe il palazzo di Palazzi, per fare un gioco di parole -, oppure potrebbero trovare una soluzione salomonica che è quella di considerare solo uno dei due casi di omessa denuncia e quindi cancellare dalle contestazioni Albinoleffe-Siena. E per un solo caso di omessa denuncia, ridurre la squalifica a sei mesi, dando poi il via libera a Conte di adire il Coni e quindi di andare al terzo grado di giustizia sportiva, dove ricordiamo cambia lo scenario, perchè la Figc, nei primi due gradi era stata sia inquirente che giudicante, mentre al Coni, davanti al Tnas, diventa parte, cioè si siede accanto ai difensori di Conte. Qui si riequilibrano anche le parti processuali. Questo caso suggerisce comunque un'incombenza necessaria: la giustizia sportiva deve essere riformata. Credo che il caso Conte sia emblematico, come emblematico è il caso della gestione dei pentiti, cioè è inammissibile che un ordinamento arrivi ad accordare il 600% di sconto di pena ad un calciatore reo di un illecito sportivo, non di una omessa denuncia sulla base del numero dei soggetti che ha coinvolto, perchè questo anche nel più leali dei tesserati è una sorta di induzione alla delazione e questo secondo me è uno strumento pericolosissimo, di cui probabilmente Conte è vittima".L'avvocato Bongiorno come può cambiare le carte in tavola?"Io credo che la collegialità nella difesa sia una forma di arricchimento. L'avvocato Bongiorno, che non è una nuova a ingressi nel sistema della difesa sportiva, sicuramente avrà contribuitoad allargare il panorama degli argomenti difensivi. Ma il problema di fondo rimane: cioè, la giustizia sportiva normalmente ha l'alibi della giustizia penale. Lo abbiamo visto nei grandi processi di cui purtroppo mi sono dovuto occupare; quando ho difeso Moggi, quando ho difeso Signori, mi sono trovato davanti un iceberg insormontabile che è quello per cui i giudici sportivi ti dicevano: 'Ma il giudice penale ha già emesso dei provvedimenti, non ce ne possiamo discostare'. E' un argomento che non mi convince, ma almeno è un argomento. Qui il caso di Conte è paradossale, perchè lui non è nel registro degli indagati, non ha avuto nessun tipo di provvedimento, come non lo hanno avuto Bonucci e Pepe a Bari, tanto che i giudici sportivi di primo grado li hanno assolti. Allora se il parallelismo vale, non si capisce come mai la contradditorietà di Masiello equivale a non attendibilità e quindi assoluzione per Bonucci e Pepe, mentre sull'altro filone la contradditorietà di Carobbio non equivalga a inattendibilità".Perchè Mauri arrestato dalla Procura di Cremona può giocare, mentre Conte neanche indagato dalla Procura di Cremona non può allenare?"Questo è un altro paradosso, perchè la giustizia sportiva, la procura federale, ha scelto un criterio: non quello della temporalità, come anche voi avete spesso suggerito, ovvero l'inizio di tutti processi insieme così si parte con una decisione unica ed equivalente. Qui invece hanno deciso di gestire temporalmente in base alle procure, in base ai filoni d'inchiesta, quindi si è fatto prima Cremona 1, poi si sta facendo adesso in modo combinato Cremona 2 e Bari; restano Genoa 1 e Roma 1. Puoi capire che questa modalità è insostenibile"Oggi abbiamo visto tre avvocati che attaccavano in diretta televisiva il pentito Carobbio..."Sarebbe paradossale che io indossassi i panni del difensore della collega Bongiorno, ma da quello che ho letto mi sembra che la collega abbia solo evidenziato solamente la circostanza per cui Carobbio non è considerato completamente attendibile dal gip di Cremona, il dottor Salvini. Quindi credo abbiano fatto questo doveroso parallellismo: se un magistrato che gestisce questi fascicoli da mesi, quindi molto più che la giustizia sportiva, non considera completamente attendibile un reo, come fa costui ad essere considerato un verbo divino la parola di Carobbio in sede sportiva?".Ma Perchè si arriva al secondo grado a capire questa cosa? Perchè devono far passare un'estate terribile a Conte?"Questo bisognerebbe chiederlo alla Procura federale che ha svolto l'iniziativa, non certo ai difensori. Il nostro compito è quello - con i pochi strumenti che la giustizia sportiva ci fornisce - di cercare di arginare un atteggiamento della Procura federale che spesso, per tempi, per modalità, per istituti.... ricordiamo che nella giustizia sportiva non esiste il Gip, cioè nella giustizia penale un pm trova un filtro nel Gip, cioè in un giudice intermedio tra la fase delle indagini e la fase del processo. E' chiaro quindi che queste storture o queste anomalie rispetto al processo penale si possono verificare".