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PERCHE' LUI NO?


© foto di Federico De Luca
Abbiamo appreso oggi dell'ufficializzazione dell'operazione Gabbiadini da parte della Juventus e del suo immediato passaggio al Bologna, dove, immaginiamo (e l'agente del giocatore, Silvio Pagliari, ha confermato), l'ex atalantino viene spedito per fare esperienza.Che significa fare esperienza? Gabbiadini non sa giocare ancora bene a calcio? Non sa fare l'attaccante e deve ancora imparare i rudimenti del mestiere? Ci pare sia fresco di convocazione da parte di Prandelli e, anche se per un'amichevole, questo qualcosa vorrà pur dire. Il fatto è che in Italia, e il caso Gabbiadini purtroppo ne è l'ennesima conferma, non c'è il minimo coraggio nei confronti dei giovani e con la scusa, sempre buona, del rischio di farli giocare poco, li si spedisce su e giù per lo Stivale, salvo scoprire poi che gli anni sono passati senza che i nostri abbiano fatto progressi. Anzi, nella maggior parte dei casi, il talento che avevano, è andato smarrito tra un trasloco e l'altro.Fossimo stati nella Juventus, alla luce delle enormi difficoltà che la dirigenza bianconera sta incontrando nell'acquisto di una punta di spessore, ci saremmo tenuti Gabbiadini e lo avremmo messo in concorrenza con i vari Matri, Quagliarella e Giovinco (Vucinic non si tocca). Perché no? Perché è troppo giovane? Mario Goetze, è un classe '92: ha già collezionato 55 presenze in Bundesliga segnando 12 gol e vincendo un titolo da protagonista. Gabbiadini è un classe '91: quindi?Ancora: Mattia Destro, a lungo inseguito dalla Juventus, immaginiamo per tenerlo in rosa e farlo giocare, è pure lui un classe '91 e sarà titolare della Roma. Under 21 come Gabbiadini, ha però segnato con la rappresentativa azzurra metà dei gol dell'ex orobico (5 contro 10). Non ci pare che tra i due attaccanti vi sia una differenza qualitativa: tecnica sì, qualitativa no.Riassumendo, questa era l'occasione giusta per un significativo atto di coraggio e di fiducia nei confronti di un giovane dal grande talento. In un mercato in cui solo i ricchi fanno la voce grossa, razziando il razziabile, l'unica speranza per i club oculati e dal portafoglio contenuto, è quella di scovare, lanciare e sfruttare talenti nuovi. Occorre però dargli fiducia e campo. La Juventus continua ad acquistare giovani di belle speranze e questa è una politica assai meritevole oltre che lungimirante. Però ci vuole anche l'ardore di gettarne qualcuno nella mischia, con decisione e coraggio.Borriello, cioè il probabile prossimo rinforzo dell'attacco bianconero, non se la prenda a male ma forse, per la Juventus, sarebbe stato meglio puntare subito sul giovane Gabbiadini.