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L'importanza di chiamarsi ‘onesti’


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di F. FilippinIntercettazioni. Telecom Italia e Inter condannatiSpesso, quando un tifoso Juventino si trova a discutere sulle responsabilità e sui comportamenti delle altre società a vario titolo (che si tratti di chiacchiere da bar o polemiche tra opinionisti in qualche trasmissione televisiva), viene subito zittito più o meno con queste parole: “Parlate voi che siete gli unici che siete stati condannati”.La risposta sarebbe anche facile: finché saremo gli unici nei cui confronti si iniziano i processi...Ad essere precisi, però, non è del tutto vero.E' di poco fa la notizia, riportata dal sito di Repubblica: “Intercettazioni. Telecom Italia e Inter condannati. Dovranno risarcire Bobo Vieri” La vicenda è nota e ne abbiamo già parlato.E non è la prima volta, citando episodi che ben conosciamo: basterebbe richiamare il patteggiamento di un dirigente nerazzurro per il famoso caso passaporti, tralasciando ogni disquisizione, che lasciamo ai penalisti, sulla equiparabilità o meno del patteggiamento ad una sentenza di condanna, dal momento che prendiamo per buono quello che ci è stato spiegato per Conte, e cioè che patteggiare significa riconoscersi colpevoli.A questo andrebbero aggiunte, pur se su un piano diverso, le conclusioni di Palazzi sull'esposto presentato dalla Juventus, che non portarono ad un procedimento solo per la scelta di non chiedere il deferimento della società nerazzurra, pur in presenza di elementi che lo avrebbero giustificato, per intervenuta prescrizione.Incredibilmente, però, nulla vale a scalfire l'immagine di indiscutibile onestà della società milanese, che è stata sapientemente creata ad arte in questi anni, e la quasi santificazione dei suoi massimi esponenti e dirigenti.E nulla vale ad intaccare e a scollare quel famoso scudetto di cartone (non solo dal punto di vista formale, ma anche nell'immaginario collettivo), per il quale, non solo a nostro avviso, sono con il tempo del tutto mancati i presupposti per l'assegnazione, ammesso e non concesso che mai ci siano stati.Attendiamo con impazienza le motivazioni, che saranno sicuramente interessanti, così come le pronunce sui diversi casi di “spionaggio” collegati.Ci sarà di che riaprire quei dibattiti che molti, dopo averla scampata bella con la prescrizione, speravano fossero una volta per tutte messi a tacere.Il dito dietro cui ci si è nascosti per troppo tempo, pur di non decidere (o meglio, per decidere di non decidere), ci pare non basti proprio più per coprire tutti gli episodi che, con il concetto di onestà, per quanto labile possa essere, nulla hanno a che vedere.Intanto da San Siro, si inneggia, con striscioni, al calcio pulito...http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2475