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Anche per La Stampa, Vieri andrà alla giustizia sportiva


© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Secondo l'edizione odierna di La Stampa, Bobo Vieri non si fermerà al milione di euro più gli interessi, cifra che Inter e Telecom dovranno versargli, come risarcimento per l'attività di spionaggio che l'ex attaccante avrebbe subito quando giocava nel club nerazzurro. Lo ha stabilito ieri il giudice della decima sezione civile del tribunale di Milano Damiano Spera. Gli 007 avrebbero agito tra il 2001 e il 2002 e nel 2004: durante questo periodo, Bobo Vieri sostiene di essere stato illegalmente controllato, anche per sette mesi di fila, 24 ore su 24, da quattro o cinque persone e tramite l'acquisizione illecita dei suoi tabulati telefonici. Il famigerato dossier venne alla luce nell'autunno 2006, durante l'inchiesta Telecom. Ma non finisce qui: la battaglia legale dell'ex campionissimo nei confronti del suo vecchio club pot rebbe ora estendersi su un nuovo fronte, quello della giustizia sportiva. «La nostra intenzione è senza dubbio questa - ha detto l'avvocato Buongiorno -. La sentenza del tribunale di Milano ci ha dato chiaramente ragione, confermando la nostra ricostruzione dei fatti: la utilizzeremo al più presto per sollecitare un provvedimento del giudice sportivo a carico dell'Inter». . Secondo le tesi dell'accusa, il fascicolo riguardante il bomber sarebbe stato compilato dall'investigatore privato Emanuele Cipriani, dietro incarico della società nerazzurra. L'ex security manager di Telecom, Giuliano Tavaroli, in un interrogatorio del 2006 raccontò di essere stato contattato dalla segreteria di Tronchetti Provera: «Guardi - gli sarebbe stato detto -, la cercherà il dottor Moratti; ha bisogno di una mano; le chiederà una consulenza, tra virgolette». Il patron interista, preoccupato per le condizioni fisiche non eccelse del suo attaccante, avrebbe chiesto a Tavaroli di aiutarlo ad escogitare una soluzione. «Allora - raccontò Tavaroli agli inquirenti feci il transito dell'esigenza fra Inter e Cipriani, che svolse la pratica e venne pagato autonomamente dall'Inter». La sentenza emessa dal giudice Spera è stata dichiarata - come si legge nel dispositivo «provvisoriamente esecutiva». In serata, la società nerazzurra ha fatto sapere che impugnerà il provvedimento di fronte alla corte d'appello.