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Vialli, attacco a Zeman. Maida, attacco alla verità...


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di M. BarbatoSono passati cinque anni e mezzo da quando la Corte di Cassazione di Torino ha emesso la sentenza definitiva sul processo ad Antonio Giraudo e Riccardo Agricola, amministratore delegato e medico sociale della Juventus nel 1998, in quello che è passato alla storia come il “Processo doping alla Juve” .E sono esattamente cinque anni e mezzo che continuiamo a sentire, e leggere, che la Juventus venne salvata dalla prescrizione con una sentenza della Corte di Cassazione che riconosceva l’uso di doping nella società bianconera. La Juventus, insomma, si dopava ma venne assolta per la prescrizione intercorsa.Il motivo per cui ancora oggi siamo costretti a sentire questa falsità (la Juventus dopata ma prescritta) è molto semplice: quelli che dovrebbero fare informazione non la fanno, preferiscono confondere le menti e lasciare che la gente continui a credere a quella favoletta.In un articolo di oggi del Corriere dello Sport a firma di Roberto Maida (“Vialli, attacco a Zeman”), il giornalista non perde occasione di rinforzare nelle menti dei lettori il concetto che la Juventus del 1998 era dopata ma venne prescritta.Scrive oggi Maida nel ricordare gli antefatti della disputa Vialli-Zeman:“Vialli si riferisce ai sospetti di doping che avanzarono i magistrati di Torino, aprendo un lungo processo che si è concluso nel 2007 in Cassazione con l’assoluzione dell’a.d. Giraudo e del medico sociale Agricola. Per prescrizione del reato….” Quello che scrive Maida è chiaro: la Juventus ha subito un lungo processo per doping ma la Cassazione la ha assolta per prescrizione. Esattamente quello che scrivono e dicono tutti…dopati ma prescritti.Le cose non andarono così. Proviamo ancora una volta a ricordare cosa realmente successe.Nel gennaio 2002 inizia a Torino il processo in cui Agricola e Giraudo devono difendersi dall’accusa di frode sportiva per abuso di farmaci (leciti).Dopo più di due anni di processo il PM Guariniello inserisce una nuova accusa: la Juventus avrebbe fatto uso di EPO, si tratta di doping. Le accuse diventano quindi due: doping e frode sportiva per abuso di farmaci. La sentenza di primo grado del 26 novembre 2004 condanna il medico Agricola per entrambi i capi di imputazione: somministrazione di EPO (doping) ed abuso di farmaci. Giraudo viene assolto.Il 14 dicembre del 2005 viene emessa la sentenza di secondo grado. La Corte d’Appello ribalta tutto: Agricola viene assolto sia dalle accuse di doping (il fatto non sussiste) sia dall’accusa di frode sportiva per abuso di farmaci, in quanto “il fatto non costituisce reato” per la non applicabilità della legge del 1989 sulla frode sportiva invocata dall’accusa.Resta un’ammenda per Giraudo per violazione della legge sulla sicurezza sul lavoro (2.000 euro).La Juventus esce quindi assolta da tutti i capi di imputazione.Il PM Guariniello decide di fare ricorso in Cassazione.Il 29 marzo 2007 la sentenza della Corte di Cassazione respinge il ricorso dell’accusa e conferma la piena assoluzione per l’accusa di doping (il fatto non sussiste).La Corte di Cassazione accoglie invece il ricorso per quanto riguarda l’accusa di frode sportiva legata all’abuso di farmaci leciti e annulla la sentenza pronunciata in Appello in quanto viene ritenuto che le accuse (sottolineiamo…..le accuse non fatti provati) in oggetto in questo secondo capo di imputazione (ovvero la somministrazione eccessiva di farmaci) possano essere inquadrate come violazione della legge del 1989 sulla frode sportiva. La Corte di Cassazione pone però fine al processo, per decorrenza dei termini di prescrizione.Relativamente all’annullamento della sentenza di appello di secondo grado per l’abuso di farmaci va ribadito che la Cassazione si limitò a dire che il processo per questa accusa (non quella per il doping) si sarebbe dovuto rifare ma non pronunciò ovviamente alcuna condanna né si pronunciò a favore delle accuse. Come tutti dovrebbero sapere infatti la Corte di Cassazione non entra nel merito delle sentenze, non riesamina le prove, non giudica sul fatto ma sul diritto. Si limita cioè a verificare se l’iter giudiziario sia stato corretto.Dopo nove anni di indagini e processi ci fu una sola certezza: la Juventus non si è mai dopata.Magari Roberto Maida ci leggerà e avrà l’onestà intellettuale di correggere quanto scritto. Magari..L'articolo di Roberto Maida, Corriere dello Sport, 11/09/12
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