Il pm della procura di Genoa Biagio Mazzeo ha chiesto l’archiviazione del fascicolo sulla presunta combine del derby Genoa Sampdoria 2-1 dell’8 maggio 2011, scaturita dall’intercettazione dell’ultrà genoano Massimo Leopizzi e amplificata da quella foto che ritraeva Criscito e Sculli in compagnia del pregiudicato Altic e di due capi ultrà. L’archiviazione è dovuta alle dichiarazioni del capitano genoano Marco Rossi e dell’ex doriano Luciano Zauri, che hanno negato di essere a conoscenza di qualsiasi combine e vale per Criscito, Milanetto, Dainelli e Palacio, indagati per frode sportiva.
Criscito aveva spiegato quella foto alla Gazzetta dello Sport giorno 1 giugno 2012 con la richiesta avanzata dai tifosi dopo il derby di poter interloquire con alcuni rappresentanti della squadra, ma non sarebbe stato a conoscenza dell’identità di Altic. Archiviato anche il fascicolo riguardante il Leopizzi per Genoa Venezia, che datata 2005 finisce in prescrizione.Abete ha dichiarato a caldo a Sky Sport24: "La valutazione data in quel momento non era collegata ad una logica di presunzione di colpevolezza, che non si effettua neanche quando ci sono richieste di rinvio a giudizio, ma in relazione al momento particolare che stava vivendo il giocatore ed anche tutto il gruppo azzurro, con la perquisizione all'alba a Coverciano che avrebbe creato una dimensione mediatica che avrebbe accompagnato il giocatore e la squadra per tutta la durata dell'Europeo".Ricorderete che Criscito era stato allontanato dal ritiro della nazionale che si apprestava a partecipare agli europei e di fatto escluso dalla competizione per una vicenda che oggi appare per lui chiusa in maniera positiva. Il giocatore ha subito un danno notevole, che riguarda la sua persona non solo sotto il profilo psicologico, ma anche sotto quello dei risultati sportivi che condizionano la carriera e i guadagni di un calciatore. Tuttavia Abete rimane convinto della bontà della decisione presa e non servirebbe a niente ricordargli che in passato casi simili hanno prodotto ottimi frutti, smentendo clamorosamente le sue affermazioni. Bel 1982 Paolo Rossi era reduce dall’affare di scommesse che aveva segnato un paio di anni prima il calcio italiano, ma seppe trasformarsi in Pablito e contribuire alla vittoria del mondiale con 6 reti da leader dei marcatori. Nel 2006 erano numerosi gli azzurri della nazionale provenienti da squadre coinvolte in calciopoli. A dire il vero quasi tutti erano juventini, ma vinsero il mondiale.La carriera di Domenico Criscito, cresciuto calcisticamente nel Virtus Virolla, si è sviluppata a partire dai 16 anni tra l’ambiente genoano e quello juventino, dove fa il suo esordio in maglia bianconera il 25 agosto 2007 nella prima giornata di campionato contro il Livorno agli ordini di Ranieri. Tornato in prestito al Genoa il 4 gennaio 2008, il 25 giugno 2010 viene ceduto completamente ai grifoni. Il 27 giugno 2011 viene acquistato a titolo definitivo dallo Zenit di San Pietroburgo, allenato da Luciano Spalletti.Nell’intervista citata Criscito aveva affermato: “L'esclusione all'ultimo giorno, lo so, mi fa passare per il simbolo dello scandalo. Riflettendo meglio e con un attimo di valutazione in più, sarebbe stata evidente la mia assoluta estraneità. Provo rabbia e dispiacere nell'essere stato fatto passare come pietra dello scandalo in Europa. Non ci sto a passare come capro espiatorio di situazioni che non mi hanno mai riguardato”. Nel frattempo al disonore della ribalta di scommessopoli è saltato
Antonio Conte , sul quale continuano ad addensarsi le nubi di oscuri presagi per essere stato ascoltato dal procuratore capo di Bari come persona informata dei fatti, quindi senza che si rendesse necessaria la presenza dei suoi legali, in relazione a Bari Treviso 0-1 e Salernitana Bari 2-3 del 2008 e del 2009, quando allenava il Bari.Scommessopoli mediatica si tinge ancora di bianconero. Un rigurgito di quel sentimento popolare in grazia del quale si scrissero le sentenze del 2006. Come un effetto collaterale, uno schizzo ha infangato anche Criscito.
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