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Hanno paura di Conte?


di P. CicconofriIl calciscommesse per il Corriere dello Sport è quello raccontato con insinuazioni di basso profilo che ruotano principalmente intorno alla figura di Antonio Conte. E' questo il modo scelto dal quotidiano sportivo diretto da De Paola per racimolare qualche lettore in più tra il folto gruppo antijuventino capitolino.Negli ultimi giorni, complice l’assurda motivazione di condanna a Conte (che fa acqua da tutte le parti) e forse per quella partita di campionato che si sta avvicinando tra la Roma di Zeman e la Juventus di Conte - che probabilmente preferirebbero veder giocare con il vantaggio di un Conte in tribuna - oltre alle solite previsioni di condanna per ogni sorta di illecito, il Corriere Dello Sport è passato agli avvertimenti. Leggiamo.Dal Corriere dello Sport del 12/09/2012:Ieri il pm Laudati ha contattato Bellavista per fissare un interrogatorio, al momento respinto. E giù, tormentato dalle sue verità. Non sa se dirle, via fax, secondo l'ultimo grido. L’1 agosto su facebook si era espresso sul pattegiamento del tecnico bianconero: «Sono un estimatore di Antonio Conte, ma perché Rossi allenatore ex Ravenna per 1 omessa denuncia 1 anno di squalifica e invece l'allenatore della Juve per 2 omesse denunce 3 mesi di squalifica con l'aggravante del forte dubbio che doveva essere squalificato per illecito? La legge non e' uguale per tutti». Bellavista guarda lontano. Dal Corriere dello Sport dell’11/09/2012:RISCHIA ANCORA SPORTIVAMENTE - L'incubo non è affatto finito. Ogni giorno per Conte può essere quello della verità: i tre arbitri (Calvi, De Giovanni e il presidente Zaccheo) hanno già calendarizzato le udienze tra il 18 e il 20 settembre; il Tnas produrrà il lodo entro il 7 ottobre. La sua difesa è pronta a smontare la prova Mastronunzio - con i certificati che ne testimoniano l'infortunio - ma sarà arduo cancellare l'ammissione (nonostante la similitudine Poloni-Mondonico) di Stellini su Albinoleffe-Siena. Anche a Bari il collaboratore, allora allievo in campo, non ha invischiato Conte. Ma il tecnico s'è dovuto difendere, eccome. In particolare su Salernitana-Bari (3-2 per i campani) del 23 maggio 2009, considerata dagli investigatori la gara madre di tutti i tarocchi: fruttò 250mila euro, mazzette distribuite dopo la doccia. C'erano dubbi già all'epoca e Antonio Conte li scansava: «E' stata una partita vera e mi sarebbe piaciuto uscirne indenne» . Giovedì a Bari giurava: «Non ne so nulla di gare vendute, mai visti girare soldi». C'è un premio sportivo al quiz: la liberazione dal pericolo di un'altra omessa denuncia. Nella partita di Monopoli c'è una carriera in gioco. Altro che finti denari. Questo potrebbe essere considerato l’anno della maturità per il grande accusatore juventino Zeman. Lo sanno tutti, soprattutto chi lo ha usato come portavoce antijuventino per tanti anni. Un suo fallimento rappresenterebbe il fallimento di tutti quelli che lo hanno considerato “vittima” di un sistema. Quel sistema - per intenderci - che ha fatto ricadere il marcio di un intero mondo sportivo sulle spalle di una sola squadra (credibile no?), assolvendo i portatori di etica con prescrizioni ad orologeria.Sarà anche per questo che la volontà sembra quella di voler eliminare tutti i rischi per quella che sarebbe una decable che, insieme ad un fallimento di Zeman trascinerebbe anche il mondo che l’ha sostenuto.Senza contare l’investimento fatto dalla Roma in termini economici e quel Baldini che deve dimostrare, alla pari di Zeman, di non essere solo chiacchiere e quei nuovi soci da stupire intorno cui gira il futuro della realtà giallorossa. Un appoggio mediatico a cui non si è sottratto nemmeno il super partes presidente del Coni (ci mancherebbe altro…), che non ha proprio voluto mancare l’occasione di schierarsi dalla parte del bene, dalla parte di Zeman.Tanta fiducia in Zeman quindi, magari solo nella forma e molti dubbi nella sostanza visto che è da aprile che il Corriere dello Sport a suon di prime pagine cerca di destabilizzare l’ambiente dell'avversario per eccellenza, quello che dai pronostici sembra essere il favorito per la conquista del tricolore: la Juventus. Una squadra che ha già dimostrato sul campo la sua superiorità, che non ha avuto bisogno di tante genuflessioni mediatiche (anzi..) per ritornare ad essere la squadra da battere.In questo contesto si inserisce l'odio verso Antonio Conte; il tecnico che fa paura perché è un vincente, un ostacolo per il cammino di Zeman. Un avversario che anziché battere sul campo hanno pensato bene di indebolire con le chiacchiere, forzando quelle accuse infamanti, spifferando a loro modo i contenuti di condanne già scritte. Con il solito metodo, con le solite attenzioni, con i soliti giudizi.Hanno forse paura che Zeman e la sua squadra non siano in grado di gareggiare in una competizione ad armi pari e stanno preparando il terreno cercando eliminando qualche scomodo avversario in anticipo?Certo è che da aprile il Corriere Dello Sport ha dedicato più prime pagine contro la Juve che pro-Roma. Un motivo ci sarà.(video di Whyborn)http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2500